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Mi bagno al bagno

Luxury Short Stories: mi bagno al bagno

No, questo è troppo corto, mmm questo da suora, oh! Questo perfetto! Mio fratello mi chiama e mi dice di scendere, pronta al pelo e per fortuna sono molto soddisfatta del risultato. Indosso un vestitino di pizzo rosso aderente che arriva a metà coscia, il tessuto crea sulla scollatura e sulla schiena un intrigante effetto vedo non vedo, decolleté opentoe nere abbinate alla borsetta, capelli sciolti sulle spalle e giusto un po’ di matita e di mascara per incorniciare i miei occhi da gatta.

Arriviamo davanti al locale ed ecco lui, bellissimo e altissimo, che svetta tra la gente. Sento un piacevole formicolio tra le gambe e forse fisso per qualche secondo di troppo il suo petto e le sue spalle ma quella camicia mi sta facendo pensare alle peggio porcate.
Ci sediamo ad un lungo tavolo e lui si mette di fronte a me. Vorrei sfilare la scarpa e appoggiare il piede sul suo cazzo per provocarlo e invece, altro che audacia, sento le guance diventare dello stesso colore dell’abito appena mi rivolge la parola.
Ordiniamo da bere e tutto procede come niente fosse fino a quando…
“Ragazzi so che può sembrare una richiesta strana ma non ci sono altre donne e io ho la fobia di andare al bagno da sola, qualcuno sarebbe così gentile da accompagnarmi?”.
No, vi giuro che non si tratta di una scusa, non sono così spudorata, solo un po’ matta ma fortuna vuole che sia lui a proporsi. Grazie signore grazie!
Dio quanti gradi ci sono qua dentro?

Mi prende per mano e si fa strada tra la gente, strano, non c’è fila quindi lo ringrazio, chiudo la porta e regalo al water tutta la mia pioggia d’orata. Sono così eccitata che già solo lo sfregamento della carta igienica mi dà sollievo. Meglio uscire.
Mi lavo le mani e vedo, attraverso lo specchio, che mi sta guardando il sedere poi il nostro sguardo si incontra, mi giro, si avvicina e mi bacia. Uso il bordo del lavandino per sedermi e allargare le gambe così riesco a strusciarmi contro la sua patta. “Ti voglio” gli sussurro all’orecchio, gli lecco il collo e il labbro inferiore ” ti voglio da impazzire”. Mi prende in braccio e ci chiudiamo in bagno, gli slaccio i pantaloni e li faccio scendere insieme ai boxer neri oh si, finalmente vedo il suo bel cazzo, grosso e duro.
Il mio vestito ormai è completamente sollevato, sposto il perizoma a lato e, aiutandomi con la mano, lo faccio entrare. La porta sbatte ad ogni colpo che mi dà, le sue mani mi strizzano le chiappe e io mi avvinghio a lui per sentirlo tutto fino in fondo. Vorrei urlare e farmi scopare in tutti i modi possibili e immaginabili ma sono così eccitata che vengo ad una velocità imbarazzante. Cristo che liberazione!
Mi rimetto in piedi e mi accuccio davanti a lui.
Lo lecco dalle palle fino alla cappella, è tutto bagnato e sento il mio sapore mentre lo prendo in bocca e inizio a spompinarlo. Adoro sentire che mi tira i capelli e che mi spinge il cazzo in gola. “Voglio bere la tua sborra” gli dico guardandolo negli occhi e riprendendo a succhiare.
Sta per venire, apro le labbra e tiro fuori la lingua che pochi secondi dopo riceve tutto il suo sperma e mmmm buono, ingoio tutto.
Ci ricomponiamo alla bene meglio e torniamo al tavolo. Chi mai potrà credere alla scusa della fila per giustificare il tempo passato?

 Biondina 00

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Mistress al telefono schiavizzano i sottomessi

Mistress al telefono schiavizzano i sottomessi

Le dominatrici al telefono erotico. Sono bellissime donne pronte a esercitare il pieno controllo sui loro sottomessi, sia a livello fisico che psicologico.
Che siate cagnolini scodinzolanti o puttanelle pronti a essere sodomizzati, che siate Money slave o feticisti leccapiedi, che siate masochisti o delle nullità le mistress al telefono soddisferanno spietatamente qualsiasi richiesta, sì, perché queste sono solo alcune delle categorie di schiavi esistenti.
Spesso si tende a pensare che il sottomesso sia disposto ad eseguire qualsiasi ordine o comando dettatogli dalla padrona al telefono beh, non è così. È bene ricordare che si tratta di un gioco sessuale e, come in tutte le pratiche, ognuno ha i suoi gusti. Inutile voler usare lo strapon su uno slave che vuole solo sentirsi dire che ha il pisello piccolo, ecco perché è importante affidarsi a linee erotiche professionali.

Padrone al telefono erotico: istruzioni per l’uso

Come spiegato nel paragrafo precedente ogni schiavo è diverso dall’altro e le mistress al telefono non sono delle indovine perciò, dopo aver composto il numero della propria linea erotica di fiducia, sarà indispensabile presentarsi e palesare la propria richiesta e i propri gusti, in caso contrario sarà la padrona stessa a chiedervi che tipo di slave siete. Questo step può sembrare noioso ma è fondamentale affinché il gioco fili liscio e si crei la giusta complicità.
A meno che la vostra non sia solo una fantasia, potete tenere a portata di mano qualche attrezzo di vostro gradimento, per esempio elastici o plug, oppure descrivere alla vostra dea cosa vi circonda in modo tale che la sessione di sottomissione telefonica possa sembrare il più realistica possibile, grazie a compiti concretamente realizzabili.
Se quello che desiderate ottenere dalla mistress al telefono è solo umiliazione verbale premuratevi di esporre i vostri limiti onde evitare che l’operatrice possa pronunciare frasi che urtino la vostra sensibilità.
Anche se siete divisi dal telefono erotico ricordatevi di rivolgervi con i giusti appellativi alla vostra dominatrice: mia dea, mia regina, mia Signora ecc.
Foto (nella tutela della privacy), regali ed eseguire dei compiti tra una telefonata e l’altra sono piccoli elementi che rafforzano il legame schiavo-padrona.

Dominatrice severa e sexy

Perché la pratica della sottomissione piace così tanto?
Dopo un’intensa giornata di lavoro, magari in ruoli che richiedono autorevolezza o molta concentrazione, si ha solo voglia di spegnere il cervello e non pensare più a niente ed è qui che entrano in gioco le mistress al telefono.
Voi non dovrete far altro che farvi guidare dalla loro voce e lasciarvi andare, rilassarvi e godere ogni secondo delle intense sensazioni che il bdsm riesce a sprigionare, anche attraverso i numeri erotici.
In più il lato positivo delle hotline è che sono attive 24 ore su 24, quindi potrai sempre trovare una padrona al telefono pronta a sottometterti.
Accantoniamo il fattore “stacco la spina, fai tutto tu” e concentriamoci su un aspetto molto più materiale: la bellezza delle mistress al telefono. Avvolte in sexy lingerie di latex o pelle, agghindate con mascherine e guanti, con splendide gambe velate dai collant e tacchi vertiginosi pronti per essere succhiati, basta, mi fermo qui perché già vi vedo tutti in ginocchio, non mi sbaglio vero?
Lo so che non vedete l’ora di finire di leggere per chiamare i nostri numeri 899 e, tranquilli, non mi dilungherò perché questo non è di certo il mio settore, ma voglio portare la vostra attenzione sulla componente psicologica. Nel ruolo schiavo-padrona difficilmente ci si annoia, spesso si crea suspense aspettando il comando della mistress, vengono coinvolti diversi sensi e il dolore si fonde con il piacere, morale i neurotrasmettitori si scatenano, adrenalina ed endorfine entreranno in circolo, come una sana droga, rendendo questa esperienza indimenticabile e impossibile da non ripetere.
Ora andate e fatevi sottomettere, non dovete far aspettare le meravigliose mistress al telefono.

Alessia

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Chiacchiere piccanti con Sveva e Paola

IL SALOTTO HOT DI LUXURYLINE: CHIACCHIERE PICCANTI CON SVEVA E PAOLA

Martina intervista la coppia esplosiva del momento: Sveva e Paola!

Siamo di nuovo qui.
Per quelli tra voi che avessero perso la magnifica esperienza dell’intervista doppia natalizia a Michelle e Sofia…pprrrr! Peggio per voi, era solo per il calendario dell’avvento. Oggi vi tocca sorbirvi Sveva e Paola.
Cosa avranno in comune queste due operatrici ormai presenza fissa di LuxuryLine principalmente nei turni del mattino?
Cosa vorranno condividere con noi? Quanto tempo ci metteranno per mandarmi a quel paese? O accadrà il contrario?
Seguiteci e lo scoprirete! Yeah.

Signore, signori e persone asteriscate facciamo accomodare nel nostro salotto virtuale la nordanica Sveva e la sudanica Paola. Benvenute ragazze, sono così felice di avervi qui.

Paola: Ciao belle fighettine, è un immenso piacere essere qui seduta con due gnocche da paura come voi. Mi date un bacino?

Sveva: Ma buongiorno ragazzeeee, come state? Smack per Paoletta. È un piacere per me essere di nuovo qui. Avrei subito una richiesta da fare: non è possibile riavere la mia intervistatrice del passato? Mi sembrava più professionale.

Martina: Bacino a Paola. Sveva, tu cominci davvero male. Però mi dai un assist per dire che mi sono preparata a dovere per intervistarvi e, nel vostro caso, sono andata a sbirciare le vostre interviste singole. Mia (che salutiamo) nella tua intervista ti aveva descritta come “raffinata ed elegante” e infatti le consigliai un Centro di recupero per alcolisti. Adesso sta bene.

Sveva: Non è possibile riaverla?

Martina: Ti ignoro. Invece, cara Paola, nella tua intervista ti avevo posto delle domande “indiscete”, pensi che il mio scrivere approssimativo dipendesse dalla scarsa voglia di intervistarti?

Paola: Ricordo perfettamente l’intervista che mi hai fatto e sì, si notava parecchio che ti sarebbe piaciuto decisamente stare a letto con il tuo orsacchiotto anziché chiacchierare con me sul divano.

Martina: ovviamente si scherzaaa…mi fa davvero taaanto piacere perdere del tempo con voi, eh, sia chiaro.

Sveva: Sì, ma io non posso trattenermi troppo per l’intervista, sapete sono sempre molto impegnata, mi stanno aspettando due facoltosi money slave con la loro fantastica Black Card, per uno shopping sfrenato in centro.

Martina: Ecco venir subito fuori la perfetta mistress che è in te! Veloci veloci, cominciamo l’INTERVISTA DOPPIA.

Le basi: cosa indossi in questo momento?
S: Indosso un paio di jeans skinny, che fasciano alla perfezione il mio culetto a mandolino, camicia bianca in seta, da cui si intravede il reggiseno in pizzo. Ai piedi ci sono delle scarpe aperte, tacco 12 a spillo, ovviamente bianche, abbinate alla camicetta.
P: Io un vestitino con scollo a V con reggiseno viola vedo-non-vedo, gonnellina svolazzante e stivali a coscia. E non guardate sotto mentre accavallo le gambe porcelline che vi conosco. Shhh…sapendo che stavo seduta su questo divano…forse ho dimenticato le mutandine.

Confermiamo che non ci sono. Ragazzi…fuori le mani dai pantaloni!!!
Ricorda ai chi legge da quanto tempo sei a Luxury.
S: Fine 2020.
P: Io sono qui da ottobre 2021, oppure era il 2022? Non ricordo esattamente, qui il tempo passa volando… Se fai qualcosa che ti diverte è sempre così!

2021.
A distanza di tutto questo tempo, ti senti diversa dalla te stessa che ha risposto alla prima chiamata?
S: Sicuramente sì, è stato un percorso che mi ha fatto scoprire una nuova parte di me, sotto il profilo erotico. All’inizio ero un po’ più timida, anche perché per me questo mondo era completamente nuovo, tutto da scoprire. Adesso invece sono più libera e disinibita.
P: Certo che sono diversa, il primo periodo è stato bello tosto, poi ho imparato a divertirmi con ogni singola chiamata. Adesso riesco a capire più facilmente i desideri nascosti dei nostri cari Clienti.

Che voto ti daresti come operatrice di linea erotica oggi?
S: Vista la mia bassissima autostima 10, ma c’è sempre da imparare quindi 10 meno.
P: Io mi dovrei dare un voto? Non saprei proprio! Sarebbe appena sufficiente, ho delle meravigliose colleghe a cui chiedo sempre consiglio, proprio perché credo sia importante confrontarsi e imparare sempre.
Voi che voto mi dareste?

Signorina Paola, cortesemente, sono io qui a fare le domande!
E a lei che voto daresti (abbonda ovviamente eh)?
S: Mah, direi appena sufficiente! Nooooo dai, sto scherzando ovviamente, è il top la mia Paoletta!
P: No, va beh, hai visto che siamo in sintonia estrema? Mi hai dato lo stesso voto che mi sono data io. Alla Dea Sveva darei il massimo possibile immaginabile e anche più, e aggiungerei la lode per come fa drizzare i c…apezzoli.

So che ti è capitato di orgiare con lei (mi spiace, hai tutta la mia comprensione). Cosa hai apprezzato di più dell’altra (inventa pure, ti capisco se non ti viene in mente nulla)?
S: Sì sì, più di una volta, e ci divertiamo sempre insieme. Guarda, ti posso dire che abbiamo veramente un ottimo feeling, nel senso che tra di noi c’è molta complicità. Di lei in particolare mi piace la sua energia, la sua solarità e soprattutto che è muy muy caliente.
P: Le orgie con Sveva…come potrei descriverle vediamo… Calde, focose, bagnate. Mi piace il suo modo di fare l’innocente quando in realtà è una gran porca.

Hai i capelli lunghi?
S: Sì, lunghi e lisci.
P: Sì, sono una bella morettona riccia.

Quindi, se vi facessi litigare, vi accapigliereste. Bene!
Una cosa che ti sta sul cazzo della tua collega?
S: Non saprei, perché in realtà non c’è una cosa che mi sta sul cazzo di lei, sincera.
P: Ahahaha io non litigherei mai con lei, ma potrei tranquillamente tirarle i capelli per portare la testa dove dico io…
Non è esattamente che mi stia sul cazzo, ma a volte le capita di essere troppo precisina, sai tipo maestrina che deve puntualizzare su tutto…un po’ come te Marty… Io sono più sul “vivi e lascia vivere”.

Ti ringrazio, è tutto molto vero! Hihi.
Ti è mai capitato che uno che ti chiama spesso modificasse la voce per non farsi riconoscere e farsi passare l’altra? E, se sì, hai pensato “ma guarda sto coglione” o “ma guarda sta zoccola”?
S: Sì, qualche volta mi sembra di ricordare sia successo, e ovviamente ho pensato che fosse un idiota, perché il più delle volte li si riconosce lo stesso anche quando camuffano la voce.
P: Io ho la capacità di…NON riconoscere le voci, magari c’è qualcuno che mi chiama tutti i giorni e la mia domanda è sempre “ma ci conosciamo già?”. Figuriamoci se uno cambia voce…crederei proprio che sia uno nuovo. Sono molto rincoglionita da questo punto di vista.

Certamente anche da altri.
Comunque dai, a parte gli scherzi, voi due che ricoprite entrambe lo stesso turno, sentite la competizione?
P: Ma con chi? Con Sveva? Ma assolutamente no! Anzi, facendo lo stesso turno spesso ci siamo ritrovate a parlare e abbiamo scoperto tantissime cose che abbiamo in comune, infatti per un periodo ho pensato che mia madre avesse abbandonato la mia gemella milanese. Capita molto spesso che ci togliamo le parole di bocca.
S: Verissimoooo! Io personalmente no, perché non sono una che si mette in competizione, non ne ho bisogno.

Adoro l’umiltà autentica. Mi sa che però non riuscirò a farvi litigare, peccato. A molti piace immaginare che ci accapigliamo tra noi.
Quanto conta allora l’intesa con l’altra per fare bene questo lavoro?
S: L’intesa come dicevo prima conta tanto, soprattutto quando ci si ritrova a fare le orgie insieme. Anzi è fondamentale, perché ci si sente a proprio agio e ci si diverte di più, e anche il Cliente lo percepisce ovviamente. Quindi è un valore aggiunto importante sicuramente.
P: Ti dico la verità, a volte capita di avere bisogno di un consiglio o semplicemente di una parola di conforto perché magari hai una giornata no. Nessuno conosce il mio lavoro da luxuryna e confidarsi con qualcuno che ti capisca non ha prezzo.

Mi piace questa profondità.
E quanto conta, invece, la masturbazione per fare bene questo lavoro?
P: Eh…? Ma sei seria? Davvero mi fai questa domanda? Sarebbe come vedere un dottore che non usa lo stetoscopio oppure un cuoco senza fornelli. Ovvio che è importantissima.
S: Certo, la masturbazione dei Clienti è alla base di questo lavoro, o no? Di che altra masturbazione parlavi scusa?

Di quella, certo.
Ti è mai capitato di toccarti sotto la doccia o in vasca pensando a qualcuno che ti ha chiamato su Luxury (o a lei)?
S: Ovvio!!! Mi capita sempre di pensare a Paoletta e masturbarmi, è un’ossessione per me.
P: Sono sincera, ho alcuni giochini erotici a cui ho dato il nome di certi Clienti: ho un dildo che appiccico allo specchio che chiamo “Criminale”, uno strap-on che chiamo “Troietta”, un dildo gigante che chiamo “SpaccaGola” e molti altri. Ho un cassetto molto grande.

Ahahaha. Voglio morire adesso!!! Mi riprendo fra 3…2…
Dimmi tre cose che secondo te contano tanto in questo tipo di esperienze telefoniche.
P: Mi potrei anche sbagliare ma le cose importanti per fare questo lavoro sono:

  1. non avere limiti mentali, essere aperta a qualsiasi esperienza;
  2. non avere freni inibitori;
  3. non essere gelosa se un Cliente chiama qualcun’altra.

S: Oohhh finalmente una domanda intelligente!!! Ehm, no, cioè Marty, non che le altre non lo fossero, ci mancherebbe.
Secondo me le cose fondamentali sono:

  1. sapere ascoltare;
  2. improvvisare;
  3. usare la fantasia.

E soprattutto divertirsi.

Parlando di sbagli, come il mio nel voler intervistare anche Sveva…
Uno sbaglio che, col senno di poi, hai corretto nell’interazione con chi chiama?
P: Ne avrò commessi, certo, in tutte le cose ovviamente c’è un’evoluzione. Però non mi viene in mente qualcosa di specifico. Credo sia più un atteggiamento generale.
S: Sicuramente io ho corretto la mia impulsività nel rispondere a chi è maleducato. Col tempo ho imparato ad essere meno istintiva e più paziente, usando dei toni più soft.

Ti è mai pesato, con qualcuno con cui hai instaurato un certo feeling, non averlo lì a casa tua?
P: Ci sono dei Clienti con cui ho istaurato una bella amicizia e con i quali mi piacerebbe andare a bere qualcosa fuori. Ma…no se puede.
S: Non ho la bilancia, quindi no, non ho mai pesato nessuno.

E se aggiungo una n ce la fai?
Hai mai pensato di incontrarla?
P: Io la gemella? Ti dico solo che sarebbe fantastico fare il turno di lavoro sedute una di fianco all’altra. Un’esperienza mistica.
S: E chi ti ha detto che non ci siamo già incontrate invece fuori dal lavoro? Lascerei questo alone di mistero ai nostri fans.

Lasciamo, lasciamo.
Se dovessi cucinare per lei qualcosa di tipico delle tue parti, cosa le prepareresti?
P: Ma chi Sveva che cucina per me? Mi lascerebbe morta di fame…
Io invece le preparerei una bella pasta con le sarde con la mollica atturrata, oppure una pasta alla Norma con la ricotta infornata, una bella caponata e una parmigiana di melanzane.
S: Guarda io sicuramente ordinerei qualcosa, oppure la porterei direttamente al ristorante. L’importante è non dover cucinare, non è proprio la mia passione.
P: Appunto.

Ecco, io conosco la muddica atturrata ma cucino come Sveva. Restiamo in tema di vicinanza fisica.
Metti che il tuo ipotetico partner ti proponesse una cosa a tre con lei, dal vivo, ci dovresti pensare o sapresti già cosa rispondere?
P: Mi bagno solo al pensiero…ma vorrei godermela da sola la porca milanese e mi piacerebbe che il mio partner rimanesse seduto in un angolo a godersi la scena e forse, se è fortunato, lo invitiamo…ma non sono sicura che avremmo bisogno di lui.
S: Ti rimando a due domande fa, rispondendo che potremmo anche averlo già fatto.

Va bene, va bene, torniamo a fatti sicuramente successi allora. Torniamo al lavoro da operatrice.
Quella volta che il tizio al telefono ti ha fatto sclerare di brutto è successo perché…?
S: Uhmmm…sicuramente è successo, ma ho la fortuna di farmi scivolare le cose poco piacevoli. Quindi non mi ricordo un episodio nello specifico, ma sicuramente più in generale, quando chiamano pensando che dall’altra parte del telefono ci sia una macchina e non una persona, ecco questo atteggiamento mi fa alterare parecchio.
P: Oh sì, io ho sclerato di brutto quando si sono permessi di parlare male delle mie colleghe, raccontando una serie di cazzate solo per farci ingelosire o per farmi pensare male delle ragazze. Siamo un bel gruppo per fortuna, certo abbiamo tutte i nostri caratterini e non sempre siamo d’accordo, ma è questo il bello, che nonostante tutto ci diamo supporto l’una con l’altra.

Abbiamo capito come far arrabbiare Paola. E per farvi felici?
Qual è il regalo che più gradiresti da un tuo estimatore?
S: Fare un regalo non è mai semplice specialmente se non si conoscono i gusti o le esigenze, quindi per essere sicuri di regalare qualcosa che sia realmente apprezzato, il buono regalo è la soluzione migliore. Sono stata abbastanza chiara, generosi lettori?
P: Sono d’accordo con Sveva!

Nota interna cari lettori. A questo punto dell’intervista Paola dice: “Comunque io sono pronta a rispondere ad altre 20 domande”. Le due, poi, galvanizzate dalla recente lettura congiunta dei turni, immaginano sarebbe molto bello realizzare una sorta di podcast con le loro vocine. Se anche voi volete ascoltarle narrare insieme qualcosa, fateci sapere cosa vi piacerebbe che le due amiche condividessero con voi.

Benché il mio cuore sia dilaniato dal dolore all’idea di salutarvi, restano solo cinque domande alla chiusura dell’intervista. Adesso basta parlare di lavoro però.
L’ultima volta che hai fatto sesso (dal vivo)?
S: Te lo lascio intuire cara Martinuccia…chiediti il perché io sia arrivata tardi all’intervista, e datti una risposta da sola.
P: Ti dico solo che vengo da una bella serata di fuoco. Il tipo è ancora in macchina ad aspettarmi… Sarebbe una bella sorpresa se ci scendessimo tutte e tre.

Del resto siamo già delle dee, ci manca solo il dono dell’ubiquità.
Posizione preferita, c’è?
P: Io le adoro tutte e mi piace sperimentare…ma una in particolare mi fa impazzire: io sono sempre sopra!
S: Mah, veramente proprio una posizione preferita no, più che altro mi piacciono le situazioni impreviste e particolari, quelle dove si viene colti da una voglia improvvisa e non programmata di fare sesso.

Hai mai rifiutato un uomo perché aveva il membro troppo grosso?
S: Rifiutato no, però gli ho detto di essere delicato, devo essere maneggiata con cura.
P: Io non mi tiro indietro davanti a niente Marty, anzi la prendo come una sfida!! Qualcuno dei nostri lettori sa benissimo che non mi fa paura niente.

Ah, sì, quelli che se lo devono annodare per non farlo uscire fuori dalle mutande.
E invece ti è mai capitato di ridere in faccia a un tizio che aveva il pisello troppo piccolo?
P: Oh cazzo, certo che sì! Le microminchie mi fanno sbellicare dalle risate, non ci posso fare niente, sono una stronzetta galattica.
S: Ahahah mi fa ridere solo il pensiero, e i nostri minidotati che ci chiamano lo possono confermare, oltre che ridergli in faccia, li insulto come meritano!! D’altronde sono una Padrona perfetta, Marty l’hai dimenticato?

Come potrei!
Oh, ragazze, finalmente abbiamo finito. L’ultima, più che una domanda, è una richiesta di aiuto.
Sinceramente, credetemi, non ne posso più di voi e, visto che si paleserebbe la mia falsità nel consigliare a chi ci sta leggendo di chiamarvi, fate voi, chiudete voi. Io saluto tutti adesso. Ciauuu!
Fai un mini promo per l’altra.
P: Signori e signore, se state cercando una raffinata, dolce e sensuale tigre sotto le lenzuola, con cui divertirvi e confidarvi, guardate la pagina di Sveva. Sono certa che rimarrete incantati e SODDISFATTI! Controllate i suoi turni e, se avete voglia di parlare fuori orario, mandate una mail a contattami@luxuryline.it.

S: Vi piacerebbe conoscere una ragazza caliente, passionale e molto disinibita? Allora dovete subito chiamare Paola, sono sicura che vi lascerà senza fiato e non vedrete l’ora di risentirla. Eh sì, perché lei crea dipendenza!!!
Ricordo ai nostri lettori che trovate Paola on line la mattina, ma per sicurezza è sempre meglio controllare i turni. Se volete scriverle, potete farlo con un commento sulla sua pagina, oppure in privato tramite l’indirizzo contattami@luxuryline.it, la stessa mail servirà anche per fissare un appuntamento fuori turno, mettendo nell’oggetto il suo nome.

Martina

Bonus sentimentaloni
Lascia un messaggio alla tua amica, a cuore aperto, che lei leggerà solo quando l’intervista sarà pubblicata. Rivolgiti direttamente a lei.
Sveva
: Ciao vulcanica Paoletta, da quando ci siamo conosciute qui a Luxury, facendo gli stessi turni, ho avuto modo di conoscerti meglio, infatti abbiamo instaurato una bella complicità e sintonia. Abbiamo scoperto che siamo simili sotto parecchi aspetti, e anche se siamo lontane geograficamente parlando, ho scoperto che da semplice collega sei diventata un’amica speciale. Io non sono brava ad esternare troppo le mie emozioni, ma ci tenevo a dirti che ti voglio beneeeeee!!!!
Paola: Mia cara Svevuccia, sei una vera stronzetta snob, ma io ti voglio un mondo di bene. Abbiamo avuto modo di conoscerci in questi anni e sono sicura che se fossimo vicine usciremmo sempre insieme e faremmo venire il torcicollo a tutti quelli che incontreremmo. Mi diverte moltissimo stare in turno con te e ascoltare le storie che mi racconti. TI AMO gemellina del mio cuore!

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Cazzo e genetica, Alessia racconta a Martina il risultato della sua prima analisi

Luxury Short Stories: Cazzo e genetica, Alessia racconta a Martina il risultato della sua prima analisi.

A: ciao Marty!

M: oh, Alessia! È da ieri sera che aspetto tue notizie. È mai possibile che devo sempre penare fino alle 6?!

A: e infatti sono tornata, docciata e adesso sarò tutta tua.

M: potevi chiamarmi da sotto la doccia. Non sarebbe stata la prima volta.

A: sì ma stavolta avevo altri pensieri lì sotto, senza offesa.

M: ahah, ok monella, allora deduco che stavi ripensando all’incontro con il cazzo di Riccardo.

A: sì, e di Arturo.

M: e chi è questo? Il fratello di Riccardo che ha il cazzo più grosso del suo? Lo hai testato per farmi un regalo di compleanno?

A: credo che il tuo compagno non sarebbe d’accordo.

M: beh, Ale, io lo farei per la scienza, giusto per capire se la dimensione del pene ha a che vedere con la genetica. Il mio compagno capirebbe.

A: non ho notizie sul fratello, ma se devo giudicare da quello del padre…

M: …la dimensione del pene è ereditaria? Ma ora capisci che devo assolutamente darti della troia? Come casso fai a sapere che il padre ce l’ha lungo quanto suo figlio?

A: oddio Marty, non so se sia proprio uguale, non avevo un righello a portata di mano. Però certo sono due begli esemplari della mascolinità italiana.

M: ah, beh, portano in alto la lunghezza media dei peni italiani. 

A: credo che risollevino la media mondiale della dimensione di un pene.

M: addirittura! Eh ma lo sai che io se non vedo, non credo. Hai fatto quella cosa che facciamo sempre?

A: sì, sì, lo so cosa vuoi porcellina. Adesso ti mando la foto di entrambi.

M: quando dici “la foto” non significa che li hai scopati contemporaneamente, giusto?

A: ma no. Al primo appuntamento? Non avevo bevuto abbastanza per quello. Come sei pignola. Ti mando LE foto dei loro cazzi, ok?

M: capisci che io da te mi aspetto di tutto? Hihi.

A: e fai bene! Fatto. Dunque, con Riccardo è andata bene, molto bene. Come puoi notare dalla foto n. 1 il suo cazzo è grosso, secondo me supera le dimensioni di un cazzo normale. Che dici?

M: mah, ecco, visto così non so. Non avevi una penna da mettere vicino per farmi capire meglio?

A: no, scusa, avevo solo la mia bocca lì vicino, ma non si vede nella foto.

M: la mia amichetta pompinara!

A: comunque fare un pompino a un cazzo così non è stato facile, sai?

M: ma pensa!

A: dai, sul serio. Comunque abbiamo scopato tanto e anch’io cavolo, sono venuta due volte. L’ultima volta gli sono venuta in bocca tenendo il suo cazzo enorme tra le mani.

M: wow, ha gradito?

A: direi proprio di sì, perché a distanza di qualche secondo è venuto pure lui e mi ha sborrato in faccia.

M: bella seratina. Sono curiosa di sapere cosa c’entri suo padre però.

A: va bene, va bene. Allora, l’unico difetto di Riccardo è che è uno di quelli che si addormenta subito dopo una bella scopata. Non sapendo cosa fare sono uscita fuori in terrazzo, con la sua camicia, a prendere un po’ d’aria e suo padre, che abita nella casa a fianco, mi ha notata.

M: abitano così vicini? Meno male che è solo una scopata. Beh, due a quanto pare. Quindi ti ha notata e…?

A: e…mi ha fatto un paio di complimenti. Ha lodato così tanto i miei piedini nudi che credevo fosse un altro feticista che si dimentica di scopare quando va con una donna.

M: ma invece tu glielo hai fatto ricordare, giusto?

A: oh sì, ripetutamente, a casa del figlio.

M: ma daaai!! Ale!!

A: cosa fai, ti scandalizzi?

M: no dico, ma daaai, continua!!

A: ah, ecco, mi pareva. Posso dirti che se penso a una dimensione ideale del pene per la mia fighetta senza dubbio è la sua, ma per quanto riguarda il lato B…ohi ohi.

M: non è un pene delle giuste dimensioni? Quindi non hai dato il culo né al padre né al figlio?

A: fossi matta! Al padre l’ho dato eccome. “Ohi ohi” ero io che lo prendevo il suo lungo cazzo nel mio sederino. Ho urlato così tanto quando ha iniziato a scoparmi dietro che credevo Riccardo si sarebbe svegliato, invece si è svegliato quando suo padre è venuto, pensa te! Quando mi ha raggiunto in casa di suo figlio mi ha subito sbattuta al muro, lì all’ingresso. Era venuto con la scusa di prendere un caffè insieme, invece ha preso subito la mia figa, lì, sbattendomi al muro. Ti rendi conto che porco?

M: hai capito il vecchio porco dal cazzo lungo. Niente caffè direi.

A: siamo andati in cucina ma poi mi appoggiata sul tavolo, lui si è seduto di fronte, io gli ho fatto una sega coi piedi e si è così tanto agitato che si è alzato e mi ha inculata come una puttana lì, sollevando le gambe e bagnandomi con non so cosa preso dalla dispensa del figlio. Ti giuro Marty che abbiamo anche fatto cadere delle posate che erano ancora sul tavolo.

M: e Riccardo se la dormiva mentre il cazzo più lungo del mondo ti scopava!

A: che scema! Non è il cazzo più lungo del mondo, però anche io mi preoccupavo che si svegliasse. Appena la sua sborra mi è entrata nel culo sento dalla camera… “Alessia…ci sei?” e io l’ho raggiunto con lo sperma del padre che ancora colava e gli ho detto che mi ero alzata per bere un bicchiere d’acqua. Mi ha visto con addosso la sua camicia ed è impazzito.

M: terza scopata di fila?

A: beh, prima mi sono divertita un po’ a farmi leccare di nuovo.

M: ma quanto sei stronza?!! Meravigliosa!! Ti ha detto nulla?

A: beh, non avrebbe potuto, ero proprio seduta sulla sua bocca. Poi ho pensato…visto che suo padre mi aveva aperto un po’ il culo…perché non provare anche il suo grosso cazzo?

M: e…hai preso anche il cazzo più largo del mondo in culo?

A: stupida!! Però oh, diciamolo pure: le dimensioni contano quando…

M: …quando si è una gran troia come te! Hihi.

A: te la faccio passare questa perché in effetti… Mentre mi scopava il culo mi sono totalmente dimenticata del padre che immagino sia uscito con la minchia ancora dura dall’appartamento.

M: dai, prossima volta fammi un video mentre scopi. Ho sempre detto al mio compagno che ha un cazzo enorme, grosso, lungo, devo proprio mettere a confronto.

A: ma se vuoi scopo pure lui e poi ti mando i tre video per comparare.

M: no no. Se proprio devi scopare una persona della coppia, devi scopare me, lo sai!

A: è vero, è vero! In effetti lo sai che ho sempre preferito le tue tette a quelle del tuo ragazzo.

M: ah beh, grazie. Sei un’amica. Uuuh, si è appena svegliato. Scusami, ora tocca a me prendere il cazzo, il cazzo più bello del mondo!

A: buona scopata troietta!

M: grazie puttanella.

Alessia e Martina

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Donne al telefono

Chi sono le donne al telefono?

Dietro ogni “pronto” si cela una personalità unica, una donna in carne e ossa pronta a soddisfare e realizzare, attraverso il telefono erotico, ogni nostro desiderio grazie alla sua spiccata capacità di ascolto, fantasia e grande abilità di improvvisazione. Sono infatti questi i tre requisiti fondamentali che dovrebbero accomunare tutti coloro che lavorano in una linea erotica e che, a differenza di quel che generalmente la gente pensa, lo rendono un impiego tutt’altro che semplice.
In questo articolo vediamo nel dettaglio chi sono le donne al telefono, quali sono i loro gusti e quali sono le più porche l’Italia.

Categorie di donne al telefono

Young e milf

Non si chiede l’età ad una donna eppure è una delle prime domande che viene posta da chi usufruisce dei numeri erotici. C’è chi sogna la sexy studentessa universitaria e chi una mamma vogliosa di aprire una parentesi trasgressiva nella monotonia della routine e, ovviamente, in una linea erotica ci si possono togliere entrambi gli sfizi.
La bella ragazza giovane, magari poco più che ventenne, ne approfitta per guadagnare qualcosina, la donna matura aspetta di essere da sola in casa oppure di rientrare dal lavoro principale per arrotondare.
Cosa accomuna la milf esperta e la giovane studentessa? La passione per il sesso al telefono e la voglia di lasciarsi andare a qualsiasi fantasia erotica.

Slave e mistress

Ognuno di noi ha una natura più dominante o più sottomessa e lo stesso vale per le donne al telefono erotico.
Si può trovare una padrona che non vede l’ora di diventare la dea, la regina di chi la sta chiamando al telefono mistress. Non si farà scrupoli ad insultare e punire chi le disubbidirà;
oppure una docile sottomessa, rispettosa e remissiva per il suo padrone, con mollette e plug a portata di mano. Master! Al rapporto con il telefono schiava!

More e bionde, rosse e castane; fit o curvy, alte o petit; blasfeme ed estreme o timide e dolci, proprio come nella realtà anche le donne al telefono 899 a basso costo sono una diversa dall’altra. Quando si trova quella che corrisponde al proprio ideale il confine tra sogno e realtà verrà infranto e grazie alla linea erotica si raggiungerà il paradiso terrestre.

Quali sono le migliori donne al telefono?

Sono più porche al telefono erotico le donne del Nord oppure le donne del sud?

Premettendo che i gusti sono soggettivi e che tanto dipende anche dalla persona con la quale si interagisce, pare che le più porche d’Italia siano le bresciane (non sono di parte), seguite dalle romane, dalle napoletane e dalle catanesi, donne calde come un vulcano!
Per il sesso telefonico il livello di porcaggine sicuramente è molto importante ma l’impatto, chiamando i numeri porno, è dato dalla voce e , in piccola parte, anche dall’accento.
Sul podio dei dialetti più sexy troviamo il toscano, il romagnolo e sul terzo gradino il romano. Questo fa delle abitanti della capitale delle bombe del sesso, non solo sono tra le più porche d’Italia ma possiedono anche uno degli accenti più erotici.
Sesso selvaggio con le leonesse d’Italia e con le focose napoletane e catanesi, sesso alla vaniglia con le donne toscane e romagnole. Le altre? Basta chiamarle sulla linea erotica e scoprire cosa hanno in serbo.

Che si preferisca la mora pugliese, la rossa milanese, la milf Veneta o la padrona piemontese l’importante è sempre mettere al primo posto il rispetto perché è si una hotline ma chi risponde sono vere donne e, a prescindere dalle varie statistiche sono tutte vere porche!

Alessia

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Un battesimo “sofferto”: lavori in corso nel mio culetto

Luxury Short Stories: Un battesimo “sofferto”: lavori in corso nel mio culetto

Ammetto che un po’ la invidiavo!
Parlava di certi argomenti con una naturalezza tale da sembrare, a volte, un essere proveniente da un mondo del tutto diverso rispetto al mio. Eppure eravamo cresciute insieme e avevo anche io la mia esperienza alle spalle, coi ragazzi. Farsi inculare, però… Suvvia! Perché poi? La mia fighetta era così caruccia, mi faceva godere così tanto!!

Il mio ultimo ragazzo, non uno da una botta e via, uno serio, aveva davvero un bel cazzo, davvero grosso rispetto ai precedenti che avevo “provato”. Mi dicevo che forse la mia amica parlava così perché aveva avuto delle esperienze con cazzetti microscopici e allora per lei non era un problema farsi inculare.
Ma io avevo paura, mi si dia pure della stupida, ma nei video porno che mi era capitato di vedere le ragazze urlavano un casino quando le inculavano. Non pareva essere un’esperienza del tutto indolore, ecco!
Eppure lei insisteva, più del mio ragazzo. “È una cosa da provare, fidati di me”, “ti farà sentire diversa”, “arricchisce il tuo essere donna” e frasi del genere che, sinceramente, poco o nulla spingevano verso la voglia di sverginamento del mio culetto.

Il mio ragazzo? Ogni tanto appoggiava la cappella proprio lì sul mio buchino, ma sapeva che non poteva procedere oltre e rispettava la mia scelta.
Un giorno però, quando me lo appoggiò tra le chiappe, sentendo e risentendo le parole della mia amica riecheggiarmi in testa, per un attimo pensai “dai, ti prego ficcamelo dentro senza avvisarmi”. Non lo fece. Sono certa che se avesse sentito queste parole il cazzo sarebbe diventato ancora più duro. Ma quelle parole rimasero solo nella mia testa, insieme a quelle della mia culo-navigata amica.

Una sera, tornando da lavoro, mentre andavo alla fermata della metro, passando davanti a quel sexy shop le cui vetrine mi erano tanto familiari e in cui avevo messo piede un paio di volte per comperare qualche gadget per amiche che festeggiavano l’addio al nubilato, mi venne in mente che, forse…avrei potuto provare da sola.
Sì, non volevo creare false speranze al mio ragazzo per poi dirgli “no, no, guarda, scherzavo, meglio che esci dal mio culo”. Avrei potuto testare da sola la mia resistenza all’inculata!!

Entrai. Per fortuna non c’era molta scelta. Ci avrei impiegato delle ore, altrimenti, prima di decidere cosa acquistare, persa tra colori, materiali, venature, ecc. Bianco pallido o nero. Piccolo, medio, grande. Comprai un bel cazzo finto nero (marrone scuro in realtà) che rispondesse più o meno alle dimensioni del cazzo di lui. Sono una ragazza precisa. Chiesi addirittura di provare la presa per verificare che non fosse troppo piccolo. Una ragazza probabilmente mi avrebbe invidiata sapendo che stavo controllando che fosse come quello che mi scopavo. E il commesso? Mentre pagavo mi chiedevo se avesse mai provato del senso di inadeguatezza lavorando lì, visto che, immaginavo, la maggior parte delle donne che compra questo tipo di oggetto, lo compra bello grosso. Bah! Magari piacciono anche a lui così.

Seduta nel mio posto in metro non riuscivo a smettere di sorridere pensando all’acquisto che ingombrava la mia borsa. Avevo voglia di sbirciare dentro ma sono un po’ troppo riservata per condividere con degli sconosciuti i miei acquisti a un sexy shop.
Il sesso mi piace, chiariamo subito questo punto. Scoperei dal mattino alla sera con annesse sessioni notturne. Decisi che mi sarei goduta il momento. Avrei cenato, visto il mio ragazzo, certamente scopato, dato la buonanotte ai whatsappiani e poi…il mio momento.

La resa dei conti. A noi due mio bel culetto! Tolsi quel bel giocattolino dalla sua scatola, lo poggiai accanto a me sulle lenzuola, sollevai appena la corta gonna della mia camicia da notte di seta rossa, tolsi il perizoma e piegai le gambe, aperte come quando il mio ragazzo mi lecca il buchetto.
Lo presi in mano. Forse avevo esagerato con le dimensioni. Adesso che il confronto con il suo cazzo era più vicino nella mia memoria, mi resi conto che sarebbe stato perfetto un cazzo tra il medio e il grosso.
Certo era molto realistico. Una cappella così l’avrei succhiata volentieri. Mentre lo avvicinavo al mio culo mi sentii prendere da quell’ansietta da prestazione, quella di un colloquio di lavoro, o di un esame all’università. Sistemai meglio le chiappe così che fossero ben aperte. Con il dito indice dell’altra mano cercai il buchetto e avvicinai quel bel cappellone. Spinsi timidamente. Spinsi. Non entrava. Spinsi. Spinsi più forte. Cominciai a sentire qualcosa, cercai davvero di ficcarmelo in culo, ma era troppo piccolo il mio buco del culo. Non andava. “E che palle” pensavo, “ci sarà pure una ragione se lo chiamiamo «buchetto»”! Continuai per una buona mezz’ora a cercare di incularmi da sola, cambiando posizione, cercando di rilassarmi, ma nulla!

Al mattino la mia desolazione aveva le fattezze di un cazzo finto che mi guardava, ancora lì, di fianco a me, poggiato sul copriletto, e pareva dirmi che sono proprio una sfigata fifona! Dovevo parlarne al mio ragazzo, dirgli tutto e provare con lui. Oppure… Afferrai il telefono, lo fotografai e mandai un vocale piagnucoloso alla mia amica, chiedendole spiegazioni. Lei diceva sempre che non c’è buco troppo piccolo.
Era ancora troppo presto per sperare in una sua risposta tempestiva. Cosa arrivò, poi, insieme a una decina di faccine che ridevano a crepapelle del mio fallimento? La foto del cassetto aperto del suo comodino e, all’interno, la scoperta dell’acqua calda! Intendo dire che potevo arrivarci da sola: il lubrificante idiota, il lubrificante! Mi diedi dell’idiota per ben cinque minuti prima di ringraziarla per la dritta e chiederle recensioni sulle marche più famose. La spiritosona mi salutò dicendomi che era comunque fiera della mia “apertura”. Stronzetta!

Tornai al sexy shop nel tardo pomeriggio, comperai due tipi di gel e…un altro dildo, di più modeste dimensioni, con ventose. Dopotutto Roma non fu costruita in un giorno, perché sfondare il mio culo in un minuto?
Sentivo la vittoria così vicina che decisi che la cena poteva aspettare. Ero così galvanizzata che sulla metro del ritorno avevo vagliato le varie possibilità per incularmi per bene.

Arrivai a casa, mi tolsi la gonna, annodai la camicia alla vita, la sbottonai anche un po’ di più per guardare le mie tette. Mentre mi lavavo le mani guardavo il mio viso sorridente nello specchio. Cominciavo già a sentirmi una vera porca! Insomma, più del solito. Mi distesi sul divano, gamba uno sullo schienale, gamba due spalancata verso il pavimento. Presi dalla borsa il mio amico semiliquido e cominciai a massaggiare il buchetto. A dirla tutta, visto che ho due mani…decisi di usarle tutte e due. Mentre la mia figa si bagnava, senza nemmeno rendermene conto, mi infilai un dito lubrificato in culo, poi ne aggiunsi un secondo. Cazzo come mi bagnavo poco più su. Presi il mio nuovo cazzo e lo cosparsi ben bene, forse anche più del necessario. Di nuovo quella voglia irrefrenabile di succhiare il cazzo. Per fortuna di lì a poco sarebbe arrivato il mio ragazzo.

Mi alzai, lo poggiai sulla sedia della cucina, poggiai le tette sul tavolo, controllai di nuovo con le dita l’apertura del mio culo e poi…scivolai verso il cazzo per impalarmi.
Non entrò immediatamente, lo spostai con la mano verso il punto giusto, chiusi gli occhi, poggiai le mani sul tavolo e godetti ogni millimetro dell’entrata di quel cazzo nel mio culo. Oh, mi sentivo proprio una troia!
Mi impalai e mi scopai, ansimai e gemetti. Mi scopai il culo. Il cellulare squillava, ma io continuavo a prendere il cazzo in culo. Su e giù, su e giù, e andavo sempre più a fondo, sempre più a fondo in quel culo appena sverginato. Mi feci prendere così tanto dalla foga, quando mi misi dritta sul cazzo con le sole mani che si reggevano al bordo del tavolo, che la ventosa si staccò. Ero così eccitata, bagnata. Lo tirai fuori, mi sedetti, mi misi a cosce aperte coi piedi sul tavolo e continuai a gemere e godere col cazzo in figa finché non lo bagnai tutto venendogli addosso.

Presi il cellulare e, ancora un po’ ansimante, registrai al mio ragazzo “vieni subito, devo darti una cosa”.

Malaké

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La storia dei telefonini erotici chiamati linee bollenti

La storia dei telefonini erotici chiamati linee bollenti

La serie Netflix Linee bollenti ( Dirty lines) creata da Pieter Bart ha sicuramente acceso la curiosità di tutti sul gigantesco mondo dei telefonini erotici: ma davvero i numeri 899 sono nati così? Ma esistono ancora? C’è ancora chi usufruisce delle linee erotiche?
Sì, sì e di nuovo sì.
Ovviamente, come in tutti i settori, anche quello delle hotline ha vissuto una radicale evoluzione parallelamente allo sviluppo della telefonia, adattandosi alla modernizzazione degli strumenti e conformandosi al progresso.
Vediamo di fare chiarezza sul processo che ha portato le vecchie linee bollenti agli attuali numeri erotici a basso costo.

Storia delle linee bollenti

Il primo brevetto telefonico fu depositato da Antonio Meucci nel 1871 eppure passerà un secolo prima che questo strumento entry nelle case di tutti. Basti pensare che durante gli anni ’20 del ‘900 possedevano il telefono poco più di 100.000 persone e solo a fine anni settanta si superarono i 10 milioni.
Questo incremento è sicuramente dato dal potenziamento degli apparecchi telefonici ma anche dalla crescita del flusso migratorio e di conseguenza aumentò la necessità di comunicare con le persone a distanza.
Il vero boom si ebbe a cavallo degli anni 80 e 90 grazie anche all’avvento del cellulare, preferito dalla maggior parte degli utenti probabilmente per la comodità di averlo sempre con sé.
Inutile sottolineare che oggi rappresenta ormai un bene indispensabile e irrinunciabile e che ogni persona ne possiede almeno uno.

Lezioncina finita ma questi brevi cenni storici sono fondamentali per capire la crescita dei telefoni erotici.
Ora gli operatori rispondono comodamente dal proprio letto/divano di casa, le telefonate hot vengono inoltrate in totale sicurezza e anonimato sul proprio cellulare o cordless. I clienti hanno a disposizione innumerevoli linee erotiche tra le quali scegliere, basta aprire internet e digitare “sesso al telefono” per vedere comparire un elenco infinito di opzioni. Tale concorrenzialità ha fatto sì che anche i prezzi diventassero competitivi sul mercato ed è così che nel 2009 nascono ufficialmente i numeri 899 a basso costo, numeri a tariffa speciale che scalano il credito direttamente dal residuo del nostro telefono e i numeri porno con prefisso geografico pagabili con carta di credito, paypal o ricariche prepagate, garantendo all’utente privacy e fiducia.
E prima? Come funzionava il telefono erotico?

Prima si chiamavano i numeri 144 e i più famosi numeri 166, sicuramente qualcuno di voi se li ricorda o ne ha sentito parlare. Sono stati attivi dagli anni 80 fino ai primi anni del 2000 cioè fino a quando, come visto nel paragrafo precedente, sono stati regolamentati e definitivamente sostituiti dai numeri 899.
Rispetto ad ora la concorrenza era poca e i costi per le prestazioni di sesso al telefono erano elevatissimi.
Si veniva a conoscenza di questi numeri erotici prevalentemente tramite annunci pubblicati sui giornali o tramite trasmissioni notturne televisive nelle quali si vedevano sexy ragazze, procaci e disinibite, godere al telefono.
La realtà era ben diversa: le operatrici di vecchia data raccontano che la sede della linea erotica era una stanza stipata di ragazze che dalla loro postazione, intrattenevano i clienti con chiacchiere o sesso telefonico, molto diverso dall’intimità attuale.
Le addette alle linee bollenti di quel periodo ne parlano come la Golden Age dei telefoni erotici, questo perché i guadagni erano veramente cospicui. Meno d’accordo con questa definizione sono gli utenti che non si rendevano conto della spesa fino all’arrivo della bolletta e allora si gridava “È uno scandalo! È una truffa!” Forse anche per giustificare il perché di un importo tanto elevato alla dolce consorte ignara.

È bene sottolineare che adesso è tutto più trasparente. Sui vari siti dei telefoni porno si possono leggere tariffe, contatti e anche i dati dell’azienda in modo tale da creare un rapporto di fiducia e per tutelare le hotline stesse.

Il fenomeno delle chat erotiche continuerà a crescere?

La risposta è sì, i telefonini erotici non solo non sembrano in via di estinzione, anzi sembrano proliferare come non mai. In primo luogo perché, grazie alla tecnologia attuale, è molto facile aprire una linea erotica e venire in possesso di numerazioni a tariffa maggiorata, altro discorso riguarda la capacità di gestirla e renderla un servizio di qualità, infatti, in mezzo a questo turbinio di numeri porno, pochi riescono ad emergere e distinguersi. Le linee bollenti più importanti infatti sono presenti da anni sul mercato e continuano a crescere mentre le hotline più piccole e mal gestite chiudono i battenti lasciando spazio all’apertura di altre linee erotiche e offrendo così un ricambio e un ciclo continuo.

In secondo luogo ricordiamo che i telefoni erotici non offrono solo un servizio di sesso al telefono ma anche articoli interessanti sulla sessualità, racconti erotici, possibilità di vedere le foto delle sexy ragazze che rispondono, audio preregistrati e molto altro. Chissà, in futuro, magari anche grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, quali altre attività verranno integrate.

Terzo aspetto che fa sopravvivere le chat erotiche è proprio il lavoro che offre. Gli operatori dei numeri 899 rispondono dal proprio domicilio il che rende lo un impiego ideale per tutti coloro che non si possono permettere di lavorare lontano da casa o che semplicemente vogliono arrotondare lo stipendio quando rientrano dall’occupazione principale.
Questi due aspetti, legati al notevole aumento del costo della vita, hanno fatto sì che la domanda aumentasse in modo esponenziale.
Si potrebbe pensare allo slogan: “Migliora la qualità della tua vita con il sesso telefonico!”.

Alessia

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Chiacchiere piccanti con Laura

Il salotto hot di Luxuryline: chiacchiere piccanti con Laura

La fantasiosa Laura risponde alle domande di Martina

M: Gentili lettori, lettrici e asteriscati, preparatevi a conoscere meglio una delle luxuryne più amate.
Riviste come Donna Moderna, GQ, perfino Giallo Zafferano e La settimana enigmistica volevano intervistarla, ma lei ha deciso di concedere a noi l’esclusiva. Salutiamo la Venier, la Toffanin, Fabio, Giovanni, Bruno. Ce l’abbiamo noi, solo per voi: benvenuta Laura! Sono rimasti male quelli di Playboy per il tuo rifiuto, eh?

L: Grazie, ciao a tutti voi. Beh, sì, ti dirò, sono rimasti abbastanza male, soprattutto nel momento in cui ho detto che avevo una gran voglia di farmi intervistare da una certa Martina di Luxuryline. Non sapevano chi fossi!

M: Vorrà dire che mi conosceranno quando leggeranno questa tua intervista! Yeah!
Come vedi non ti ho creato nessuna pressione rispetto alle aspettative che dovrai soddisfare. Iniziamo ordunque con delle domandine nuove di zecca, che non ho maaaai fatto a nessuna collega. Oggi mi sento particolarmente bugiarda (a proposito, volevo dire a te che stai leggendo, sì, a te, che sei il migliore amante che abbia mai avuto al telefono).
Cara Laura, come mai sei approdata al molo LuxuryLine? Avevi già fatto viaggi del genere? Ti preannuncio che, se inizierai ad annoiarmi, ti interromperò simulando interesse.
Ora che sei completamente tuo agio, vai pure!

L: Allora, a Luxuryline ci sono arrivata tramite un mio amico che precedentemente vi aveva contattate. Me ne ha sempre parlato bene, poi quando ho visto il sito mi è piaciuto tantissimo, ne sono stata molto attratta e ho deciso di riprovarci.
Sì, perché questo mondo in realtà lo conosco già da parecchi anni, nel senso che venti anni fa avevo già avuto i miei primi approcci con la linea erotica, quindi di base è un mondo che avevo già incontrato precedentemente.

M: Ecco perché sei così richiesta: sai come soddisfare i nostri chiamanti!
Ma fammi capire meglio, visto che questo tuo amico ti ha proposto un lavoro del genere, lo seducevi già con la tua voce?

L: Sì, beh, effettivamente lui mi ha sempre detto che la mia voce sicuramente faceva al caso di queste “situazioni”, quindi alla fine mi ha stuzzicato a riprendere questo percorso e sicuramente non me ne sono assolutamente pentita.

M: Oh, che cosa interessante…e che intimo indossavi quel giorno? Te lo ricordi? E adesso invece?

L: Come sanno tutti i miei tesorini della Luxury, io l’intimo, quando sono a casa, non lo porto mai, quindi anche quel giorno non lo indossavo. E non lo indosso nemmeno adesso.

M: Uuuhhh… Dimmi, qui a Luxury ti trovi bene? Dicci una cosa positiva e una negativa di questa esperienza, su.

L: Una delle note positive è che questo lavoro ci permette di interagire con diverse tipologie di uomini, e per come sono fatta io, che mi stanco dall’oggi al domani, è il massimo.

M: Ti annoi facilmente insomma. Devono saper tenere alta la tua voglia gli ometti.

L: Assolutamente sì. Io ho bisogno sempre e comunque di fantasticare in maniera differente ogni volta.
Aggiungerei una nota ancora più positiva: Luxury è molto più divertente rispetto alle mie passate esperienze perché abbiamo modo di fare cose molto carine, come ad esempio questa intervista.

M: Hai ragione, le mie interviste sono la cosa migliore di tutta Luxury, sì. Ah, non dicevi questo?

L: Se vuoi te lo lascio credere.

M: Sì, saresti molto carina, grazie! Dunque, tornando serie (più o meno)…
A Luxury, poi, troviamo tanti presunti playboy che provano in tutte le maniere a conquistare le tue attenzioni (e i tuoi orgasmi) con prestazioni sessuali da capogiro e peni enormi che sfidano i vincoli dell’incastro. Ma nella vita di tutti i giorni, come ti conquista un uomo?

L: Un uomo sicuramente non mi conquista con un corteggiamento banale. Deve essere mentalmente interessante.

M: Ecco, e una volta che ti ha conquistata, tu sei pazza di lui, innamorata matta, ti appendi al lampadario per sessare, ma poi…quel cavolo di particolare, grande o microscopico che sia ti spegne del tutto e te lo fa mollare con un vocale di 12 minuti. Cos’è?

L: Beh, sicuramente nel momento in cui abbiamo provato tutte le posizioni, ci siamo amati alla follia e lui a un certo punto mi dice “bene, adesso facciamo le cose sul serio: ti presento mia mamma”! A quel punto io scappo!

M: Povero cucciolo abbandonato! Che tipetto che sei! Andiamo avanti, va!
Sicuramente questo genere di esperienza modifica, anche in minima parte, alcuni aspetti del vivere o del pensare. Non solo rispetto al sesso. Il mio concetto di amicizia, per esempio si è ampliato, annettendo anche persone, che siano colleghe o chiamanti, che non ho mai visto (cosa che mi pareva impensabile).
Riguardo al sesso, poi, il fatto che in molti facciano gestire tutto a noi, ci ha insegnato anche a prendere l’iniziativa in molte e diverse situazioni. Dicci la tua. Quanta parte di Laura entra ogni giorno a Luxury e quanta parte di Luxury è entrata in Laura?

L: Allora, Laura è come è Laura in Luxury, e Luxury ha permesso di esprimere Laura in tutto e per tutto. Quindi la cosa bella è proprio questa: sono me stessa, come sono nella vita reale, e quindi è perfetto direi.
Rispetto anche alle amicizie, effettivamente, anche se non conosco nessuna, alla fine diventa piacevole comunque ogni tanto poter interagire anche con le colleghe. Quindi è tutto veramente molto divertente.

M: Però adesso rivoltiamo un po’ le cose. Scrivi di te che sei dolce e passionale, sicuramente chi ti ha già chiamato lo sa. Ma cos’è che non si evince dalla pagina? Dicci qualcosa di più su di te, e non lesinare anche un bel difetto caratteriale che sono quelli che a volte intrigano di più!

L: Sicuramente, come ho scritto nella mia pagina, sono dolce e passionale. Il rovescio della medaglia porta a una persona abbastanza permalosa, lunatica, incostante. Comunque sia, per tenermi accanto, ci vuole veramente tanta tanta pazienza e tanta tanta fantasia.

M: Oh, e adesso che sappiamo un po’ meglio con chi abbiamo a che fare possiamo infilarci nel tuo letto, o meglio, fare i guardoni. Il gioco erotico che più ti stuzzica coi partner abituali? 

L: Uno dei giochi erotici che prediligo coi miei partner è essere un po’ sottomessa: mi piace essere legata, bendata, chiaramente tutto in maniera molto soft, però è una cosa che mi stuzzica molto. E poi anche essere un po’ insultata.

M: Fuori dal letto, invece, cosa ti piace fare? Hai praticato o pratichi degli sport? Hai hobbies particolari? Se mi vuoi portare a letto mi inviti a casa a vedere la tua collezione di farfalle (lusingata, ma mi fa impressione, eh, sono animalista)? 

L: No, non ti preoccupare Martina, se ti invitassi a casa non troveresti nessuna collezione di farfalle, sono anche io animalista. Per quanto riguarda i miei hobbies mi pace molto la musica, mi piace cantare, ogni tanto registro qualche cover. Per ciò che concerne lo sport ho precedentemente fatto nuoto e bicicletta, attualmente invece faccio delle lunghissime camminate con il mio cane.

M: Ah, ti piacciono anche i cani, non solo i porci (battutona alla Martina, non ne tenete conto). E facci immaginare la scena dai. Lui quant’è grande, e soprattutto, ti piace sculettare e farti guardare mentre cammini?

L: Io ho un cagnolone, un asmstaff di 30 chili, bellissimo, un maschio. Quando giro con lui effettivamente acchiappo parecchio e come dici tu…mi piace comunque sculettare mentre cammino, anche perché comunque ho una camminata, per forza di cose, abbastanza veloce e quindi i muscoli del mio culetto si induriscono parecchio. Effettivamente devo dire che mi capita spesso e volentieri di conoscere un sacco di ragazzi, di uomini, in questo contesto.

M: Quindi il culetto è la parte del tuo corpo che noti venga apprezzata di più. Ma tu con cos’altro ti dai da fare per sedurre un uomo?

L: A parte il culetto sicuramente lo sguardo.

M: Dopo aver sbirciato il tuo culetto, una sbirciatina a casa tua la darei volentieri. Ad esempio, cosa non può mai mancare in frigo o in dispensa, anche in vista di eventuali giochini erotici?

L: Nella mia dispensa sicuramente non deve mai mancare il cioccolato! Diventa molto utile anche in certi momenti, che ne dici?

M: Mmmm…concordo!! E nella tua libreria? Ricordando che qui possono ascoltare la tua playlist musicale, per quanto riguarda invece libri e film? Hai dei generi preferiti, opere preferite?

L: Per ciò che riguarda i film, in generale, sono un’appassionata di horror e thriller. Rispetto ai libri, in realtà spazio a seconda del momento. In questo momento, ad esempio, sono molto legata a letture che riguardano la meditazione, la parte spirituale, insomma libri un po’ particolari.

M: E mentre noi ti immaginiamo a cosce aperte a meditare, ci dici un personaggio in cui ti sei riconosciuta? E perché? 

L: Beh, se parliamo delle favole, sicuramente io sono Alice nel Paese delle Meraviglie, e questa è una cosa che mi porto fin da bambina e perché ho sempre sognato di potermi trovare in un contesto del genere, sento che mi appartiene molto.
Per ciò che riguarda i film mi ritrovo spesso e volentieri nel ruolo dell’omicida!
Vedi, il mio problema è proprio questo: passare da Alice nel Paese delle Meraviglie a diventare un serial killer, sono così!

M: E vediamo allora di stuzzicare ulteriormente l’immaginazione dei nostri boys guardando un po’ in camera da letto. Armadio, cassettiera, cosa abbiamo? E cosa prendiamo per un primo appuntamento passionale?

L: Considerando che sono una dark lady, come potete immaginare, nel mio armadio ho capi prettamente di colore nero e, per un primo appuntamento intrigante, indosserei il mio vestitino strategico, con una vertiginosa scollatura dietro e chiaramente con un bel paio di anfibi!

M: Wow! Adoro l’accostamento! Spero fossero seduti i nostri lettori.
L’ultimo posto dove voglio sbirciare è il cassetto del comodino. Mi accomodo sul tuo letto, per favore non farmi delle avances che sto lavorando. Cosa trovo aprendolo?

L: Certo Martina che tu mi istighi proprio: pretendi di accomodarti nel mio letto e che io stia ferma senza far nulla?
Va beh, sorvoliamo su questa cosa. Nel mio comodino puoi trovare un po’ di tutto, un gran casino, come me! Se vuoi proprio curiosare tra i miei giocattolini, come hai visto ho un bel dildo. Ti piace?

M: Sì, sì, può sempre tornare utile! E lì, in fondo, o vicino all’uscita, c’è rimasto un sogno nel cassetto?

L: Direi di no. Non ho sogni nel cassetto. Ho solo dei desideri che cerco di realizzare.

M: Bella risposta, propositiva! Siamo in chiusura. Prima della consueta domanda libera, marzulliana, dicci un po’ dove si vede Laura tra 10 anni, se vuoi.

L: Sicuramente su un altro pianeta.

M: Azz! Lasciaci le coordinate…spaziali prima di andare.
Ultima domanda la farai tu a te stessa e, ovviamente, ci darai anche la risposta. Vai!

L: Carissima Laura, quando la smetterai di fare strage di cuori? Risposta: quando troverò chi amerà la mia follia.

M: E sono certa che hai molti candidati!
Direi che adesso è davvero tutto Lauretta. Grazie mille per esserti aperta con noi e per aver aperto le porte di casa, in un certo qual modo.

L: Grazie a te Martina, mi sono veramente divertita. Ho tirato fuori la mia personalità ed è stata una bellissima esperienza, io adoro queste cose!
A tutti i luxuryni affezionati mando un bacio grandissimo, e a tutti gli altri posso consigliare di fare una capatina al codice 05 così da scoprire di me cose ancora più intriganti di quelle che hanno letto.

M: E vi saluto anche io ricordandovi di controllare i suoi turni e chiamarla, chiamarla, chiamarla!
Visitate la sua pagina e utilizzate pure la mail di Luxury al solito indirizzo contattami@luxuryline.it per scriverle o chiederle un appuntamento. Sono sicura che non ve ne pentirete!
Mi raccomando: divertitevi e fatela divertire!
Ciao!

Martina

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Intervista doppia Michelle e Sofia

INTERVISTA DOPPIA MICHELLE E SOFIA

Ciao a tutt*!
Pront* per un’intervista in cui metteremo a nudo alcune abitudini festive di due veterane di LuxuryLine?
Nord e Sud a confronto: la sensuale Sofia e la passionale Michelle. Le conoscete già?
Vediamo un po’ se riusciamo a stuzzicare ancora di più le vostre fantasie con le 10 domande che abbiamo posto a queste due arrapanti luxury girls.

Ciao ragazze, grazie della disponibilità.
Partiamo subito!

01 Qual è la canzone che più di tutte rappresenta per voi le festività?

Michelle: All I Want for Christmas Is You.
Sofia: Last Christmas.

02 Cosa preferite, pandoro o panettone?

Michelle: Non mi piacciono!
Sofia: Panettone.

03 L’outfit ideale per il Natale?

Michelle: Un bel fiocco rosso.
Sofia: Abito rosso.

04 Ah, da mamma Natale, non vi siete mai vestite?

Michelle: Si…
Sofia: No, ma c’è sempre una prima volta

05 Questo in effetti conterebbe come un gran dono per un eventuale partner. Ma se doveste scegliere voi cosa farvi regalare da un partner o da un facoltoso slave money, cosa chiedereste?

Michelle: La sua carta centurion a mia discrezione.
Sofia: Un mega viaggio!

06 Per capodanno, invece, come vi vestite…sotto ai vestiti? Intimo rosso oppure brillantini?

Michelle: Nulla 😈
Sofia: Brillantini.

07 E adesso che siamo più in confidenza…se doveste scegliere due personaggi famosi, un uomo e una donna, chi scegliereste per la scopata di Capodanno?

Michelle: Non sono attratta dai personaggi famosi, solo dai “potenti”…
Sofia: Charlize Theron e David Beckham.

08 Visto che siete due di quelle che piacciono tanto ai nostri Chiamanti, una domanda più personale per il nuovo anno, concedetemela. Il più cattivo buon proposito per il 2024?

Michelle: Continuare a seguire il mio caldo istinto.
Sofia: Trasgredire.

09 Visto che siamo in presenza dell’altra e che sicuramente dopo tutti questi anni qualche scambio tra voi l’avrete avuto, diteci un aggettivo con cui descrivereste l’altra.

Michelle: Sexy!
Sofia: Affascinante!

10 Infine lasciamoci con un augurio, il vostro augurio per chi ci legge è…?

Michelle: Vi aspetto con nuove trasgressioni e intrighi…
Sofia: A volte le migliori cose iniziano con un finale. Addio 2023 e buon 2024

Bene, abbiamo finito! È solo un arrivederci però con queste due splendide ragazze.
E voi che siete arrivati fin qui nella lettura, avete altre domande da…porci? Siamo qui anche per le feste!
Cliccate qui per scoprire quando trovare Sofia, Michelle e tutte le altre luxuryne.
Chiamateci e festeggiamo insieme!

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Sonia 121

Libera come una farfalla!
La mia personalità è un mix di sensualità ed erotismo. Ho un corpo su cui perdersi e le mie labbra ti faranno impazzire. Sono pronta a soddisfare ogni tua fantasia, non ho limiti, mi piace la trasgressione e le fantasie particolari ed essere chi vuoi. Chiamami, ti aspetto!

Se sei curioso di sapere quando mi puoi trovare in turno clicca QUI

 

Specialità
  • dirty talking
  • fetish
  • blowjob
  • Extreme
  • Mistress

Perché i numeri erotici piacciono così tanto?

Perché i numeri erotici piacciono così tanto?

Cosa spinge gli uomini e le donne verso i telefoni erotici a pagamento?

Viviamo nell’era di internet, delle piattaforme streaming e social, nell’era in cui basta anche solo pensare a qualcosa e già sappiamo che sarà a nostra completa disposizione con un click, contenuti porno, dai più soft ai più estremi, compresi.
La domanda quindi sorge quasi spontaneamente: perché i numeri erotici piacciono?
La risposta in realtà è molto semplice, perché una linea erotica, a differenza del materiale precaricato sul web, offre un servizio personalizzato, live, di interazione diretta ma che al tempo stesso garantisce l’anonimato del chiamante.

È vero, se ci svegliassimo alle 2:00 di notte e ci venisse voglia di masturbarci ci basterebbe scrivere ” pompino nel bagno della discoteca” e in men che non si dica ci usciranno una sfilza di video. Bello, bellissimo e indubbiamente eccitante ma condividere questa fantasia con una persona in carne ed ossa, che immagina insieme a noi ogni istante, che insieme a noi raggiunge l’apice del piacere rende tutto più realistico.
Vittoria schiacciante dei numeri porno sui video porno!

Qual è il motivo che spinge uomini e donne a chiamare i numeri erotici?

Come anticipato nel paragrafo precedente una delle motivazioni principali è sicuramente l’interazione diretta. Chiamando una linea erotica troveremo a risponderci una persona reale, con la quale scambiare due chiacchiere, due battute e piano piano, proprio come se fossimo al primo appuntamento con un* sconosciut* l’atmosfera si scalderà e passare dal semplice bla bla bla a del fantasmagorico sesso telefonico sarà facile come bere un boccale di birra fresca.

Un’altra ragione è che essendo le chiamate del telefono erotico anonime e senza contatto visivo ci possiamo sentire liberi di dare sfogo alle nostre fantasie, anche a quelle più perverse, senza il timore di essere giudicati o di vedere l’espressione contrariata del* nostr* partner che ci raffredderebbe i bollenti spiriti o addirittura potrebbe compromettere la relazione. Nelle hotline chi risponde è lì per noi, per ascoltarci, per darci consigli, per permetterci di sfogarci, per farci sentire liberi e una volta chiusa la telefonata possiamo tornare alla realtà senza pensare alle conseguenze e indubbiamente più soddisfatti.

Un terzo movente che spinge le persone a chiamare i numeri 899 è la noia, che sia causata dalla monotonia della routine o dalla solitudine, il telefono erotico può essere un ottimo alleato per combatterla.
Nel primo caso è normale che dopo tanti anni a letto con la stessa persona la passione venga meno, ci vorrebbe proprio una scappatella ma l’affetto che proviamo per chi ci sta accanto ci frena e allora voilà sua maestà il sesso telefonico, niente contatto niente tradimento e anzi, senza il peso dell’insoddisfazione, anche il rapporto di coppia ne trarrà giovamento.
Nel secondo caso quello che ci serve è un po’ di compagnia, parlare e ridere come se fossimo al bar con un amico ed ecco che la linea erotica si può trasformare in una linea amica. Non è obbligatorio infatti parlare per forza di sesso, feticismi o fantasie, si può discorrere del più e del meno proprio come faremmo al telefono con il nostro best friend. I motivi sono molteplici ed è questa versatilità la ragione per cui i numeri erotici piacciono così tanto.

Perché si decide di comporre un numero erotico e parlare con un* perfett* sconosciut*?

L’80 % di noi si è approcciato ad una linea erotica prevalentemente per curiosità, vuoi perché ne abbiamo sentito parlare, vuoi perché abbiamo letto della loro esistenza da qualche parte e ci siamo detti: “ma davvero esistono ancora i numeri 899?” E magari tu che stai leggendo sarai tentato di chiamare i numeri porno proprio dopo aver terminato questo articolo. È per il fattore curiosità che le prime telefonate sono per lo più brevi e condite da un pizzico di imbarazzo. Non sappiamo cosa ci aspetta e ci facciamo un po’ di remore a lasciarci andare. La bella voce che ci risponde però farà di tutto per metterci a nostro agio e dopo qualche attimo di impaccio sarà tutto in discesa. All’inizio saremo un po’ “storditi” da questa nuova esperienza ma quando ci ripenseremo a mente fredda ci renderemo conto dell’effetto positivo che ha avuto sul nostro umore e ci verrà voglia di richiamare, non più per curiosità ma ora lo faremo per il raggiungimento del piacere, sia fisico che psichico. Si crea un cocktail di ossitocina, dopamina ed endorfine irrinunciabile.

Essendo chi risponde al telefono erotico un* perfett* sconosciut* ci sentiamo liberi dai vincoli della realtà (messaggini, coccole e chiacchiere post sesso ecc.) e liberi di esporre i nostri desideri senza troppo preoccuparci per l’altr*. Possiamo avere un* partner per il sesso al telefono diverso ogni volta che vogliamo oppure ricercare la persona che ci capisce al volo e che ogni volta ci manda al settimo cielo.

C’è anche da dire, al di là del raggiungimento del piacere che comporta il sesso telefonico, che a volte si ha solo bisogno di parlare con un* sconosciut* senza doppi fini, solo per sfogarci ed essere ascoltati senza giudizi.
Dunque, perché i numeri erotici piacciono così tanto? Ormai direi che è chiaro, perché aprono le porte della felicità!

Alessia

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SOTTO LE LENZUOLA O SOPRA LA LAVATRICE? LUOGHI INSOLITI PER IL SESSO!

SOTTO LE LENZUOLA O SOPRA LA LAVATRICE? LUOGHI INSOLITI PER IL SESSO!

FUORI DAL LETTO CHE TI DICO DOVE FARLO

Stanchi della solita routine sul comodo materasso?
Lei si è addormentata mentre facevate sesso? Azz, già tre volte questa settimana.
Lui si addormenta con le dita nella tua caverna magica? O peggio, con la lingua? Perbaccolina, state attenti! Potresti ucciderlo nel sonno.
Immagino già i titoli “uomo affogato nella patata, la partner mortificata: «sì, lo ammetto, mi bagno troppo»”.

USCIAMO DA STO LETTO?

C’è pure chi fa sesso a letto con il televisore acceso.
Per non disturbare i vicini forse, o forse per non perdere la partita di calcio, o forse perché almeno ha qualcosa di interessante da fare quando lei o lui perde tempo in preliminari troppo lunghi.
Non sono una nemica del letto eh, precisiamo (e nemmeno della TV)!!
Anche a letto il sesso può essere grandioso, c’è una miriade di posizioni da poter provare. Le avete sperimentate tutte? Naaaa, questo lo credete voi!
In questo contesto, però, non voglio restare a letto con voi (anche perché chi mi conosce sa che il mio partner è geloso): voglio esplorare il resto della casa, per cominciare; per finire vi porterò fuori di casa per andare a vedere quali sono considerati i posti più stuzzicanti e strani dove fare l’amore.

IN GIRO PER CASA

All’ingresso

Avete un attaccapanni? La giacca, insomma, dove la mettete al rientro?
Pensate se poteste mettere la vostra compagna con le manine sui bracci più alti, petto contro l’albero (questa ce la ricicliamo anche per la scampagnata magari), culetto un po’ sporgente…eh? Come?
Scusate, vuole aggrapparsi lui ai bracci. Va bene, va bene, fate come volete eh. Io do solo dei suggerimenti di base!!
Ecco, suggerimento importante: se ci sono indumenti che preferite non far profumare di sperma o altro, magari rimuoveteli, ok?

Zona divano

Andiamo avanti e insomma, lì c’è il divano e non mi ci  soffermerei più di tanto. Però, come nel caso del letto, ricordatevi che ci sono anche modi alternativi di utilizzare i nostri soffici amici.
Cioè, vuoi mettere la bellezza di un orale in cui uno dei due è seduto sulla spalliera e l’altro in ginocchio sui cuscini del divano con il viso tra le cosce dell’altro? Oh, se siete bravi, si possono coinvolgere anche i piedi di chi è seduto sulla spalliera.
Altri classici da divano, raga’, sempre che la dimensione del vostro pene ve lo consenta con risultato gradevole, della scopata in piedi contro lo schienale del divano, vogliamo parlarne?
Darei un “wow” come punteggio e un doppio “wow” per… che ne pensate di scopare col corpo dell’altro piegato non a 90 gradi, di meno!? Cioè, piegato di più. Insomma, col bracciolo del divano che faccia da poggia-caverna o poggia-membro, a seconda delle preferenze della coppia.
Ma smettiamola con il divano.

La lavatrice

Un classico che almeno una volta nella vita dovete far provare è il sesso sulla lavatrice in funzione!!!
Tra l’altro la mia cammina per casa quando centrifuga, che immane goduria!
Anche in questo caso, decidete voi come, stando attenti, come ha suggerito il mio compagno, che non sia da incasso, posta sotto ai fuochi da cucina.
Ecco, in quel caso, forse, eviterei. Poi, oh, fate voi.
Il titolo me lo immagino “sesso infuocato e ustionato di una giovane coppia. Lui si giustifica: «non l’ho salvata subito perché credevo urlasse per la mia prestazione»”! Già già…il pisello più grosso del mondo!

Ovunque in orizzontale, verticale e obliquo

Piccio’, usate tutto: tavoli, sedie, stipetti, armadi, mura!

In doccia

E usate la doccia per fare sesso: fatto bene è un triplo “wow”! Non dimenticate l’antiscivolo. No, no, non per il vostro cazzo, quello deve scivolare. Per il piatto doccia, su!

Balconi, terrazze, gazebi, giardini di casa

Volete osare? È tutto buio lì fuori? Chi non ha mai fatto sesso in balcone alzi la mano.
A seconda del vostro grado di esibizionismo, ci sono modi di farlo che coprono o scoprono le vostre parti intime. Sarebbe interessante cominciare dal tutto coperto per poi andare sempre più osando.
Non vorrei rompere ma…sconsiglio il sedersi sulle ringhiere: il mio gatto è caduto tre volte e voi non avete 9 vite (o 7, non c’è univocità nel mondo).

Va bene, dopo la carrellata veloce in casa, prendete le chiavi e il lubrificante che usciamo, via.

DOVE FARE SESSO FUORI CASA

Fare sesso o fare l’amore che dir o far si voglia, ci sono alcuni luoghi che nelle fantasie ricorrono davvero mooolto spesso.
Visto che stiamo uscendo di casa, prima ancora di una sveltina in auto per ricordare i tempi che furono, iniziamo da…

L’ascensore

Spesso usato per scaldarsi, dando una palpatina qui e  una lì, l’ascensore rimane nella “top five” dei luoghi sognati per farsi una trombata non usando la tromba delle scale. Sì, questa era pessima ma non ho resistito. Chiedo scusa in ginocc…no. Chiedo scusa e basta che devo finire l’articoletto e poi mi distraggo.
Ora, il massimo della trasgressione sarebbe farlo in quegli ascensori ove la cabina è trasparente, avete presente? Quelli in cui da fuori si vede tutto l’interno. Anche in questo caso, a vostra discrezione.
Non sono facilissimi da trovare magari, in alcuni alberghi, magari un po’ costosi, però ci sono.
Rischio variabile: dovete decidere se bloccarlo o se vi stuzzica di più l’idea che qualcuno possa farlo aprire mentre state ancora copulando. Ah, certo, se poi volete farlo con pubblico presente…sto zitta!

Il bagno pubblico

Già, già, si ritrova molto spesso nelle fantasie, che siano bagni di treni, aerei, bar, uffici, ecc., anche in questo caso credo che l’eccitazione dipenda molto dall’idea che dietro quella porta ci sia gente, tanta gente.
Qualcuno potrà perfino bussare alla porta mentre lo state facendo. Figo, no?
Infilerei qui anche i camerini dei negozi di abbigliamento, sempre per via della vicinanza con il mondo esterno.

La spiaggia

Sarà per via della mia sicilianità, ma questo lo trovo  poco strano come posto. Insomma, c’è ancora qualcuno nel mondo che non ha mai fatto sesso in spiaggia? Davvero? No, dai, non prendetemi in giro!
D’accordo, c’è umidità.
D’accordo, ci sono i granelli di sabbia che si infilano ovunque.
D’accordo, è difficile trovare un luogo riparato.
D’accordo, ho capito!! Entra in acqua allora. No, non ci credo. Davvero c’è ancora qualcuno nel mondo che non…

Il posto di lavoro

Ora, ci sta che ci siano luoghi di lavoro che non consentono di fare sesso con il partner ufficiale, proprio per l’assenza di “postazioni” adeguate. Capirete che, allo stesso tempo, non potevo esimermi dall’annoverare l’ufficio tra i posti dove farsi una bella sessione di allenamento da sesso. Se avete la possibilità: fatelo!!
Vi rendete conto di quante possibilità offre già la sola scrivania? Sotto, sopra, sottosopra? Non mi ci fate pensare, perché altrimenti vi mollo qui e vado a fare sesso in ufficio dal mio lui, pure mentre continua a lavorare!

Quello che mi manca

Non volevo spoilerare troppo presto.  Cercando su internet, un sito ha annoverato questo come luogo strano per fare sesso e, in effetti… Avete mai fatto sesso in una cabina per le fototessere? Quelle che si trovano vicino alle stazioni ferroviarie, agli aeroporti? Caspiterina, questa sì che sarebbe forte!
Non dimentichiamo che c’è anche la possibilità di immortalare l’evento! Sarebbe proprio la parte migliore dopotutto, no? No, no. Non volevo sminuire le vostre prestazioni, su, non siate permalosi!!

Abbiamo finito!
Termino qui con la mia carrellata di luoghi (diversi dal letto), alla portata di tutti (o quasi) dove fare i porcellini, ma se ve ne vengono in mente altri (fattibili come questi però eh), fatecelo sapere.
Io, intanto, vi lascio e vado a cercare la macchinetta per fototessere più vicina a casa mia!

Divertitevi!!

Martina

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Chiacchiere piccanti con Miura

Il salotto hot di LuxuryLine: chiacchiere Piccanti con Miura

la dominante Miura risponde alle domande di Martina

M: Bentornati nel nostro salottino hot. Tutti seduti composti! Non fate baccano o ve la vedrete con lei: “mistress nella vita”, recita la sua pagina. Oggi è qui con noi Miura, una luxuryna tutto pepe che in tanti di voi hanno già dimostrato di apprezzare. Pronti per conoscerla meglio?
Ciao Miura, benvenuta!

M: Ciao Martina, grazie! È un piacere essere qui con voi.

M: Miura, toglici subito una curiosità: in molti hanno associato il tuo nome a una “creatura” di Ferruccio Lamborghini, altri al fumettista giapponese Kentarō, altri ancora al calciatore Kazuyoshi, ma qual è la realtà, chi ti ha ispirato?

M: Conoscevo questo nome da tempo proprio grazie alla Lamborghini e ne sono subito rimasta attratta. Mi dava l’idea di un nome potente, quindi non ho avuto alcun dubbio al momento della scelta, lo porto con fierezza.

M: Come ti trovi a Luxury?

M: Mi trovo molto bene! È un lavoro che per la maggior parte dei casi mi dà grande soddisfazione, posso sentirmi libera di esprimermi e divertirmi nel giocare con chi chiama.

M: Visto che, come ho accennato prima, sei una mistress nella vita, per metterti a tuo agio vuoi che mentre ti intervisto ti lecchi i piedini o c’è già qualche schiavo, lì da te, che lo sta facendo? Io mi adatto.

M: Un’offerta interessante, solitamente il leccaggio dei piedi è riservato solo a uomini ma dato che al momento non ho nessuno schiavetto intorno potrei concederteli per un po’…

M: Mi incuriosisce molto, ammetto, questo tuo gioco. Posso chiederti per cosa li usi i tuoi schiavi? Non so, ti fanno il bucato, cucinano per te, ti fanno fresco per tutta la notte con delle foglie di palma in estate?

M: I miei schiavi sanno che amo essere viziata. Mi piace farmi fare tanti massaggi e… Il resto è mistero, per saperlo bisogna entrare a farne parte.

M: Abbiamo capito che è quasi impossibile sottometterti, ma per conquistarti? Cosa dovrebbe avere un uomo? O una donna. Non so quale dei due sessi ti stuzzichi di più.

M: Mi piacciono gli uomini sebbene apprezzi “giocare” anche con le donne avendo un’indole esibizionista. Per conquistarmi è indispensabile essere di buon cuore. Mi piace avere al mio fianco uomini con un carattere altrettanto forte così che il letto diventi come un ring, e chi cederà? Di sicuro non io…

M: Facci fare un po’ i fatti tuoi, nella tua quotidianità. Per esempio…qual è l’indumento o l’accessorio per cui spendi di più (o, nel tuo caso, per cui i tuoi schiavi spendono di più)? 

M: Mi piace collezionare completini intimi sexy, quelli sono regali sempre molto graditi!

M: Chissà come sarà sexy la tua camminata!! Non so, ti immagino come una panterona che si muove sinuosa per le strade della città. Ti piace farti notare? A che livello di esibizionismo siamo?

M: Mi piace farmi notare e nel farlo mi piace ancor di più distinguermi…
Il mio ruolo di mistress prevede un atteggiamento austero e mi rappresenta molto, ma è anche vero che credo fortemente nelle connessioni tra le persone a prescindere dal ruolo/situazione. Il mio atteggiamento, perciò, varia in base a ciò che leggo nel profondo di ognuno.
Saper cogliere e accogliere il lato più profondo mi permette di farmi spazio nella vita delle persone, spazio ottenuto senza alcuna fretta. E poi diciamolo, so essere irresistibile!!

M: Non ho alcun dubbio in merito!! I nostri amici ti hanno apprezzata fin da subito quando sei arrivata a Luxury. A proposito…è già da un po’ che i tuoi turni investono le ore notturne. Corro il rischio di fare una domanda retorica, da nottambulina: non è stupendo il turno di notte? Concordi? Sì, sì?

M: Sono altrettanto nottambula anch’io quindi sì, il turno di notte è decisamente quello che preferisco!

M: Vediamo un po’, facciamo una domandina per conoscere meglio la persona. Sei dell’opinione che in guerra e in amore tutto è concesso o ti poni dei limiti? Per esempio, ti piacesse il partner della tua migliore amica, ci proveresti?

M: No dai dei limiti me li pongo, non potrei mai provarci col ragazzo della mia migliore amica.

M: Ok, dai, sto per lasciarti andare. Adesso, vuoi dirmi tu qualcosa su di te che pensi sarebbe dovuto emergere dall’intervista ma che per incompetenza dell’intervistatrice non è venuto fuori? Domanda aperta. 

M: Credo sia sufficiente ciò che è emerso, per qualsiasi curiosità invito i lettori a scrivermi un commento sulla mia pagina.

M: D’accordo, allora saluta pure sia loro sia la tua stupenda e professionalissima intervistatrice.

M: Ciao a tutti vi aspetto in chiamata e grazie Martina per questa divertentissima intervista!

M: Grazie di essere stata con noi, Miura.
A voi che leggete invece ricordo che potete cercare Miura nella pagina dei turni, scrivere nella sua pagina dei commenti, oppure farle pervenire mail al contattami@luxuryline.it. Chiamatela, fatele sapere cosa ne pensate dell’intervista, è davvero una forza della natura!
Divertimento assicurato! Ciao!

Martina

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Dimmi che colore di lingerie ti piace e ti dirò come sei a letto

Dimmi che colore di lingerie ti piace e ti dirò come sei a letto

Un test veloce e divertente che in base alla tonalità che sceglierai rivelerà la tua natura erotica

Ognuno di noi, maschio o femmina che sia, ha un colore di intimo preferito, quello che quando lo vediamo indosso a qualcuno ci fa dire “WOW” e sentire un fremito tra le cosce, o che quando lo mettiamo noi, guardandoci allo specchio, ci fa pensare “mmm…me lo strapperei via da sol*”.

Facciamo allora questo giochino insieme: in base al colore che sceglierai ti rivelerò la tua vera natura sessuale. Cominciamo!

Intimo Bianco

L’intimo bianco è sinonimo di eleganza e raffinatezza, ma tu che lo apprezzi come sei? Hai bisogno di continui stimoli e novità per tenere viva l’eccitazione. Sei, infatti, tu stess* il/la prim* ad essere creativ*: proponi giochi e situazioni sempre nuovi e ti aspetti un* partner che stia al passo con la tua immaginazione.

Intimo Nero

Lingerie lussuosa e di classe, se la ami sicuramente ami anche le emozioni forti e travolgenti. Vuoi fare il/la sexy misterios* perciò non palesi i tuoi gusti anche se hai ben chiaro cosa vuoi e, un piccolo passo dopo l’altro, fai di tutto per raggiungere il tuo obiettivo, senza però trascurare il piacere del* partner. Lo so, i suoi gemiti sono come una droga per te.

Intimo Rosso

O hai un feticismo per la biancheria natalizia oppure semplicemente sei attratto dal colore sensuale per eccellenza. Passionale, irruente, impetuos* si salvi chi può; a te non serve un partner ma un toreador che sappia tenerti testa a letto. Sei sicuro di te e questa caratteristica, insieme all’intraprendenza, renderanno bollenti le notti per chiunque ti stia accanto.

Intimo Grigio

Questo colore rappresenta la sobrietà e la compostezza. Difficilmente riesci a lasciarti andare e a goderti il momento senza remore. Anche quando hai delle calde labbra che stanno baciando ogni centimetro del tuo corpo, continui a pensare che devi mantenere il controllo per non commettere errori. In sintesi sei una macchina del sesso.

Intimo Fucsia

Audace e grazioso, sei spensierat* e vivace. Ti piace stare al centro dell’attenzione, vuoi tutti gli occhi puntati su di te, per questo motivo non sarà insolito vederti mangiare un’oliva in modo provocante nella speranza che poi qualcuno “mangi” te, magari in un punto non proprio appartato. Inguaribile esibizionista!

Intimo Blu

Lingerie fine e chic, se ti piace questo colore sei sicuramente una persona molto sensibile e pacata, e questi due tratti ti contraddistinguono anche nell’intimità. Sei attent* ai bisogni di chi ti sta accanto e anteponi il suo piacere al tuo, ascolti le sue esigenze e ti accerti che ciò che state facendo piaccia ad entrambi.

Intimo Beige (carne)

La mutandina c’è ma non si vede e questo vale anche per il tuo lato da porc*. Chi ti guarda pensa che tu non vada oltre la posizione del missionario e invece appena ti scaldi un po’ liberi tutta la tua libidine. Lasci così il/la tu* compagn* di giochi di stucco e tu ne approfitti per prendere il controllo della situazione.

Ora Basta leggere è il momento di mettere in pratica le tue qualità, ovviamente con indosso una sexy lingerie.

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CHIACCHIERE PICCANTI CON ELECTRA

IL SALOTTO HOT DI LUXURYLINE: CHIACCHIERE PICCANTI CON ELECTRA

L’enigmatica Electra risponde alle domande di Martina

M : A gran voce avete chiesto questa intervista e, come spesso accade, a soddisfare le vostre richieste ci penso io! Date il benvenuto con una standing penetion all’intrigante e conturbante Electra 18.
Ciao Electra, benvenuta nel salotto delle piccanti chiacchiere luxuryane.

E : Grazie a voi del benvenuto e dell’invito, è un piacere per me.

M : Hai apprezzato che non ho fatto battute tipo “la folgorante Electra”, oppure “Electra: la ragazza che dà una scossa”?
Almeno un centinaio di chiamanti mi hanno chiesto di rivolgerti una domanda proprio su questo nome: come mai proprio “Electra”?

E : Sì, mi sono accorta, in ogni caso non sarebbe stato un problema, tranquilla. Ne ho sentite tante!
Ho scelto questo nome perché mi è sempre piaciuto tanto. Sono attratta da quei nomi che risuonano potenti, soprattutto se derivati dalla mitologia greca. Non che io sia un’esperta di storia eh Martina, però in questo caso so che Elektra deriva dal termine greco “elektron”, ovvero “materiale splendente” e quindi ha un significato che richiama l’essere brillante, risplendere. In effetti, etimologicamente, sì, riguarda un po’ le tue battute perché condivide la stessa radice del termine “elettricità”.

M : Ah, beh, ora mi sento una deficiente invece per aver fatto quelle battute mentre tu ti sei ispirata alla mitologia greca. A questo punto voglio saperne di più! Dai, per la serie “non tutti sanno che…” dimmi cos’altro sai.

E : D’accordo, dai ti sciorino qualche altra chicca. Dalla mitologia greca il nome Elektra è stato latinizzato in Electra o Elettra, e tra le figure che lo hanno portato spicca la figlia di Agamennone, re di Micene, che fu assassinato da sua moglie e dal suo amante. Elektra, per vendicare la morte del padre, uccise la madre.

M : Eh però!

E : Dai, ci sono anche riferimenti meno “aggressivi”. Il nome è stato anche attribuito a un asteroide e a una stella delle Pleiadi.

M : Ecco, questo magari…

E : Insomma Marty, sarò forse una sentimentale, ma ce ne sono di buone motivazione per dare, e darsi, il mio nome. E ti dirò di più, giusto per chiudere il cerchio di storie mitologiche: anche il mio vero nome deriva dalla mitologia, romana però in questo caso.

M : E qui però la scure della censura si abbatte feroce.

E : Sì, resterà un segreto inconfessato. Anche quello però ha una storia molto intrigante dietro.

M : Va bene, ora alla faccia della curiosità di chi legge, a me lo confessi?

E : CENSURED !

M : In effetti sì, appassionante. Ora, voi che state leggendo, sì, voi, voi che ci state detestando, voi che, all’apparizione di Electra 18, avete subito pensato alla cantante con due T, visto cosa si può nascondere dietro un’operatrice? Pentitevi!!
Adesso passiamo alla domanda di rito: che ci dici del tuo arrivo a LuxuryLine? Avevi già avuto esperienze del genere o eri vergine?

E : Ma guarda, io sono qui da fine febbraio 2023, e questa è la mia prima esperienza in assoluto come operatrice di una linea erotica. E ti dirò, l’ho fortemente cercata!
Un bel giorno mi sono domandata se esistessero ancora queste linee e cercando su Google, tra i vari siti, mi sono imbattuta in quello di Luxury e me ne sono subito innamorata. Bello, fatto bene, elegante, raffinato!! Infatti, proprio per questo, non mi ha sorpreso sapere che dietro c’è la mano di una donna!

M : Ciao Capaaa!!

E : Sì, saluto anch’io la nostra Capa! L’ho contattata tramite e-mail per un colloquio, ci siamo sentite e credo che sia andato bene, così come è andato benissimo anche il mio giorno di prova. E fu così che iniziò questa splendida relazione.

M : E qui in sottofondo passa “e non ci lasceremo maaaiii…”!
Andiamo avanti in questa intervista che, come avete visto, cari lettori, ci ha già regalato delle sorprese.
Electra! Nella tua pagina scrivi “mi trasformo a seconda di ciò che mi trasmetti” e allora, dicci un po’, quanto sono importanti, secondo te, per chi fa questo lavoro, l’ascolto e l’empatia?

E : Moltissimo!!! Direi proprio fondamentali! Non potrei fare al meglio questo lavoro se non dedicassi tempo alla ricerca di un dialogo da cui emergano i reali desideri della persona che c’è dall’altra parte del telefono. Mi piace divenire parte attiva del suo vissuto, dei momenti trascorsi insieme.

M : Dalla tua descrizione sembri una ragazza che ama tuffarsi anche in acque sconosciute, scoprire cose nuove, anche magari attraverso le fantasie altrui. Hai apprezzato in modo particolare qualcosa che ti è stato proposto?

E : Sì, assolutamente! Non ti nascondo che questo mio lato desideroso di conoscere cose nuove, anche singolari, a Luxury viene abbastanza appagato. Ci sono davvero tanti racconti, più o meno fantasiosi, che ho apprezzato particolarmente. Del resto, come sai, Marty, ai nostri amici la fantasia e le fantasie non mancano.

M : Eh sì! Però, nella tua pagina, aggiungi anche “non sempre vorrò/potrò accontentarti”. E ti è già capitato di dover mettere un freno a qualcuno? Puoi farci un esempio di ciò che non devono assolutamente chiederti?

E : Sì, è capitato. Capita. Se vuoi un esempio posso dirti che non posso e non voglio assolutamente accontentare chi mi chiede di essere blasfema.
Poi ci sarebbero anche altre cose, come quando mi chiedono di essere una padrona cattiva, proprio non riesco! Diversamente posso cimentarmi in questo ruolo in una forma molto meno aggressiva, che comunque viene apprezzata da molti, funziona anche quella. In linea molto più generale il rapporto tra noi e chi chiama, e non mi riferisco solo a quello padrona-schiavo, funziona soprattutto con quelle persone che, prima di farti una qualsiasi richiesta, investono del tempo per chiacchierare, conoscerti e farsi conoscere.

M : Giusta osservazione! Vediamo un po’ di scivolare nella tua vita privata. So che per farti sciogliere bisogna saperti corteggiare, sicuramente avrai avuto una marea di corteggiatori. Non voglio sapere cosa ti fa sciogliere come neve al sole ma il contrario: cosa ti rende indisponente anche davanti a un uomo che abbia bellezza, soldi e doti amatorie eccezionali? Insomma, che genere di persona ti rende “amara come il veleno”? 

E : Non sopporto l’arroganza gratuita, negli uomini, in tutti. Nel lavoro, nello specifico, detesto quando pretendono che, senza dire prima nulla di sé, io sappia intrattenerli, sostenendo che, essendo io l’operatrice, debba parlare io. Come ho specificato nella mia descrizione, io vivo di emozioni e di ciò che mi trasmette una persona. Non potrà mai esserci alcuna interazione significativa con chi non collabora. Dopotutto, è pur sempre una linea erotica dal vivo, la partecipazione deve essere da entrambe le parti.

M : Rovesciamo la medaglia allora. Dimmi, dimmi, dimmi…tra le persone che senti più di frequente, c’è qualcuno che ti ha colpito più degli altri? Fammi nome e cognome! No, scherzo!

E : Certamente, ce n’è più di uno. Ma rispetto alla moltitudine di persone che chiama, rimangono comunque una netta minoranza.

M : Devo assolutamente porti una domanda a cui sarai sicuramente stufa di rispondere. Perché hai deciso di non attivare i commenti nella tua pagina?

E : Sì, me lo hanno già chiesto. Rispondo per tutti. Non mi piace la volgarità gratuita, in pubblico. A me piace essere porca, mi piace anche essere appellata come tale (e titoli annessi e connessi) mentre condivido con l’utente quel momento di intimità, però invece, se trovassi scritte volgarità nei commenti della mia pagina, la cosa mi infastidirebbe non poco, perché comunque sono una persona che ama la riservatezza, quindi la volgarità nel raccontare i miei momenti “privati” la trovo intollerabile. È solo questo che mi spinge a non farlo, e sono consapevole di precludermi anche degli eventuali commenti carini, eh. Chissà, forse più in là cambierò idea, per il momento sono più a mio agio così.

M : E allora, visto che per il momento non ti senti di regalare loro il piacere di scriverti in pagina, facciamogli un regalo “alternativo”! Scendiamo nel tuo “intimo”, inteso proprio come abbigliamento. C’è un colore che prediligi? E soprattutto, visto che siamo in chiusura, fai sognare i nostri lettori, che genere di intimo stai indossando adesso?

E : Il colore di intimo che prediligo è nero. Ma mi piacciono molto anche altri colori, dipende da come mi vesto o anche da come mi sento.
In ogni caso d’estate, come ora, che fa tanto caldo, il mio intimo preferito è quello che resta dentro il cassetto. (sorride)

M : E brava Electra! Orbene, carissima, è finita. Però, la vuoi la domanda marzulliana? Fatti una domanda e datti una risposta. C’è qualcosa che avresti voluto che io ti chiedessi ma, siccome sono una pessima intervistatrice, non ti ho chiesto?

E : In effetti sì, c’è una domanda, che tra l’altro mi fanno in molti al telefono.
Electra, ti tocchi davvero durante le telefonate? La risposta è: certo che sì. Ovvio, non con tutti, ma con alcuni di loro, come accennavo prima, si crea una sintonia particolare, così particolare che l’eccitazione e dunque anche la voglia di toccarsi, nascono spontanee.

M : Perfetto, direi che è giunto il momento di salutarsi. Grazie Electra per la tua disponibilità.

E : Grazie a te dell’intervista!! È stato molto bello e divertente rispondere alle tue domande. Mi auguro di aver suscitato qualche interesse in più a chi già si trova bene con me e di aver incuriosito chi ancora non mi conosce.

M : Ringrazio anche voi lettori e vi ricordo che potete, cliccando qui, accedere alla sua pagina, ma per contattarla (per chiedere un appuntamento, un paio di scarpe o farle un saluto) dovete per forza di cose passare da contattami@luxuryline.it ricordando di mettere nell’oggetto della mail il suo nome.
Ma, fatevi un favore, controllate i turni e chiamatela, c’è tanto altro da scoprire! Divertitevi!
Ciao.

Martina

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Una storia tutta da scoprire

Una storia tutta da scoprire

Tre racconti e un solo protagonista: Tu!

La fantasia non ha limiti. Divertiti a esplorare tutte le opzioni di queste tre storie erotiche

  1. Un angelo in discoteca
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Gioca

Se ora sei eccitato al punto giusto non ti resta che continuare a giocare con noi al telefono.
N.B. I dati personali come l’indirizzo email non verranno in alcun modo salvati e trattati. Il sito in questione raccoglie solo i risultati del test.

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Laura 105

Ciao il mio nome è Laura, sono dolce, passionale e anche molto trasgressiva……confidami le tue fantasie…voglio farle diventare realtà…prometto di non fermarmi finché non sentirò la tua voce tremare di piacere e urlare il mio nome….

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Specialità
  • dirty talking
  • fetish
  • blowjob
  • Extreme

LUXURY…lines

Luxury…lines!

All’insegna della sperimentazione abbiamo preparato per voi un cruciverba con cui ingannare il tempo in attesa che le vostre preferite diventino “verdi” oppure giocare insieme a loro.
Potete stamparlo, se volete.
In alternativa, per i più riservati, è possibile risolverlo con l’app Adobe Acrobat Reader, sia da cellulare che da pc.
Aprite il file, scegliete l’opzione “compila e firma” (tranquilli, non si firma nulla), posizionatevi sulla casella da riempire e…buon lavoro!

Su, su, mettetevi alla prova e tentate di scoprire la parola nascosta!

LUXURY...lines-cruciverba

Clicca qui se vuoi scaricare il pdf e compilare comodamente il cruciverba.

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TRANS: I PERCHÉ DI UNA PASSIONE IN CRESCITA!

TRANS: I PERCHÉ DI UNA PASSIONE IN CRESCITA!

Ciao a tutti e a tutte. Come il titolo ha spifferato oggi ci occuperemo di transessuali e del crescente interesse che suscitano nella mente (e non solo) dei maschietti. Pronti a partire? Buona lettura!

Mi è sembrato di vedere un trans!

Eh, hai visto male amico mio! Sono certa al 99% che tu ti riferisca a “una” trans.
Non è complicato: ha aspetto femminile ma nasconde una mazza da baseball tra le cosce? È una trans. Ha aspetto maschile ma lì sotto c’è un’umida caverna? Ecco, quello è un trans.
In questa sede intendo parlare del rapporto tra le trans e gli uomini eterosessuali (così dichiarati).
Potrei anche precisare la differenza fra travestito e trans, ma voi siete bravi, vero? Sapete perfettamente che i travestiti sono degli eterosessuali a cui piace più semplicemente vestire i panni dell’altro sesso, che non mirano a modificare il proprio corpo perché ci si rispecchiano. Visto che lo sapete così bene, allora non lo scrivo e vado avanti. Seguitemi, su!

La proliferazione di contenuti nella categoria

Noi tutti usiamo internet per i più svariati motivi, sì? Guardiamo anche tanti video: documentari, serie tv, film, gattini dolcini, le ricette per preparare le arancine, tutorial, recensioni, ecc…
Sicuramente resterete scioccati adesso, perché…ho scoperto che in rete si trovano anche siti pieni zeppi di video porno! Sì, sì, lo so, cadete dalle nuvole, voi non li guardate mai, e nemmeno io. C’è proprio gente che fa all’ammore, gente che fa sesso sfrenato, cose zozze e non come nei film in tv o al cinema, quelli che guardate insieme ai vostri amici, ragazza, parenti: qui si parla di vere penetrazioni, vi rendete conto?!
Su, su, adesso superate questo stato di turbamento perché siamo solo all’inizio.
Già, perché, i pochissimi frequentatori dei siti porno, avranno di certo notato che, da qualche anno, la categoria “trans” ha visto un notevole incremento dei video, andando a intrecciare buona parte delle altre categorie. Come mai secondo voi?
Io, che “opero” da un po’ di tempo, vi confesso che ho notato, anche al telefono, una maggiore richiesta di giochini fantasiosi con le trans o comunque un aumento di racconti che le riguardano. Vediamo un po’ le più probabili spiegazioni.

Curiosità…e non solo!

Consideriamo le ragioni più semplici, per iniziare.

Non tutti quelli che fantasticano sulle trans, andrebbero davvero a cercarne una e, dunque, guardare un video con trans e maschi rimasti del tutto tali, andrebbe solo a colmare una curiosità su un argomento che è sempre più sulla…bocca di tutti. Scherzi a parte, però, molto probabilmente la curiosità di un uomo rispetto ai rapporti nel deretano nasce anche un po’ dalle risposte non univoche date dai noi donne. Si passa da “no, ma sarai matto: il mio culetto non si tocca” a un “ma perché non me lo metti mai nel culetto amore?”. Insomma, ci sta che siate un po’ confusi circa ciò che si prova, e ci sta anche che un pennarello, una zucchina o il bastone della scopa non riescano a soddisfare questa curiosità con un semplice fai-da-te.

Un’ opinione diffusa, in merito anche alla voglia di sperimentare un incontro, riguarda la latente omosessualità dei “ricercatori”. In questo caso non si tratterebbe solo di soddisfare una curiosità su un fenomeno che va via via dilagando, quanto piuttosto il soddisfare un impulso, fino a quel momento ben nascosto, generato dalla lunga repressione della propria omosessualità. Il fatto di condividere una tale esperienza con una creatura sui generis, poi, lenirebbe il senso di colpa da tradimento della propria compagna (in quanto non la si sta sostituendo con un’altra donna), e allontanerebbe allo stesso tempo lo spauracchio dell’essere omosessuali (in quanto quella persona non ha fattezze maschili). Già, già, la mente umana ricerca sempre degli escamotage per giustificare atti che non avremmo mai pensato di compiere. Ok, se avete pensato di andare con una trans siete gay. Punto. Fine. O no?

Vladimir Luxuria, bella e arguta ex parlamentare, nonché poliedrica artista e attivista da sempre in difesa dei diritti LGBTQIA+ (e non solo), rigetta la teoria che gli uomini alla ricerca di una trans siano degli omosessuali latenti. Gli uomini gay, difatti, spiega Vladimir, non rifiutano il loro corpo da uomo, amano il corpo maschile; una trans, invece, appare molto femminile, anche nella sensibilità. Beh, ma allora? Si potrebbe trattare invece di bisessualità latente? Ok, siete bisessuali se ci avete pensato. D’accordo?
Aspettate, aspettate…

C’è anche l’ipotesi della pura trasgressione a tenere banco: niente di diverso dal farlo in modo “strano”, fuori dal comune (in alcuni casi anche fuori dal Comune, per non incorrere nel rischio di essere scoperti). In questo senso si potrebbe leggere anche il servirsi di prostitute trans, poiché queste, come le colleghe nate donne, sono più propense ad accettare richieste, in ambito sessuale, dinanzi alle quali le proprie compagne ufficiali storcono il naso. Perché preferire, però, prostitute in transizione piuttosto che quelle del tutto donne? Beh, potrebbe essere per il fatto che, essendo nata uomo – e dunque pendotata -, una trans potrebbe saper cogliere maggiormente le sfumature di piacere di un altro uomo. Insomma, avete provato una volta per curiosità, per far qualcosa di stuzzicante; poi vi è piaciuto perché la vostra amica trans o la prostituta trans ci ha saputo fare meglio di quanto abbiano fatto tutte le donne nate donne che avete provato nella vostra vita (non siete stati con me però, vorrei precisare!!). Direi che siamo a posto così. Cosa? Gli psicologi? Ah, volete pareri autorevoli? Più del mio? Contenti voi!

Persone più autorevoli di me in campo psicologico (che si contano sulla punta delle dita) ritengono che l’attrazione per il pene, in questi casi, non sia attrazione verso un altro uomo (e io l’avevo detto), ma attrazione solo verso il membro in sé, ritenuto la parte dominante nel rapporto sessuale. Il poter “giocare” con una trans sia in senso attivo che passivo, riprodurrebbe giochi di sottomissione e potere che, in camera da letto, sono fantasie sempre più frequenti con la propria partner ufficiale, sebbene non tutti siano ancora disposti a metterle in atto. Confessare, infatti, di voler provare certe esperienze consegnerebbe in un certo senso il potere nelle mani della donna, potere donatole dal possesso del membro (benché finto), che si unirebbe a un senso di sconfitta del maschio idiota che si è sempre ritenuto un alfa che batte i pugni sul petto dicendo “donna: tu inferiore, tu solo puttana, io sfondo te”. No, no, quest’ultima frase non sono le testuali parole degli psicologi.

Che siate o no in coppia, andare a fare pinki panki con una donna col pene andrebbe a soddisfare il desiderio di sottomissione che spesso non siete disposti a chiedere alla vostra partner o, più semplicemente, non avete una partner a cui chiedere. Dal punto di vista della sottomissione una trans è un mix perfetto perché sostituisce, con un bel membro di carne, lo strap-on dell’eventuale padrona, incarnazione femminile della perfezione, sempre curata in ogni dettaglio. L’inversione dei ruoli, che sia legata ad una ricerca di sottomissione e/o umiliazione, o che sia legata alla ricerca del puro piacere fisico, passivo (orale e/o anale), con una trans è alleggerita – come pesantezza psicologica – poiché offre anche la via d’uscita, consentendo in un battibaleno di riproporre, invece, lo schema consueto, sia oralmente che analmente. Insomma, siete salvi qualora voleste tornare indietro e ripensarci. Le trans sono “complete”, offrono il meglio, per i motivi sopra elencati, sia come uomo che come donna.

C’è chi ritiene, poi, che la passione per le trans possa essere annoverata, in modo molto semplice, tra le molteplici preferenze sessuali, al pari di chi predilige le teen, le cougar o tante altre “categorie” che voi che NON guardate i video porno, non conoscete.

Per concludere…

A quanto pare nessuna delle ipotesi è da scartare ragazzuoli, non c’è una ragione unica per l’attrazione verso le trans.
Ma a voi quale convince di più? L’idea vi ha mai stuzzicato?
Io adesso devo andare, ma se vi va, parlatene con le ragazze di LuxuryLine, ricordando due cose però:
1. non si parla male dell’articolista improvvisata,
2. divertitevi!!!
Ciao!

Martina

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Miura 116

Ciao sono Miura, appena trentenne e curiosa di condividere con te momenti hot e non solo… Ti va di giocare con me? Saprò metterti a tuo agio e dar sfogo ai tuoi desideri più profondi. Mistress nella vita quindi non cercare di sottomettermi.
A presto, un bacio!

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Specialità
  • fetish
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  • Young
  • Mistress

Chiacchiere Piccanti con Giulia

Il salotto hot di LuxuryLine: chiacchiere Piccanti con Giulia

l’incredibile Giulia risponde alle domande di Martina

M : Signore e signori, bentornati nel salotto di LuxuryLine, quello delle chiacchiere tra operatrici
per scoprirne qualcosa in più. Adesso metto i miei occhiali finti da intervistatrice per darmi un tono,
accavallo le gambe e do il benvenuto alla nostra Giulia 08. Ciao Giulia, pronta per iniziare?

G : Ciao Martina e ciao a tutti! Eccomi: sono pronta a svelare qualche segreto…

M : Iniziamo subito allora. Ti va di dirci qualcosa di più su di te rispetto a ciò che c’è scritto nella tua
pagina?

G : Giulia nasce a Milano 36 anni or sono. Ad oggi sono una giovane donna dai capelli biondi e
ondulati, occhi verdi, carnagione ambrata, di media altezza (ahimè solo 167 cm), ho un fisico normale
e armonico: la mia taglia è una 42/44 mentre il seno è una terza abbondante.

M : Altro che “ahimè”, secondo me è l’altezza perfetta, soprattutto considerando le volte che
indossiamo tacchi vertiginosi. Proprio una bella ragazza, Giulia, complimenti!
Ma raccontaci un po’ del tuo approdo a LuxuryLine.

G : Grazie Martina.
Ho iniziato qui a LuxuryLine il gennaio scorso. Ero in un momento della vita in cui avvertivo la
sensazione che la posizione di lavoro che ricoprivo non mi soddisfacesse più, sentivo fortemente
l’esigenza di dare una svolta. Credo che, quando l’insoddisfazione e i malumori diventano un “rumore
di fondo” che minano il proprio benessere, bisogni intervenire.
LuxuryLine è stata una bella scoperta e un’opportunità non solo economica. Le colleghe con cui
collaboro quotidianamente sono simpatiche ed amichevoli, sempre pronte ad incoraggiarmi.
Il risultato è quello che ogni mattina vedo riflesso nello specchio (ma non quello della strega di
Biancaneve).

M : Sono felice che la svolta sia stata positiva. Beh, in effetti proprio non vorrei mai uno specchio
chiacchierone (e sincero) come quello che hai citato, soprattutto quando sono appena sveglia al
mattino!
Continuiamo a parlare di questioni inerenti al nostro lavoro. Non so se ti è già capitato, ma alcuni
uomini, quando chiamano, tendono a giustificarsi per timore di passare, ai nostri occhi, come degli
“sfigati”. Ecco, tu cosa pensi di chi chiama una linea erotica in cerca di sesso? Li vogliamo
rassicurare?

G : Non nascondo che alcuni interlocutori non vogliano far trapelare quel senso di “vergogna”, di
solitudine e di voglia di trasgredire. Personalmente non ci trovo nulla di sconvolgente, non amo
ergermi a giudice e provo piacere ed eccitazione nel poter trasmettere godimento.
Quello che preferisco è quando chiama un uomo e sento che c’è chimica, e iniziamo a flirtare. È come
essere in un locale e cominciare a parlare con uno sconosciuto.

M : Oh, il flirtare! Concordo: uno dei più irrinunciabili tra i piaceri della vita. E a proposito del
rapporto con i maschietti, nella tua pagina leggo che un uomo, per avere il tuo corpo, deve sedurre la
tua mente. Puoi dare qualche indizio a chi volesse provarci? Cos’è che la seduce?

G : Al contrario di quanto possano pensare alcune persone, la seduzione non è il voler manipolare una
donna (o un uomo) e farle compiere azioni contro la sua volontà.
La seduzione è un processo grazie al quale ci si dà reciprocamente valore. È un qualche cosa di
splendido…e può essere anche molto divertente. (sorride)
Il danzare insieme, ad esempio, racchiude al suo interno una seduzione reciproca tra due persone: è
come se queste ballassero, come se danzassero assieme ognuna seguendo i movimenti dell’altra, in
una costante che porta sempre di più all’attrazione reciproca, e infine, alla passione.

M : Wow!

G : Io credo che, in generale, la persona che riesce ad essere più seduttiva rispetto ad altri sia quella
che sta bene nei propri panni.

M : Bella riflessione. E quando poi ci si lega stabilmente? Quanto sei possessiva con gli uomini? E
per intenderci sul livello, approveresti che l’uomo che ami facesse sesso con altre?

G : Non sono affatto possessiva, non mi piace pensare al mio uomo come un oggetto. Il mio uomo
deve sentirsi un mio alleato ma senza essere mai condizionato dalle mie scelte. Detto ciò posso
tranquillamente affermare senza alcun tipo di vergogna che ho voluto fortemente avere diversi
rapporti a tre (sia con uomini che con donne). Non essendo un’ipocrita, non avrei nessun problema
se il mio partner decidesse di avere rapporti sessuali anche con altre donne.

M : Altro che vergognarsi! Mi sa che saresti la compagna ideale per molti ometti.
Restando sempre nella tua vita privata, nei periodi da single, capitava più spesso il sesso occasionale
o l’autoerotismo?

G : In passato mi capitava di arrivare stanchissima al termine di una settimana di lavoro e di non avere
alcuna voglia di uscire, facendo le ore piccole in compagnia degli amici. Prepararsi, sedersi in un bar,
bere qualche drink, scambiare qualche chiacchiera e poi, solo dopo qualche ora, passare al “dopo
serata”, non era un programma che mi allettava.
Così ho iniziato ad approcciarmi all’autoerotismo in quanto trovo che sia la soluzione ideale per tutti
quelli che non hanno un partner fisso e che non vogliono rinunciare al piacere.

M : E nei periodi, invece, in cui il “dopo serata” ti alletta, idealmente, chi sarebbe, per te, il partner
giusto per del sesso occasionale?

G : In realtà non saprei definirlo Martina. Posso dirti che per me l’ebbrezza di un’avventura è fatta di
emozioni, di allegria e spontaneità. E di assoluta libertà. Anche quella di non dargli il tuo numero di
telefono prima di andare via (e non rivederci più̀). O, al contrario, quella di accettare l’idea che tra voi
possa nascere un sentimento vero, del tutto inaspettato…

M : Adesso mettiamo da parte la Giulia hot e occupiamoci di quella di tutti i giorni. Fuori dai turni di
Luxury, cosa fa la nostra Giulia?

G : Mi definisco una persona empatica, con doti comunicative e intraprendenza. Sono sincera e diretta
perciò amo avere al mio fianco amici che rispecchino queste doti.
Amo l’avventura, le serate in buona compagnia ma allo stesso tempo mi piace ogni tanto isolarmi
consapevolmente dal caos.

M : Beh, sì, personalmente credo che sia indispensabile ritagliarsi dei momenti del secondo tipo
proprio per vivere al meglio i momenti di condivisione.
Per concludere, andando sul concreto, svelaci qualche piccolo segreto di seduzione. Su cosa punti per
conquistare un uomo? Facci sognare!!

G : Prima cosa: lascio sempre che un uomo mi insegua. Gli uomini in generale vogliono inseguire, è
quello che amano, è nel loro DNA!
Prediligo un abbigliamento che lasci le spalle scoperte. Capelli raccolti per permettere che lo sguardo
dell’uomo mi possa osservare il collo… Le scarpe poi sono una mia grande passione.
Mi piace comunicare con il sorriso che, se poi unito ad una occhiata diretta, lo colpirà come un pugno
da box mettendolo KO al primo colpo.

M :E brava Giulia! Favolosa! Non ci resta che salutarci allora a questo punto. Ti piacerebbe dirci
qualcos’altro di te, per concludere? 

G : Concludo questa nostra piacevole conversazione definendomi una ragazza amichevole e
sorridente. Mi ritengo una donna sempre pronta ad ascoltare l’opinione di qualcun altro, rispettandola,
anche se non coincide con le mie convinzioni.

M :Molto piacevole, sì! Grazie mille Giulia per esserti aperta così con noi, sei una ragazza davvero
tanto interessante.

Ringraziamo anche voi lettori e lettrici e vi ricordiamo che per parlare con Giulia potete consultare la pagina dei turni, potete scriverle tramite la mail di Luxury (contattami@luxuryline.it) e/o lasciare un commento sulla sua pagina luxuryana. Fatele sapere se avete apprezzato l’intervista, mi raccomando (ma non parlate male dell’intervistatrice o vi picchio)!!

Martina

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Electra 118

Ciao, sono Electra !
Vivo di emozioni e mi trasformo a seconda di ciò che mi trasmetti: posso essere dolce come il miele o amara come il veleno.
Sii gentile, corteggiami e mi scioglierò come neve al sole, sarò la tua miglior confidente e mi lascerò trasportare anche nelle fantasie più peccaminose.
Né schiava né padrona, sono uno spirito libero con un carattere indomito. Non sempre potrò/vorrò accontentarti.
Immagino già cosa a questo punto stai pensando: che ti sto sul cazzo !!!
Beh fantastico no? Pensaci bene, non è proprio lì che mi vorresti ?

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Luxury Express Podcast

Luxury Express podcast

Luxury Express 
Puntata 0 – Amburgo Reepenbanh


Ecco il primo episodio del Luxury Express: un episodio improvvisato che sappiamo essere decisamente imperfetto, ma che segna l’inizio di un percorso e di un progetto sperimentale che vogliamo condividere con voi.
Avremmo potuto rimuoverlo definitivamente vista la scarsa qualità dell’audio e la nostra evidente inesperienza, ma abbiamo deciso di lasciarlo lo stesso qui solo per chi si troverà a leggere questa pagina del blog.
Abbiamo ancora molto da imparare e quindi commetteremo errori ma siamo pronte a migliorare per portarvi un prodotto sempre migliore.
Sarà per noi un onore se deciderete di seguirci e far crescere con noi questo piccolo progetto.

Aspettando l’uscita della prossima puntata, sedetevi e mettetevi comodi: il Luxury Express sta per partire!

articolo Indipendent – https://www.independent.co.uk/news/world/europe/death-of-the-reeperbahn-hamburgs-streets-of-shame-799034.html

Herbertstraßehttps://www.flickr.com/photos/129231073@N06/30204621954

Se sei curioso di vedere alcune delle nostre fotografie che abbiamo fatto nella Reeperbahn, scrivi qui sotto Augur! 

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