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Un incontro eccitante… Da morire

LUXURY SHORT STORIES: Un incontro eccitante… Da morire

Gonnelline da scolarette e capelli di tutti i colori, tute aderenti da supereroe e creature magiche, dove mi trovo? Ad una fiera cosplay nei panni di Catwoman ma no, non sto aspettando Batman, no, neanche il Pinguino bensì Ghostface. Cosa unisce la donna gatto ad uno spietato omicida? Il sesso!

Ho conosciuto C. Al Lucca comics, mi ha fatta morire di paura avvicinandosi di soppiatto alle mie spalle per fingere di accoltellarmi e, rallentati i battiti, siamo scoppiati a ridere. Si è tolto la maschera e si è presentato. “Hey dobbiamo andare!” La mia amica, nei panni della principessa Leila, mi chiama a rapporto e io la raggiungo ma non prima di avere scambiato il numero con l’assassino.
In questi mesi ci siamo sentiti quotidianamente e il rapporto si è fatto più intimo seppur a distanza. Sexting, chiamate erotiche, video e foto eccitanti hanno fatto aumentare notevolmente la tensione sessuale tra di noi. La voglia di vedersi era tanta ma gli 800 km che ci separano e il lavoro non ci permettevano di organizzare un secondo incontro, fino ad oggi.

Sarei voluta andare in aeroporto a prenderlo e farmelo nella prima nicchia isolata disponibile, appoggiarmi al muro, alzare la minigonna e farmi sbattere o segargli e succhiargli il cazzo in auto e invece mi tocca aspettare. Il bel signorino ha deciso che devo riconoscerlo e come premio mi regalerà un abbondante sborrata in faccia. Facile, direte voi, e no! C’è il raduno nazionale a tema Scream, questo vuol dire centinaia di Ghostface e, per quanto mi potrei prendere ogni singola eiaculazione, io voglio la sua, come prima almeno.

Infilo i guanti e la maschera, ritocco il rossetto e mi avvio al padiglione di ingresso.
“Bella gattina fai le fusa?”, “micetta miao”, “vieni sulla mia batmobile?” Sono solo alcune delle frasi che mi accompagnano durante la mia ricerca tra gli stand. Lo so, con questa tutina aderentissima sono uno schianto ma… Giù le mani, queste curve feline non sono per voi.
Guardo il telefono, niente, neanche un messaggino. Che ci abbia ripensato? Intanto passa un’ora e io comincio a spazientirmi.
Un uomo pipistrello mi chiede di fare una foto con lui all’esterno, accetto tanto ormai 5 minuti in più o 5 minuti in meno non fanno la differenza. Gli scatti diventano ovviamente 3,4,5 ed è proprio durante l’ennesima posa che intravedo il gruppo all’interno del capannone. Mi congedo dopo avergli lasciato il contatto Instagram in modo tale che mi possa passare le fotografie.

Entro, suona il mio dispositivo, è un numero che non conosco. “Pronto” “il problema non è dove sono ma chi sono” rido, si era fatto prestare il telefono e ha cercato di camuffare la voce ma quell’accento e quel timbro vocale sono indimenticabili. “Mmmm non era al contrario? Quindi ora mi basta trovare uno sgabuzzino senza vie di fuga, aspetto di sentire la porta sbattere, mi giro e voilà ecco l’assassino giusto?” Mentre parlo cerco di capire chi sta usando il cellulare ma diamine! La metà ce l’ha in mano.
Mi avvicino, chiudo la chiamata e immediatamente faccio partire quella a C. prima che abbia il tempo di mettere il silenzioso o allontanarsi.
Beccato!

Sono agitata e eccitata, aspetto questo momento da così tanto tempo che mi sento avvampare ma cerco di mascherarlo camminando con passo sicuro verso di lui, sono Catwoman dopo tutto.
“Ciao bell’uomo” e intanto prego di non fare una figura barbina sbagliando persona. “Ciao bellezza, mi hai trovato subito” dio mio, dio mio, dio mio mi sento come quelle stupide ragazzette da romanzo rosa che ansimano solo perché sono state sfiorate, basta, diamoci una mossa o mi potrei trasformare nel joker.
” Mi spetta un bel premio ora, se non ricordo male, ragazzi ve lo porto via per un po’, non uccidetemi per questo vi prego”.

Se tra di voi si nasconde qualche cosplayer già saprà che in queste manifestazioni vengono messe a disposizione delle stanze ad uso di Camerino, ecco, noi andiamo lì.
Baci appassionati, palpatine bramose, no signor*, lui si appoggia contro il muro, alza la tunica e io mi affretto a tirargli fuori il cazzo. È mooolto più bello dal vivo e vi assicuro che già rendeva bene dietro allo schermo.
Mi inebrio del suo profumo mentre percorro la lunghezza con la lingua e lo sento diventare durissimo. Lo guardo emmm dove credo ci siano i suoi meravigliosi occhi scuri e lentamente lo faccio scivolare tutto in bocca godendomi ogni centimetro. Lui mi accarezza la guancia con la punta del coltello (finto) e io muovo la lingua sulla cappella prima di iniziare a spompinarglielo.
I suoi gemiti, anche se ovattati, mi fanno impazzire, mi fanno sentire così troia che non posso fare altro che aumentare il ritmo, voglio sentire il suo uccello scoparmi la gola, a seconda i miei movimenti facendolo arrivare in profondità e io continuo instancabile, fino a portarlo al limite.
Si masturba giusto qualche secondo prima di riempirmi il viso di schizzi cremosi che io prontamente raccolgo con le dita e assaporo.
“Piaciuto il regalo?” “Da morire, no, direi che questa non è l’affermazione giusta da usare visto il contesto, tantissimo, ecco si, mi è piaciuta tantissimo e ne voglio ancora” ” sapevo che ne avresti voluta ancora. Potete venire!”

A questa sua affermazione sei suoi sosia entrano e si posizionano in piedi di fronte a me, sollevano l’abito e iniziano a toccarsi il membro.
Io, ancora in ginocchio, sorrido a C., abbiamo fantasticato diverse volte sul bukkake ma mai avrei pensato ad un risvolto del genere. Vorrei sfilarmi la tuta e farmi fottere a turno ma, tutto sommato, meglio una prima volta soft.
Li incito a riempirmi il volto di sborra, a darmi tutto il loro seme, ad avvicinarsi per sbocchinarli.
Il primo accosta il cazzo alla mia guancia destra e viene copiosamente, nel giro di poco lo imitano anche gli altri.

Non so se sia più bagnata la mia faccia o la mia figa, quello che è certo è che non posso uscire in quelle condizioni.
C. mi prende per mano e mi aiuta ad alzarmi, mi accompagna davanti ad uno specchio e ciò che vedo mi piace molto. Viso e maschera sono quasi completamente imbiancati. “Non possiamo farti girare per la fiera così” “no decisamente no” rispondo “ma non voglio sprecare con l’acqua questa prelibatezza”.
Si toglie il travestimento, mamma mia quanto è bello, e, inaspettatamente, lecca la sborra e me la passa baciandomi, fino a ripulirmi completamente.
Non mi era mai capitato niente del genere e posso dire che questo gioco e complicità siano la cosa più erotica mai provata.
“Ora però ti voglio tutta per me, voglio scoparti ovunque troia” “si, ti prego, sono così eccitata che potrei impazzire”.
Salutiamo i sei ignoti e saliamo sulla mia auto. No, non siamo arrivati in hotel e, siccome sono cattiva, tutto il resto ve lo faccio immaginare. Vi dico solo che è stata la serata di sesso migliore della mia vita.

Selina

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Chiacchiere piccanti con Sonia

IL SALOTTO HOT DI LUXURYLINE: CHIACCHIERE PICCANTI CON SONIA

Martina intervista la giocosa Sonia

Martina: chi aveva chiesto l’intervista a Sonia? Tu? Eh, allora dove vai? È il tuo momento! Cioè, è il suo momento: Sonia!
Ciao Sonia, benvenuta nel salotto virtuale delle chiacchiere piccanti di LuxuryLine.
Pronta?

Sonia: sì, prontissima!! Ciao Martina e grazie per questa intervista. Non ti nascondo che aspettavo questo momento perché mi piace raccontarmi, stare al centro dell’attenzione.

M: e allora goditi i riflettori!
Direi di tuffarci subito nel vivo dell’intervista con una domanda che avevo preparato proprio per te…ci ho pensato per intere settimane…dov’è? Non trovo il pizzino. Avevo fatto un elenco “domande shock”, non ricordo dove l’ho messo. Facciamo che, intanto che io cerco sta domanda, tu cerchi un modo per resistere al mio incantevole fascino? (allerta spoiler: non lo troverai)
Oh, eccola. Allora, Sonia, come sei approdata al mondo di LuxuryLine?

S: in effetti pensavo proprio a come potrebbe resisterti un uomo! O una donna in questo caso. (ride)
Per rispondere alla tua domanda…la mia vita è tutta un’avventura! Io adoro le avventure Martina, adoro fare nuove esperienze, mettermi in gioco. Trovo sia anche un ottimo modo per conoscere meglio me stessa. Poi, sai, sono sempre stata molto stuzzicata dal gioco erotico.

M: per chi ancora non ti conoscesse, qui sulla linea erotica più favolosa del mondo, ti va di dire quelli che tu reputi i tuoi punti di forza nell’interazione con chi chiama?

S: come ti dicevo il mondo dell’eros mi ha sempre stuzzicata. Credo che questo, nel corso delle chiacchierate con i nostri amici, si percepisca. Mi hanno sempre detto che sono molto sensuale, provocante, la bellezza e la femminilità che ammirano di presenza pare che, in qualche modo, trapeli anche per telefono. Non ti nascondo che mi piace rendere telefonicamente anche alcuni giochi erotici con cui mi diverto nella vita, come praticare uno spogliarello per esempio. Sapessi quanto mi piace creare “tensione” con il mio modo di fare. Provocante, ammiccante…

M: uhh, eh però! Diamo qualche secondo a quel lettore per abbassare la “tensione”… Ok.
Restando alle chiamate…quando qualcuno ti chiama e ti propone qualcosa che non ti piace, rifiuti, contratti o cerchi lo stesso di soddisfare al meglio i suoi desideri?

S: non rifiuto quasi nulla perché mi piace mettermi in gioco! C’è una cosa però che proprio non tollero e sono le bestemmie. In un certo senso anche in quel caso tento di soddisfare i desideri di chi chiama: passo la chiamata alla collega/amica di giochi che è disposta a farlo e stop. Poi, se vuol restare lo stesso con me, ancora meglio, così gli dimostro quanti modi alternativi alla bestemmia conosco per… 

M: …per far salire la “tensione”. Tutto chiaro. Ma al di là delle richieste specifiche finalizzate a…come dire…mannaggia, peccato che non siamo su una linea erotica, altrimenti potrei parlare liberamen…ah, è vero!
Dico, al di là delle richieste specifiche finalizzate alla sega più o meno immediata, dimmi un po’ Sonia, ci sono state situazioni in cui ti sei sentita a disagio in questo periodo trascorso a LuxuryLine? Qualcuno troppo insistente, troppo invadente, troppo offensivo, troppo romantico, boh, dimmi tu.

S: quelli troppo insistenti come sai ci sono sempre e sì, sono pesanti a volte, ma c’è stato qualcuno che ho trovato particolarmente sgradevole. In realtà ho trovato tutta la situazione alquanto triste e svilente, perché io parto sempre dal presupposto che bisogna avere rispetto l’uno dell’altro e una persona che ti chiama e ti dice delle parolacce, come se ti odiasse, è davvero triste, non trovo parola più calzante. Ma fortunatamente questa è una cosa rara, poi arriva la chiamata successiva, trovi il ragazzo simpaticissimo e ti fa sorridere a 32 denti.

M: non mi parlare di denti in questo periodo, per carità!
Nelle chiacchierate con i ragazzi godibili, invece, ti capita sovente di riportare tue esperienze di vita o sei una di quelle che ci tiene a mantenere distaccata la vita personale da questo lavoro?

S: dipende sicuramente da chi chiama, perché gli Utenti non sono tutti uguali e quindi anche il mio rapportarmi con loro è molto diverso a seconda degli input che ricevo, delle sensazioni che mi trasmette la persona con cui parlo. Se ti riferisci a episodi della vita sessuale, quello senza dubbio. Attingo al mio bagaglio di “esperienze” (sorride) e mi piace raccontare di me in questo caso, anche per far capire all’altra parte quanto mi piaccia divertirmi col sesso. Alcune volte ispirano anche loro me eh, mi danno delle idee niente male.

M: che porca che sei Sonia! Rigiriamo la frittata, la medaglia, la prospettiva, giriamo tutto. Su questo lavoro, tieni il riserbo con i tuoi affetti (parenti, amici, eventuali partner) o spiattelli la tua vita da hot girl come niente fosse?

S: è un modo per chiedermi se sono single Martina?

M: ah beh, se vuoi condividere con noi la tua situazione sentimentale, oltre che sessuale, a noi fa piacere. Vero ragazzi? C’è uno distratto…giovanotto, togli la mano dalla tasca.

S: ma sai, non mi dispiace se la tiene lì.

M: va bene, Sonia ti autorizza. Quindi…?

S: quindi…sì, sono una trentenne single, un po’ viziata anche forse, probabilmente essendo cresciuta come figlia unica e avendo sempre avuto tutte le attenzioni per me, non rinuncio facilmente a questo aspetto. Non credo che certi ambiti della mia vita, come questo lavoro, debbano essere necessariamente condivisi con tutti. Seleziono, come in ogni cosa.

M: mi pare giusto. Ti è mai capitato che, qualcuno a cui lo hai detto, abbia sminuito questo lavoro?

S: oh Martina, qui potrei parlare fino a domani.

M: se vuoi…io comunque a una certa vado eh, te lo dico.

S: d’accordo (sorride). Allora ti dirò soltanto che non sopporto chi giudica senza sapere. A chi non capisce direi “mettiti in gioco nella vita, apri di più la tua mente”. Aggiungo che, ad alcune amiche, suggerisco anche di cercare di capire di più i loro partner, di imparare a giocare. Questo vale tanto nella vita di tutti i giorni e noi, qui, siamo spesso in contatto con uomini che non si sentono liberi di esprimersi come vorrebbero, con le loro partner fisse. Non è un lavoro facile come si potrebbe pensare! Alcune persone credono siamo qui solo ad ansimare e toccarci (che ben venga!!) ma spesso capita di sentirsi una vera e propria psicologa.

M: sì, a volte la sensazione è quella, ma lasciamo a ogni professionista il proprio lavoro, ovviamente. A proposito di manifestazioni di dissenso, parliamo del tuo carattere.
Ti reputi una persona riflessiva o impulsiva?

S: può aver senso se ti dico che sono entrambe le cose? (ride) Sulla mia impulsività ci lavoro parecchio. Questo, però, significa anche che sono riflessiva, o no? Ha senso?

M: hihi. Ma certo che ha senso.

S: poi è chiaro che dipende anche molto da chi ho di fronte. In certi casi si innesca un quadro di azione-reazione e si salvi chi può! (sorride)

M: uhhh, interessante. Testiamo il self control.
Che ne so…scopri di essere stata cornificata: come reagisci?

S: visto e considerato che in tutto quello che faccio ci metto passione, amore, rispetto, fiducia…qualora scoprissi di essere stata cornificata andrei semplicemente via, ma non intendo via dalla stanza se cogliessi sul fatto, chiuderei proprio definitivamente con la persona!

M: e righiamole anche l’auto! Oh, mio nipote Vladi mi ha portato l’altro pizzino che avevo perso. Le domande nuove e originali. Grazie tesoro, ora vai da mamma a graffiarle le gambe, vai.
Che rapporto hai con la tua masturbazione (chiamami Fabia se ti fa sentire più a tuo agio)?

S: (ride, non potete capire) ottimo direi! Anzi “soddisfacente”. (sorride)

M: soddisfa, soddisfa. E quando non sei da sola?
Se dovessi fare un inventario delle volte in cui hai fatto sesso, prevarrebbe quello con coinvolgimento sentimentale o quello mosso dal più istintivo piacere della carne?

S: assolutamente quello della carne, che te lo dico a fare?

M: ah, e allora volevo saper…che c’è Vladi? Ah, sì, questa non l’ho mai fatta, giusto.
Dicci un po’…qual è il tuo outfit da seduttrice? E, a che ci sei, immagina un perfetto primo appuntamento con l’uomo (o la donna) dei tuoi sogni. Per favore, escluse le presenti.

S: tacco 12 a spillo, autoreggenti, reggicalze senza le mutandine. In realtà ho diversi outfit che adoro e non escludo che, se questo appuntamento si svolgesse da me, potrei anche tirar fuori dall’armadio la mia divisa da infermiera sexy o magari…mi farei trovare completamente nuda, solo col tacco 12. Devo andare avanti? (ride)

M: non lo so. Il tipo che aveva messo la mano in tasca è venuto?
Che frivolezze!! Insomma!! Passiamo a domande serie. Ti ritieni soddisfatta della tua vita?

S: sì, sono soddisfatta della mia vita. Ho sempre combattuto per le cose che ho e quindi direi che mi merito di essere soddisfatta. Sono anche molto esigente con me stessa però eh, mi metto sempre in discussione perché, come accennavo all’inizio, credo sia il modo migliore per migliorarsi. Scusa il gioco di parole.

M: brava Sonia! Dicci qualcos’altro di te. Hai hobbies particolari? Come passi il tuo tempo libero?

S: io adoro la fotografia, l’arte, mi piace la musica, amo il mare e quella sensazione di libertà che queste cose danno, su vari piani. Amo anche le lunghe passeggiate, adoro la natura e tutte le cose belle che ci ha donato. Tutte…

M: eheh. Tutte. Beh, direi che adesso abbiamo un quadro un po’ più esaustivo di questa sexy ragazza, che ne dici tu, ragazzo che aspettava la sua intervista? Eh. Sì, adesso gliela faccio la domanda di rito.
C’è una domanda che non pongo sempre in chiusura, perché la faccio porre a voi.
Fai una domanda a Sonia, qualcosa che avresti voluto che ti chiedessi e non ti ho chiesto. Ovviamente poi devi anche rispondere eh.

S: ah, ok (ride). Vediamo…
Sonia vorresti incontrare l’uomo della tua vita, il cosiddetto “principe azzurro”, l’uomo perfetto?????
No! La perfezione alla lunga annoia e soprattutto…preferisco essere un’apina e volare di fiore in fiore.

M: e allora vola apina Sonia, vola…insomma è arrivato il momento dei saluti. Guarda come scalpitano: sì, sì, correte a chiamarla.
Vuoi salutarli?

S: certo! Ragazzi, vi aspetto per ascoltare tutte le vostre fantasie, per condividere i desideri, le esperienze, per divertirci insieme (senza bestemmie)! A prestissimo.

M: grazie del tuo tempo Sonia.
E voi, tutti quanti, prima di chiamare però controllate che sia online qui, se non la trovate andate a sbirciare i suoi turni, se non resistete e volete contattarla per un appuntamento o altro, scrivete pure sulla sua pagina o alla mail contattami@luxuryline.it! Ho detto tutto.
Mi raccomando, divertitevi e fatela divertire! Ciauuu.

Martina

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Anna 15

Ciao sono Anna. Potrei usare mille aggettivi per parlarti di me…curiosa, sensuale, seducente… ma non servirebbero. Basterà un minuto della mia voce per entrarti nella testa e il tuo cuore…e non solo il cuore…avrà un sussulto. Chiamami e mi dirai se avevo ragione!

Se sei curioso di sapere quando mi puoi trovare in turno clicca QUI

 

Specialità
  • dirty talking
  • fetish
  • blasfemia
  • blowjob
  • Extreme
  • Young

LUXURY…lines

Luxury…lines

Scop…ri le rosse

Vi mancavano i miei giochini per ingannare il tempo in attesa che le vostre amate luxuryne si “avverdino”? Chi ha detto “no”?! Ti ho sentito!! In punizione, subito!!
Voi che invece avete annuito potete stamparlo, se volete.
In alternativa, se avete timore di essere scoperti dal capo con le…linee erotiche, potete risolverlo direttamente dal cellulare o dal pc con l’app Adobe Acrobat Reader.
Aprite il file, scegliete l’opzione “compila e firma” (dovete solo compilare, non vi allarmate!), posizionatevi sulla casella da riempire e…buona caccia!

Mettetevi alla prova o mettete alla prova le mie collegucce. Insomma, fate voi. Io ho già dato e sono stancherrima!
Ciauuu.

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Martina

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Come fare sesso in chiamata (e provare piacere)

Come fare sesso al telefono e provare piacere

Le parole e la voce possono avere un fortissimo effetto afrodisiaco e sono proprio loro due, insieme ovviamente alla fantasia, le componenti essenziali del sesso telefonico.
Abbiamo già approfondito nell’articolo dedicato al dirty talking l’importanza e l’effetto che una frase, detta nel modo giusto al momento giusto, può avere quindi ci concentreremo ora su altri aspetti del sesso in chiamata.

Non sempre si può avere qualcuno in carne ed ossa al proprio fianco per spegnere i bollenti spiriti, vuoi per impegni di varia natura, vuoi perché in quel momento la singletudine regna sovrana e allora ci rivolgiamo a lui, gli inseparabile oggetto che anche in questo momento stiamo tenendo in mano e che ci aiuta quando l’improvvisa voglia di godere prende il sopravvento: il telefono.
Ora ci si presentano tre strade:

  • il solito sito di video porno, sempre efficace ma poco interattivo;
  • abbordare qualcuno online arrapato quanto noi o sperare che il partner sia nelle stesse nostre condizioni;
  • chiamare una linea erotica e masturbarsi in compagnia di qualcuno.

Ovviamente la terza opzione è la più coinvolgente e immediata e, fidatevi, il piacere è assicurato.

Sesso telefonico: come iniziare e cosa dire

Manuale per il sesso al telefono, regole da seguire alla lettera per una performance perfetta. No,mica dobbiamo montare l’aspirapolvere, dobbiamo interagire il più spontaneamente possibile con un’altra persona e, visto che siamo uno diverso dall’altra, ogni approccio sarà diverso.
Se però siete un po’ impacciati e questo vi blocca dal chiamare una linea erotica per fare sesso telefonico ecco alcuni suggerimenti che vi aiuteranno a rompere il ghiaccio.

Come iniziare

A parte i classici convenevoli un ottimo modo per svegliare l’immaginazione è descriversi a vicenda, per esempio:

  • ” sono appena rientrat*, sono sedut* sul divano e indosso jeans e maglietta”;
  • ” sono sdraiat* sul letto, solo con addosso l’intimo e vorrei che tu fossi qui accanto a me”;
  • ” sono sedut* alla scrivania del mio ufficio, sono rimast* da sol* e ho pensato di chiamarti”.

Come proseguire

Ora che il contesto nel quale vi trovate e ben chiaro potete partire proprio da quello per scaldare l’atmosfera e iniziare i preliminari del sesso in chiamata.

  • ” vorrei baciarti e sentire che mi slacci i jeans, la tua mano che si intrufola nei miei slip…”;
  • ” vorrei che tu fossi qui accanto a me per baciare ogni centimetro del tuo corpo, dalle labbra scendere piano piano tra le tue gambe…”;
  • ” vorrei averti sedut* sulla mia scrivania e farti impazzire con la mia lingua”.

Arrivati a questo punto sarà tutto in discesa, anche perché l’altra persona non sta semplicemente ad ascoltare un monologo ma interagisce, proprio come se fosse presente e dal “voglio toccarti” al sesso al telefono vero e proprio è un attimo.

Sfruttare le fantasie

Il sesso telefonico, soprattutto se praticato su una linea erotica, può permetterci di esplorare fantasie che a livello di immaginazione ci fanno eccitare ma che non avremmo mai il coraggio di attuare nella realtà, un po’ per pudicizia, un po’ perché l’accusa di atti osceni in luogo pubblico è dietro l’angolo.
Sognate di vedere il/la vostr* compagn* scopat*da un gruppo di persone, di giocare con una persona del vostro stesso sesso, di chiavare sul tavolo del ristorante o sull’altare in chiesa o di fare di tutto con il/la ragazz* che vi fa eccitare solo a guardarl*? Siete incuriositi dalle pratiche BDSM, vi piacerebbe avere una mistress oppure un master o, avendo già voi questo ruolo, volete provare ad invertire le parti? Con il sesso al telefono tutto è possibile (o quasi).

Sesso in chiamata batte sexting. Mettetevi alla prova

Certo, il sexting, ovvero messaggi erotici in forma scritta, può apparentemente sembrare più comodo rispetto al sesso al telefono in quanto ci dà il tempo di pensare ad una risposta ma a livello pratico non è così.
A parte che il telefono in mano è un intralcio per la masturbazione stessa, quanto può essere più eccitante sentire i gemiti, i sorrisi, le frasi che ci incitano a continuare da parte della persona con la quale stiamo facendo sesso virtuale? Al telefono erotico il confine tra reale e no diventa molto sottile ed è proprio lo scambio diretto che rende il sesso telefonico una delle esperienze più stimolanti dopo il rapporto sessuale vero e proprio.

Non ci resta che metterci comodi, creare l’atmosfera, pensare a cosa vorremmo fare in questo momento, chiamare i nostri numeri 899 preferiti e godere insieme grazie a del meraviglioso sesso telefonico!

Alessia

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16 frasi per far eccitare un uomo e una donna

Parlare sporco: 16 frasi per far eccitare un uomo e una donna

La pratica del dirty talking, letteralmente parlare sporco, è una delle tecniche più utilizzate per eccitarsi durante una chiamata erotica oppure durante il sexting. Essendo il sesso al telefono, sia scritto che vocale, condizionato esclusivamente dall’utilizzo della parola non può non servirsi del dirty talk. Proprio come durante un rapporto sessuale dal vivo si inizierà con frasi più soft per riscaldare l’atmosfera e far venire voglia di toccarsi per poi procedere con espressioni sempre più piccanti.
Frasi erotiche, turpiloquio e bestemmie condiranno, a seconda dei gusti, qualsiasi esperienza sessuale a distanza, aiutando a far capire sia il nostro livello di eccitazione sia le nostre intenzioni.
Il dirty talking funziona anche nella realtà? Si signor* e leggendo il resto dell’articolo capirete perché.

Perché bisogna parlare sporco?

Perché è eccitante, perché funziona, perché aumenta il livello di confidenza e intimità, perché accende il desiderio, perché aumenta il desiderio. Non vi bastano queste motivazioni? Miei cari San Tommaso sappiate che è stato fatto uno studio su un centinaio di coppie: ai partecipanti è stato fatto indossare un orologio cardiofrequenzimetro in modo tale da poter annotare la reazione dei battiti cardiaci durante il rapporto sessuale senza e con il dirty talking. Guarda caso nel sentirsi dire ” sono tu* scopami, non ti fermare” la frequenza cardiaca schizzava alle stelle e so che già solo a voi leggendo questa frase sta venendo voglia di chiamare la nostra linea erotica e parlare sporco.

Il sesso coinvolge tutti i sensi e il dirty talking, usato con il giusto tono di voce, può fare lo stesso effetto di una palpatina, di uno sguardo sensuale, di una leccata sul collo o ancora di sentire il profumo del* nostr* partner.
Noi amanti del sesso telefonico sappiamo l’importanza delle parole e del parlare sporco e se ci portano all’estasi senza il minimo contatto possiamo solo immaginare l’effetto che il dirty talking può avere nella realtà.
È bene però tener presente che, come per qualsiasi altra pratica erotica, è necessario confrontarsi con l’amante di turno per capire meglio i suoi gusti. Parlare sporco può aiutare ad accendere la passione ma se si utilizza la frase sbagliata l’atmosfera bollente si raffredderà in men che non si dica. Il fatto che qualcuno ami sentirsi dire “sei la mia troia/sei il mio porco” non fa di tutta l’erba un fascio. Morale: parlare sta alla base di tutto.

Prima del sesso / dopo il sesso

Proprio come durante il rapporto sessuale nel quale si parte dai preliminari per arrivare all’orgasmo anche nella pratica del parlare sporco bisognerebbe procedere per gradi.
Prima di finire avvinghiati possiamo far capire a chi ci sta vicino quanto l* desideriamo. Immaginate di essere al ristorante e di sentirvi dire “non vedo l’ora di assaggiare te”, è inevitabile sentire un fremito tra le gambe e fantasticare sul dopo cena. Oppure pensa alla reazione che può suscitare la frase ” non vedo l’ora di sentire le tue mani sul mio corpo”, a chi la legge o ascolta verrà inevitabilmente voglia di vedervi nud*.

Bene, finalmente arriviamo al dunque. Il parlare sporco può servire per far capire quanto stiamo apprezzando ciò che stiamo ricevendo: ” ti prego non ti fermare, scopami…”, “adoro sentirti godere…”.

Il parlare sporco può anche far intuire le nostre intenzioni:” dio mio ti voglio sbattere forte fino a farti urlare”, ” voglio leccarti fino a farti venire”.

16 Frasi per eccitare un uomo o una donna

Abbiamo visto come, quando e perché utilizzare il dirty talking e fatto qualche accenno pratico per far capire in concreto la sua efficacia, ora seguirà un elenco di frasi adatte sia all’approccio dal vivo, sia al sexting che al telefono erotico, perfette per parlare sporco

Prima del sesso

  1. ” non vedo l’ora di baciare ogni centimetro dal tuo corpo”
  2. “non vedo l’ora di sentire le tue mani sul mio corpo”
  3. ” mi eccito solo a pensarti”
  4. ” non vedo l’ora di fare l’amore con te”
  5. ” ti vorrei già qui accanto a me nel letto”
  6. ” non resisto più, ti voglio!”
  7. ” sto immaginando le tue labbra che mi baciano dappertutto”
  8. ” vorrei farti mi* qui, adesso!”

Durante il sesso

  1. ” adoro sentirti così eccitat*”
  2. ” voglio sentirti godere”
  3. ” voglio bere il tuo piacere “
  4. ” adoro scopare con te”
  5. ” mi fai eccitare da morire”
  6. ” non ti fermare ti prego”
  7. ” nome sei tutt* mi*”
  8. ” senti come è duro/ senti come mi fai bagnare”.

Ho scelto di proposito frasi non eccessivamente volgari perché troppo facile dire di parlare sporco dicendo “scopami sono la tua troia”, anche frasi piccanti, frasi erotiche rientrano nel dirty talking e funzionano, eccome se funzionano fidatevi!

Tutto chiaro? Ottimo, ora a praticare!

Alessia

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Mi bagno al bagno

Luxury Short Stories: mi bagno al bagno

No, questo è troppo corto, mmm questo da suora, oh! Questo perfetto! Mio fratello mi chiama e mi dice di scendere, pronta al pelo e per fortuna sono molto soddisfatta del risultato. Indosso un vestitino di pizzo rosso aderente che arriva a metà coscia, il tessuto crea sulla scollatura e sulla schiena un intrigante effetto vedo non vedo, decolleté opentoe nere abbinate alla borsetta, capelli sciolti sulle spalle e giusto un po’ di matita e di mascara per incorniciare i miei occhi da gatta.

Arriviamo davanti al locale ed ecco lui, bellissimo e altissimo, che svetta tra la gente. Sento un piacevole formicolio tra le gambe e forse fisso per qualche secondo di troppo il suo petto e le sue spalle ma quella camicia mi sta facendo pensare alle peggio porcate.
Ci sediamo ad un lungo tavolo e lui si mette di fronte a me. Vorrei sfilare la scarpa e appoggiare il piede sul suo cazzo per provocarlo e invece, altro che audacia, sento le guance diventare dello stesso colore dell’abito appena mi rivolge la parola.
Ordiniamo da bere e tutto procede come niente fosse fino a quando…
“Ragazzi so che può sembrare una richiesta strana ma non ci sono altre donne e io ho la fobia di andare al bagno da sola, qualcuno sarebbe così gentile da accompagnarmi?”.
No, vi giuro che non si tratta di una scusa, non sono così spudorata, solo un po’ matta ma fortuna vuole che sia lui a proporsi. Grazie signore grazie!
Dio quanti gradi ci sono qua dentro?
Mi prende per mano e si fa strada tra la gente, strano, non c’è fila quindi lo ringrazio, chiudo la porta e regalo al water tutta la mia pioggia d’orata. Sono così eccitata che già solo lo sfregamento della carta igienica mi dà sollievo. Meglio uscire.
Mi lavo le mani e vedo, attraverso lo specchio, che mi sta guardando il sedere poi il nostro sguardo si incontra, mi giro, si avvicina e mi bacia. Uso il bordo del lavandino per sedermi e allargare le gambe così riesco a strusciarmi contro la sua patta. “Ti voglio” gli sussurro all’orecchio, gli lecco il collo e il labbro inferiore ” ti voglio da impazzire”. Mi prende in braccio e ci chiudiamo in bagno, gli slaccio i pantaloni e li faccio scendere insieme ai boxer neri oh si, finalmente vedo il suo bel cazzo, grosso e duro.
Il mio vestito ormai è completamente sollevato, sposto il perizoma a lato e, aiutandomi con la mano, lo faccio entrare. La porta sbatte ad ogni colpo che mi dà, le sue mani mi strizzano le chiappe e io mi avvinghio a lui per sentirlo tutto fino in fondo. Vorrei urlare e farmi scopare in tutti i modi possibili e immaginabili ma sono così eccitata che vengo ad una velocità imbarazzante. Cristo che liberazione!
Mi rimetto in piedi e mi accuccio davanti a lui.
Lo lecco dalle palle fino alla cappella, è tutto bagnato e sento il mio sapore mentre lo prendo in bocca e inizio a spompinarlo. Adoro sentire che mi tira i capelli e che mi spinge il cazzo in gola. “Voglio bere la tua sborra” gli dico guardandolo negli occhi e riprendendo a succhiare.
Sta per venire, apro le labbra e tiro fuori la lingua che pochi secondi dopo riceve tutto il suo sperma e mmmm buono, ingoio tutto.
Ci ricomponiamo alla bene meglio e torniamo al tavolo. Chi mai potrà credere alla scusa della fila per giustificare il tempo passato?

 Biondina 00

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Mistress al telefono schiavizzano i sottomessi

Mistress al telefono schiavizzano i sottomessi

Le dominatrici al telefono erotico. Sono bellissime donne pronte a esercitare il pieno controllo sui loro sottomessi, sia a livello fisico che psicologico.
Che siate cagnolini scodinzolanti o puttanelle pronti a essere sodomizzati, che siate Money slave o feticisti leccapiedi, che siate masochisti o delle nullità le mistress al telefono soddisferanno spietatamente qualsiasi richiesta, sì, perché queste sono solo alcune delle categorie di schiavi esistenti.
Spesso si tende a pensare che il sottomesso sia disposto ad eseguire qualsiasi ordine o comando dettatogli dalla padrona al telefono beh, non è così. È bene ricordare che si tratta di un gioco sessuale e, come in tutte le pratiche, ognuno ha i suoi gusti. Inutile voler usare lo strapon su uno slave che vuole solo sentirsi dire che ha il pisello piccolo, ecco perché è importante affidarsi a linee erotiche professionali.

Padrone al telefono erotico: istruzioni per l’uso

Come spiegato nel paragrafo precedente ogni schiavo è diverso dall’altro e le mistress al telefono non sono delle indovine perciò, dopo aver composto il numero della propria linea erotica di fiducia, sarà indispensabile presentarsi e palesare la propria richiesta e i propri gusti, in caso contrario sarà la padrona stessa a chiedervi che tipo di slave siete. Questo step può sembrare noioso ma è fondamentale affinché il gioco fili liscio e si crei la giusta complicità.
A meno che la vostra non sia solo una fantasia, potete tenere a portata di mano qualche attrezzo di vostro gradimento, per esempio elastici o plug, oppure descrivere alla vostra dea cosa vi circonda in modo tale che la sessione di sottomissione telefonica possa sembrare il più realistica possibile, grazie a compiti concretamente realizzabili.
Se quello che desiderate ottenere dalla mistress al telefono è solo umiliazione verbale premuratevi di esporre i vostri limiti onde evitare che l’operatrice possa pronunciare frasi che urtino la vostra sensibilità.
Anche se siete divisi dal telefono erotico ricordatevi di rivolgervi con i giusti appellativi alla vostra dominatrice: mia dea, mia regina, mia Signora ecc.
Foto (nella tutela della privacy), regali ed eseguire dei compiti tra una telefonata e l’altra sono piccoli elementi che rafforzano il legame schiavo-padrona.

Dominatrice severa e sexy

Perché la pratica della sottomissione piace così tanto?
Dopo un’intensa giornata di lavoro, magari in ruoli che richiedono autorevolezza o molta concentrazione, si ha solo voglia di spegnere il cervello e non pensare più a niente ed è qui che entrano in gioco le mistress al telefono.
Voi non dovrete far altro che farvi guidare dalla loro voce e lasciarvi andare, rilassarvi e godere ogni secondo delle intense sensazioni che il bdsm riesce a sprigionare, anche attraverso i numeri erotici.
In più il lato positivo delle hotline è che sono attive 24 ore su 24, quindi potrai sempre trovare una padrona al telefono pronta a sottometterti.
Accantoniamo il fattore “stacco la spina, fai tutto tu” e concentriamoci su un aspetto molto più materiale: la bellezza delle mistress al telefono. Avvolte in sexy lingerie di latex o pelle, agghindate con mascherine e guanti, con splendide gambe velate dai collant e tacchi vertiginosi pronti per essere succhiati, basta, mi fermo qui perché già vi vedo tutti in ginocchio, non mi sbaglio vero?
Lo so che non vedete l’ora di finire di leggere per chiamare i nostri numeri 899 e, tranquilli, non mi dilungherò perché questo non è di certo il mio settore, ma voglio portare la vostra attenzione sulla componente psicologica. Nel ruolo schiavo-padrona difficilmente ci si annoia, spesso si crea suspense aspettando il comando della mistress, vengono coinvolti diversi sensi e il dolore si fonde con il piacere, morale i neurotrasmettitori si scatenano, adrenalina ed endorfine entreranno in circolo, come una sana droga, rendendo questa esperienza indimenticabile e impossibile da non ripetere.
Ora andate e fatevi sottomettere, non dovete far aspettare le meravigliose mistress al telefono.

Alessia

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Chiacchiere piccanti con Sveva e Paola

IL SALOTTO HOT DI LUXURYLINE: CHIACCHIERE PICCANTI CON SVEVA E PAOLA

Martina intervista la coppia esplosiva del momento: Sveva e Paola!

Siamo di nuovo qui.
Per quelli tra voi che avessero perso la magnifica esperienza dell’intervista doppia natalizia a Michelle e Sofia…pprrrr! Peggio per voi, era solo per il calendario dell’avvento. Oggi vi tocca sorbirvi Sveva e Paola.
Cosa avranno in comune queste due operatrici ormai presenza fissa di LuxuryLine principalmente nei turni del mattino?
Cosa vorranno condividere con noi? Quanto tempo ci metteranno per mandarmi a quel paese? O accadrà il contrario?
Seguiteci e lo scoprirete! Yeah.

Signore, signori e persone asteriscate facciamo accomodare nel nostro salotto virtuale la nordanica Sveva e la sudanica Paola. Benvenute ragazze, sono così felice di avervi qui.

Paola: Ciao belle fighettine, è un immenso piacere essere qui seduta con due gnocche da paura come voi. Mi date un bacino?

Sveva: Ma buongiorno ragazzeeee, come state? Smack per Paoletta. È un piacere per me essere di nuovo qui. Avrei subito una richiesta da fare: non è possibile riavere la mia intervistatrice del passato? Mi sembrava più professionale.

Martina: Bacino a Paola. Sveva, tu cominci davvero male. Però mi dai un assist per dire che mi sono preparata a dovere per intervistarvi e, nel vostro caso, sono andata a sbirciare le vostre interviste singole. Mia (che salutiamo) nella tua intervista ti aveva descritta come “raffinata ed elegante” e infatti le consigliai un Centro di recupero per alcolisti. Adesso sta bene.

Sveva: Non è possibile riaverla?

Martina: Ti ignoro. Invece, cara Paola, nella tua intervista ti avevo posto delle domande “indiscete”, pensi che il mio scrivere approssimativo dipendesse dalla scarsa voglia di intervistarti?

Paola: Ricordo perfettamente l’intervista che mi hai fatto e sì, si notava parecchio che ti sarebbe piaciuto decisamente stare a letto con il tuo orsacchiotto anziché chiacchierare con me sul divano.

Martina: ovviamente si scherzaaa…mi fa davvero taaanto piacere perdere del tempo con voi, eh, sia chiaro.

Sveva: Sì, ma io non posso trattenermi troppo per l’intervista, sapete sono sempre molto impegnata, mi stanno aspettando due facoltosi money slave con la loro fantastica Black Card, per uno shopping sfrenato in centro.

Martina: Ecco venir subito fuori la perfetta mistress che è in te! Veloci veloci, cominciamo l’INTERVISTA DOPPIA.

Le basi: cosa indossi in questo momento?
S: Indosso un paio di jeans skinny, che fasciano alla perfezione il mio culetto a mandolino, camicia bianca in seta, da cui si intravede il reggiseno in pizzo. Ai piedi ci sono delle scarpe aperte, tacco 12 a spillo, ovviamente bianche, abbinate alla camicetta.
P: Io un vestitino con scollo a V con reggiseno viola vedo-non-vedo, gonnellina svolazzante e stivali a coscia. E non guardate sotto mentre accavallo le gambe porcelline che vi conosco. Shhh…sapendo che stavo seduta su questo divano…forse ho dimenticato le mutandine.

Confermiamo che non ci sono. Ragazzi…fuori le mani dai pantaloni!!!
Ricorda ai chi legge da quanto tempo sei a Luxury.
S: Fine 2020.
P: Io sono qui da ottobre 2021, oppure era il 2022? Non ricordo esattamente, qui il tempo passa volando… Se fai qualcosa che ti diverte è sempre così!

2021.
A distanza di tutto questo tempo, ti senti diversa dalla te stessa che ha risposto alla prima chiamata?
S: Sicuramente sì, è stato un percorso che mi ha fatto scoprire una nuova parte di me, sotto il profilo erotico. All’inizio ero un po’ più timida, anche perché per me questo mondo era completamente nuovo, tutto da scoprire. Adesso invece sono più libera e disinibita.
P: Certo che sono diversa, il primo periodo è stato bello tosto, poi ho imparato a divertirmi con ogni singola chiamata. Adesso riesco a capire più facilmente i desideri nascosti dei nostri cari Clienti.

Che voto ti daresti come operatrice di linea erotica oggi?
S: Vista la mia bassissima autostima 10, ma c’è sempre da imparare quindi 10 meno.
P: Io mi dovrei dare un voto? Non saprei proprio! Sarebbe appena sufficiente, ho delle meravigliose colleghe a cui chiedo sempre consiglio, proprio perché credo sia importante confrontarsi e imparare sempre.
Voi che voto mi dareste?

Signorina Paola, cortesemente, sono io qui a fare le domande!
E a lei che voto daresti (abbonda ovviamente eh)?
S: Mah, direi appena sufficiente! Nooooo dai, sto scherzando ovviamente, è il top la mia Paoletta!
P: No, va beh, hai visto che siamo in sintonia estrema? Mi hai dato lo stesso voto che mi sono data io. Alla Dea Sveva darei il massimo possibile immaginabile e anche più, e aggiungerei la lode per come fa drizzare i c…apezzoli.

So che ti è capitato di orgiare con lei (mi spiace, hai tutta la mia comprensione). Cosa hai apprezzato di più dell’altra (inventa pure, ti capisco se non ti viene in mente nulla)?
S: Sì sì, più di una volta, e ci divertiamo sempre insieme. Guarda, ti posso dire che abbiamo veramente un ottimo feeling, nel senso che tra di noi c’è molta complicità. Di lei in particolare mi piace la sua energia, la sua solarità e soprattutto che è muy muy caliente.
P: Le orgie con Sveva…come potrei descriverle vediamo… Calde, focose, bagnate. Mi piace il suo modo di fare l’innocente quando in realtà è una gran porca.

Hai i capelli lunghi?
S: Sì, lunghi e lisci.
P: Sì, sono una bella morettona riccia.

Quindi, se vi facessi litigare, vi accapigliereste. Bene!
Una cosa che ti sta sul cazzo della tua collega?
S: Non saprei, perché in realtà non c’è una cosa che mi sta sul cazzo di lei, sincera.
P: Ahahaha io non litigherei mai con lei, ma potrei tranquillamente tirarle i capelli per portare la testa dove dico io…
Non è esattamente che mi stia sul cazzo, ma a volte le capita di essere troppo precisina, sai tipo maestrina che deve puntualizzare su tutto…un po’ come te Marty… Io sono più sul “vivi e lascia vivere”.

Ti ringrazio, è tutto molto vero! Hihi.
Ti è mai capitato che uno che ti chiama spesso modificasse la voce per non farsi riconoscere e farsi passare l’altra? E, se sì, hai pensato “ma guarda sto coglione” o “ma guarda sta zoccola”?
S: Sì, qualche volta mi sembra di ricordare sia successo, e ovviamente ho pensato che fosse un idiota, perché il più delle volte li si riconosce lo stesso anche quando camuffano la voce.
P: Io ho la capacità di…NON riconoscere le voci, magari c’è qualcuno che mi chiama tutti i giorni e la mia domanda è sempre “ma ci conosciamo già?”. Figuriamoci se uno cambia voce…crederei proprio che sia uno nuovo. Sono molto rincoglionita da questo punto di vista.

Certamente anche da altri.
Comunque dai, a parte gli scherzi, voi due che ricoprite entrambe lo stesso turno, sentite la competizione?
P: Ma con chi? Con Sveva? Ma assolutamente no! Anzi, facendo lo stesso turno spesso ci siamo ritrovate a parlare e abbiamo scoperto tantissime cose che abbiamo in comune, infatti per un periodo ho pensato che mia madre avesse abbandonato la mia gemella milanese. Capita molto spesso che ci togliamo le parole di bocca.
S: Verissimoooo! Io personalmente no, perché non sono una che si mette in competizione, non ne ho bisogno.

Adoro l’umiltà autentica. Mi sa che però non riuscirò a farvi litigare, peccato. A molti piace immaginare che ci accapigliamo tra noi.
Quanto conta allora l’intesa con l’altra per fare bene questo lavoro?
S: L’intesa come dicevo prima conta tanto, soprattutto quando ci si ritrova a fare le orgie insieme. Anzi è fondamentale, perché ci si sente a proprio agio e ci si diverte di più, e anche il Cliente lo percepisce ovviamente. Quindi è un valore aggiunto importante sicuramente.
P: Ti dico la verità, a volte capita di avere bisogno di un consiglio o semplicemente di una parola di conforto perché magari hai una giornata no. Nessuno conosce il mio lavoro da luxuryna e confidarsi con qualcuno che ti capisca non ha prezzo.

Mi piace questa profondità.
E quanto conta, invece, la masturbazione per fare bene questo lavoro?
P: Eh…? Ma sei seria? Davvero mi fai questa domanda? Sarebbe come vedere un dottore che non usa lo stetoscopio oppure un cuoco senza fornelli. Ovvio che è importantissima.
S: Certo, la masturbazione dei Clienti è alla base di questo lavoro, o no? Di che altra masturbazione parlavi scusa?

Di quella, certo.
Ti è mai capitato di toccarti sotto la doccia o in vasca pensando a qualcuno che ti ha chiamato su Luxury (o a lei)?
S: Ovvio!!! Mi capita sempre di pensare a Paoletta e masturbarmi, è un’ossessione per me.
P: Sono sincera, ho alcuni giochini erotici a cui ho dato il nome di certi Clienti: ho un dildo che appiccico allo specchio che chiamo “Criminale”, uno strap-on che chiamo “Troietta”, un dildo gigante che chiamo “SpaccaGola” e molti altri. Ho un cassetto molto grande.

Ahahaha. Voglio morire adesso!!! Mi riprendo fra 3…2…
Dimmi tre cose che secondo te contano tanto in questo tipo di esperienze telefoniche.
P: Mi potrei anche sbagliare ma le cose importanti per fare questo lavoro sono:

  1. non avere limiti mentali, essere aperta a qualsiasi esperienza;
  2. non avere freni inibitori;
  3. non essere gelosa se un Cliente chiama qualcun’altra.

S: Oohhh finalmente una domanda intelligente!!! Ehm, no, cioè Marty, non che le altre non lo fossero, ci mancherebbe.
Secondo me le cose fondamentali sono:

  1. sapere ascoltare;
  2. improvvisare;
  3. usare la fantasia.

E soprattutto divertirsi.

Parlando di sbagli, come il mio nel voler intervistare anche Sveva…
Uno sbaglio che, col senno di poi, hai corretto nell’interazione con chi chiama?
P: Ne avrò commessi, certo, in tutte le cose ovviamente c’è un’evoluzione. Però non mi viene in mente qualcosa di specifico. Credo sia più un atteggiamento generale.
S: Sicuramente io ho corretto la mia impulsività nel rispondere a chi è maleducato. Col tempo ho imparato ad essere meno istintiva e più paziente, usando dei toni più soft.

Ti è mai pesato, con qualcuno con cui hai instaurato un certo feeling, non averlo lì a casa tua?
P: Ci sono dei Clienti con cui ho istaurato una bella amicizia e con i quali mi piacerebbe andare a bere qualcosa fuori. Ma…no se puede.
S: Non ho la bilancia, quindi no, non ho mai pesato nessuno.

E se aggiungo una n ce la fai?
Hai mai pensato di incontrarla?
P: Io la gemella? Ti dico solo che sarebbe fantastico fare il turno di lavoro sedute una di fianco all’altra. Un’esperienza mistica.
S: E chi ti ha detto che non ci siamo già incontrate invece fuori dal lavoro? Lascerei questo alone di mistero ai nostri fans.

Lasciamo, lasciamo.
Se dovessi cucinare per lei qualcosa di tipico delle tue parti, cosa le prepareresti?
P: Ma chi Sveva che cucina per me? Mi lascerebbe morta di fame…
Io invece le preparerei una bella pasta con le sarde con la mollica atturrata, oppure una pasta alla Norma con la ricotta infornata, una bella caponata e una parmigiana di melanzane.
S: Guarda io sicuramente ordinerei qualcosa, oppure la porterei direttamente al ristorante. L’importante è non dover cucinare, non è proprio la mia passione.
P: Appunto.

Ecco, io conosco la muddica atturrata ma cucino come Sveva. Restiamo in tema di vicinanza fisica.
Metti che il tuo ipotetico partner ti proponesse una cosa a tre con lei, dal vivo, ci dovresti pensare o sapresti già cosa rispondere?
P: Mi bagno solo al pensiero…ma vorrei godermela da sola la porca milanese e mi piacerebbe che il mio partner rimanesse seduto in un angolo a godersi la scena e forse, se è fortunato, lo invitiamo…ma non sono sicura che avremmo bisogno di lui.
S: Ti rimando a due domande fa, rispondendo che potremmo anche averlo già fatto.

Va bene, va bene, torniamo a fatti sicuramente successi allora. Torniamo al lavoro da operatrice.
Quella volta che il tizio al telefono ti ha fatto sclerare di brutto è successo perché…?
S: Uhmmm…sicuramente è successo, ma ho la fortuna di farmi scivolare le cose poco piacevoli. Quindi non mi ricordo un episodio nello specifico, ma sicuramente più in generale, quando chiamano pensando che dall’altra parte del telefono ci sia una macchina e non una persona, ecco questo atteggiamento mi fa alterare parecchio.
P: Oh sì, io ho sclerato di brutto quando si sono permessi di parlare male delle mie colleghe, raccontando una serie di cazzate solo per farci ingelosire o per farmi pensare male delle ragazze. Siamo un bel gruppo per fortuna, certo abbiamo tutte i nostri caratterini e non sempre siamo d’accordo, ma è questo il bello, che nonostante tutto ci diamo supporto l’una con l’altra.

Abbiamo capito come far arrabbiare Paola. E per farvi felici?
Qual è il regalo che più gradiresti da un tuo estimatore?
S: Fare un regalo non è mai semplice specialmente se non si conoscono i gusti o le esigenze, quindi per essere sicuri di regalare qualcosa che sia realmente apprezzato, il buono regalo è la soluzione migliore. Sono stata abbastanza chiara, generosi lettori?
P: Sono d’accordo con Sveva!

Nota interna cari lettori. A questo punto dell’intervista Paola dice: “Comunque io sono pronta a rispondere ad altre 20 domande”. Le due, poi, galvanizzate dalla recente lettura congiunta dei turni, immaginano sarebbe molto bello realizzare una sorta di podcast con le loro vocine. Se anche voi volete ascoltarle narrare insieme qualcosa, fateci sapere cosa vi piacerebbe che le due amiche condividessero con voi.

Benché il mio cuore sia dilaniato dal dolore all’idea di salutarvi, restano solo cinque domande alla chiusura dell’intervista. Adesso basta parlare di lavoro però.
L’ultima volta che hai fatto sesso (dal vivo)?
S: Te lo lascio intuire cara Martinuccia…chiediti il perché io sia arrivata tardi all’intervista, e datti una risposta da sola.
P: Ti dico solo che vengo da una bella serata di fuoco. Il tipo è ancora in macchina ad aspettarmi… Sarebbe una bella sorpresa se ci scendessimo tutte e tre.

Del resto siamo già delle dee, ci manca solo il dono dell’ubiquità.
Posizione preferita, c’è?
P: Io le adoro tutte e mi piace sperimentare…ma una in particolare mi fa impazzire: io sono sempre sopra!
S: Mah, veramente proprio una posizione preferita no, più che altro mi piacciono le situazioni impreviste e particolari, quelle dove si viene colti da una voglia improvvisa e non programmata di fare sesso.

Hai mai rifiutato un uomo perché aveva il membro troppo grosso?
S: Rifiutato no, però gli ho detto di essere delicato, devo essere maneggiata con cura.
P: Io non mi tiro indietro davanti a niente Marty, anzi la prendo come una sfida!! Qualcuno dei nostri lettori sa benissimo che non mi fa paura niente.

Ah, sì, quelli che se lo devono annodare per non farlo uscire fuori dalle mutande.
E invece ti è mai capitato di ridere in faccia a un tizio che aveva il pisello troppo piccolo?
P: Oh cazzo, certo che sì! Le microminchie mi fanno sbellicare dalle risate, non ci posso fare niente, sono una stronzetta galattica.
S: Ahahah mi fa ridere solo il pensiero, e i nostri minidotati che ci chiamano lo possono confermare, oltre che ridergli in faccia, li insulto come meritano!! D’altronde sono una Padrona perfetta, Marty l’hai dimenticato?

Come potrei!
Oh, ragazze, finalmente abbiamo finito. L’ultima, più che una domanda, è una richiesta di aiuto.
Sinceramente, credetemi, non ne posso più di voi e, visto che si paleserebbe la mia falsità nel consigliare a chi ci sta leggendo di chiamarvi, fate voi, chiudete voi. Io saluto tutti adesso. Ciauuu!
Fai un mini promo per l’altra.
P: Signori e signore, se state cercando una raffinata, dolce e sensuale tigre sotto le lenzuola, con cui divertirvi e confidarvi, guardate la pagina di Sveva. Sono certa che rimarrete incantati e SODDISFATTI! Controllate i suoi turni e, se avete voglia di parlare fuori orario, mandate una mail a contattami@luxuryline.it.

S: Vi piacerebbe conoscere una ragazza caliente, passionale e molto disinibita? Allora dovete subito chiamare Paola, sono sicura che vi lascerà senza fiato e non vedrete l’ora di risentirla. Eh sì, perché lei crea dipendenza!!!
Ricordo ai nostri lettori che trovate Paola on line la mattina, ma per sicurezza è sempre meglio controllare i turni. Se volete scriverle, potete farlo con un commento sulla sua pagina, oppure in privato tramite l’indirizzo contattami@luxuryline.it, la stessa mail servirà anche per fissare un appuntamento fuori turno, mettendo nell’oggetto il suo nome.

Martina

Bonus sentimentaloni
Lascia un messaggio alla tua amica, a cuore aperto, che lei leggerà solo quando l’intervista sarà pubblicata. Rivolgiti direttamente a lei.
Sveva
: Ciao vulcanica Paoletta, da quando ci siamo conosciute qui a Luxury, facendo gli stessi turni, ho avuto modo di conoscerti meglio, infatti abbiamo instaurato una bella complicità e sintonia. Abbiamo scoperto che siamo simili sotto parecchi aspetti, e anche se siamo lontane geograficamente parlando, ho scoperto che da semplice collega sei diventata un’amica speciale. Io non sono brava ad esternare troppo le mie emozioni, ma ci tenevo a dirti che ti voglio beneeeeee!!!!
Paola: Mia cara Svevuccia, sei una vera stronzetta snob, ma io ti voglio un mondo di bene. Abbiamo avuto modo di conoscerci in questi anni e sono sicura che se fossimo vicine usciremmo sempre insieme e faremmo venire il torcicollo a tutti quelli che incontreremmo. Mi diverte moltissimo stare in turno con te e ascoltare le storie che mi racconti. TI AMO gemellina del mio cuore!

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Chiacchiere piccanti con Melany

IL SALOTTO HOT DI LUXURYLINE: CHIACCHIERE PICCANTI CON MELANY

Martina intervista la sorprendente Melany

Martina: Ci siete tutti? Haters? Lovers? No dico, avete capito che finalmente abbiamo Melany, sì? Lo so, lo so, l’aspettavate e l’attesa è finita!
Ciao Melany, benvenuta al salotto hot di LuxuryLine.

Melany: Grazie Martina bentrovata e un grande saluto a tutti.

Ma: Mi fa proprio piacere averti qui con noi perché davvero poco trapela dalla tua pagina.
Allora Melany, iniziamo con una domanda di rito: come sei approdata al mondo LuxuryLine?

Me: Sono approdata casualmente tre mesi fa. Durante una notte insonne vagavo su internet e mi sono imbattuta nel sito di LuxuryLine che, devo dire, mi ha colpito.
Non avevo assolutamente esperienza di telefoni erotici ma mi incuriosiva cosa ancora, ai tempi nostri, spingesse la gente a contattare una linea erotica piuttosto che avvalersi dei classici siti porno.

Ma: È vero, è singolare. Anzi, sull’argomento, invitiamo quelli che avessero questa curiosità a leggere l’articolo del blog dedicato.
E dicci un po’, cosa hai pensato dopo il primo giorno di lavoro?

Me: Ho trovato stupefacente la sintonia e la complicità che si era instaurata reciprocamente…e poi, non ti nascondo, che ho trovato eccitante ed appagante che la mia voce potesse travolgere me e stravolgere lui.

Ma: Ed è quello che ti aspettavi?

Me: Assolutamente no! Ti assicuro, è con grande meraviglia che ho scoperto di avere una sorta di potere magico…eccitare attraverso solo uno dei miei cinque sensi, la voce, è meraviglioso, ti porta in mondi sconosciuti con una gran voglia di scoprire come andranno le cose ogni volta che dici “pronto?”, perché saremo “pronti” entrambi, sempre, H24.

Ma: Mi piace l’idea del potere magico.
E dimmi, hai un tuo rito pre-lavoro? Come ti prepari ai nostri Utenti?

Me: Certo! Il mio rito è principalmente orientato all’attrazione mentale, ossia focalizzarmi sulla frase “ricordati che l’attrazione fisica è solo la scintilla ma è la sintonia mentale che fa divampare l’incendio”.

Ma: Wow! Figa!
Melany, c’è una cosa che mi hanno chiesto in molti: “perché Melany non ha l’audio in pagina e non ha i commenti attivi?”. Finalmente ti rigiro la domanda.

Me: D’accordo, è giunto il momento di svelare l’arcano!
Semplicemente privacy. Pochi intimi sanno di questo mio lavoro, perché non tutti capirebbero che noi qui, attraverso la voce, entriamo in empatia non solo sessualmente ma anche cerebralmente, perché sappiamo giocare, sì, ma anche ascoltare come delle vere amiche.
Poi, sai Martina, a me piace instaurare direttamente il rapporto, sorprendere con la mia voce senza anteprime. Per certi versi stesso discorso vale per i commenti: preferisco riceverli e darli per voce, non amo leggerli e scriverli, mi sembrano più impersonali, io invece sono più diretta.

Ma: Mi sembrano ottime ragioni. Oh, e questo l’abbiamo chiarito.
Visto che preferisci intrattenerti direttamente nelle chiamate, che tipo di chiamate preferisci? Quelle con giochi di ruoli, fantasiose, oppure quelle più realistiche?

Me: Devo dire che entro molto bene nel pezzo nei giochi di ruolo, mi attira interpretare una fantasia che mi viene proposta nel dettaglio più intimo perché, calibrando bene seduzione fisica e cerebrale, si raggiunge un’interazione con quel giusto pepe che soddisfa ogni tuo desiderio. 

Ma: E tu, personalmente, hai un ruolo, nei giochi, che ti piace di più ricoprire?

Me: Diciamo che prediligo i ruoli dominanti ma non disdegno nemmeno l’essere dominata.
Questo lavoro “peccaminoso” ha tirato fuori lati di me che non conoscevo, sai? Mi ha aiutata ad esplorare mondi nuovi e quindi ringrazio Luxury per questo.

Ma: Eh, infatti, dopo questi mesi di telefonate ne avrai sentite di storie!
Ti viene in mente una fantasia che ti ha particolarmente coinvolto o intrigato?

Me: Sì, hai detto bene: ne ho sentite di ogni!
Ce ne sarebbero tante tra cui scegliere, ma forse la fantasia che mi ha coinvolto di più riguarda una coppia che godeva attraverso il massaggio tantra. È un’esperienza sensoriale che proverei volentieri.

Ma: Dev’essere un’esperienza molto coinvolgente.
E, a che ci siamo, NON deve assolutamente chiamarti chi cerca…? Cosa NON ti piace fare assolutamente?

Me: Non mi piace bestemmiare.

Ma: Sarebbe proprio un argomento da sviscerare questo. Magari lo suggeriamo come articolo per il blog. Secondo te perché molti Utenti si eccitano con le bestemmie?

Me: Penso che il sesso blasfemo sia una perversione molto diffusa ma repressa per pudore. Ciò che posso dirti è che ho notato che molti la praticano volentieri qui con noi, probabilmente perché trovano il luogo dove possono dar sfogo a questa perversione e liberarsi senza essere giudicati.

Ma: Noi ci sentiamo di rassicurarli comunque che riuscirai a farli eccitare a dovere anche senza bestemmie! Ragazzi, chiamatela e provate prima di cambiare operatrice. Giusto?

Me: Oh siì ragazzi, non temete: ho diversi argomenti per farvi eccitare.

Ma: Direi che, indirettamente, abbiamo sbirciato al di là dell’operatrice Melany.
Continuo su questa scia, ispirata dalla tua pagina: ti senti di dirci cosa vedi quando ti guardi allo specchio? C’è qualcosa di te che proprio non sopporti o qualcosa che ami alla follia? Fisicamente e/o caratterialmente, scegli tu.

Me: Beh, fisicamente adoro il mio seno, un’incontenibile quarta prorompente. Anche i miei piedi sono molto curati e potrei arrapare facilmente i nostri amici fetish.
Corro il rischio di apparire immodesta forse, ma non c’è niente di me che cambierei. 

Ma: Meglio così!
Fuori da LuxuryLine, qual è l’arma di seduzione, tra quelle in tuo possesso, con cui sei certa di fare centro se vuoi conquistare le attenzioni di una persona che ti intriga?

Me: Beh, come detto il mio seno lo adoro e lo “uso” come arma sia volontariamente che involontariamente. Però beh, punto anche molto sul mio sguardo. I miei occhi mi piacciono molto, mi dicono siano molto espressivi e che trasmettono dolcezza e passione travolgente.

Ma: Ti va di continuare a far sognare i nostri amici descrivendo l’intimo più sexy che indosseresti per un primo appuntamento sotto le lenzuola?

Me: L’intimo più sexy che indosserei per ammaliare al primo appuntamento…senz’altro una lingerie nera velata, quel giusto vedo-non-vedo che fa impazzire ogni uomo.

Ma: Quando invece sei fuori dalle lenzuola e fuori da LuxuryLine, come passi il tuo tempo libero? Quali sono i tuoi interessi, cosa ti piace fare?

Me: Io sono una motociclista e appassionata di auto storiche e quindi mi diletto tra manifestazioni e raduni amatoriali.

Ma: Oh caspita, questa non me l’aspettavo. Sai che il contrasto che viene fuori tra la foto della pagina, romantica-sexy, e il tuo essere una motociclista è molto intrigante?
Dobbiamo immaginarti con attillati pantaloni in pelle e degli stretti giubbini che mettono in evidenza il tuo davanzale?

Me: Già, infatti io nel mio intimo sono una romantica ma passionale e il mio hobby mi rispecchia (e i bikers sanno di cosa sto parlando: Free on the road!).
Diciamo che sono molto più spesso con jeans strappati e ginocchiere (giusto per proteggermi) e poi sì, guanti e giubbino in pelle stile chiodo borchiato.

Ma: Doppiowow! Immagino quanti centauri arrapati ci provino con te! Mi sa che i jeans te li strapperebbero del tutto con molto piacere! Hihi. Mi sai proprio di gran figa, Melany!!

Me: Grazie Martina, ma credo che ciò che ha più affascinato di me è che io sono sempre stata la biker libera e selvaggia ma che non fuma o ha tatuaggi; potrei dire che sono una temeraria contro gli ostacoli della vita e del tempo, in tutti i sensi, visto che guidavo sotto la pioggia, vento, neve senza paura.

Ma: Ah, beh, complimenti. Io mi copro con otto maglioni e dieci plaid con 15 gradi…!
A questo punto credo che i nostri ometti abbiano avuto modo di conoscerti un po’ meglio.
L’ultimo passo nelle mie interviste è d’ispirazione marzulliana: poni a te stessa una domanda e dacci la risposta. Cosa avresti voluto ti chiedessi ma non ti ho chiesto, insomma. Vai!

Me: Se mi avessi chiesto se sono felice ti avrei risposto di sì, perché questi tre mesi con voi mi hanno distratta dalla solita routine, dando un nuovo sprint alla mia quotidianità.

Ma: Oh, ci tengo alla soddisfazione delle mie intervistate! Che carina Melany, grazie.
Non mi resta che salutarti e ringraziarti anche per il tempo che mi hai dedicato. Tu come vuoi salutare chi ci sta leggendo?

Me: Ti ringrazio io per questa piacevole intervista Martina. Invito tutti a contattarmi per approfondire le fantasie e condividere le passioni! Kiss!

Ma: Bene. Io, dunque, vi invito a seguire il consiglio di Melany, così potrete scoprire molto altro su questa misteriosa creatura: chiamatela mi raccomando!
Controllate la pagina dei turni per sapere quando trovarla online o, se preferite, scrivete una mail a contattami@luxuryline.it per prendere un appuntamento in altri orari o farle avere un vostro feedback.
Il mio consiglio è sempre quello: divertitevi e fatela divertire!
Ciau!

Martina

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Cazzo e genetica, Alessia racconta a Martina il risultato della sua prima analisi

Luxury Short Stories: Cazzo e genetica, Alessia racconta a Martina il risultato della sua prima analisi.

A: ciao Marty!

M: oh, Alessia! È da ieri sera che aspetto tue notizie. È mai possibile che devo sempre penare fino alle 6?!

A: e infatti sono tornata, docciata e adesso sarò tutta tua.

M: potevi chiamarmi da sotto la doccia. Non sarebbe stata la prima volta.

A: sì ma stavolta avevo altri pensieri lì sotto, senza offesa.

M: ahah, ok monella, allora deduco che stavi ripensando all’incontro con il cazzo di Riccardo.

A: sì, e di Arturo.

M: e chi è questo? Il fratello di Riccardo che ha il cazzo più grosso del suo? Lo hai testato per farmi un regalo di compleanno?

A: credo che il tuo compagno non sarebbe d’accordo.

M: beh, Ale, io lo farei per la scienza, giusto per capire se la dimensione del pene ha a che vedere con la genetica. Il mio compagno capirebbe.

A: non ho notizie sul fratello, ma se devo giudicare da quello del padre…

M: …la dimensione del pene è ereditaria? Ma ora capisci che devo assolutamente darti della troia? Come casso fai a sapere che il padre ce l’ha lungo quanto suo figlio?

A: oddio Marty, non so se sia proprio uguale, non avevo un righello a portata di mano. Però certo sono due begli esemplari della mascolinità italiana.

M: ah, beh, portano in alto la lunghezza media dei peni italiani. 

A: credo che risollevino la media mondiale della dimensione di un pene.

M: addirittura! Eh ma lo sai che io se non vedo, non credo. Hai fatto quella cosa che facciamo sempre?

A: sì, sì, lo so cosa vuoi porcellina. Adesso ti mando la foto di entrambi.

M: quando dici “la foto” non significa che li hai scopati contemporaneamente, giusto?

A: ma no. Al primo appuntamento? Non avevo bevuto abbastanza per quello. Come sei pignola. Ti mando LE foto dei loro cazzi, ok?

M: capisci che io da te mi aspetto di tutto? Hihi.

A: e fai bene! Fatto. Dunque, con Riccardo è andata bene, molto bene. Come puoi notare dalla foto n. 1 il suo cazzo è grosso, secondo me supera le dimensioni di un cazzo normale. Che dici?

M: mah, ecco, visto così non so. Non avevi una penna da mettere vicino per farmi capire meglio?

A: no, scusa, avevo solo la mia bocca lì vicino, ma non si vede nella foto.

M: la mia amichetta pompinara!

A: comunque fare un pompino a un cazzo così non è stato facile, sai?

M: ma pensa!

A: dai, sul serio. Comunque abbiamo scopato tanto e anch’io cavolo, sono venuta due volte. L’ultima volta gli sono venuta in bocca tenendo il suo cazzo enorme tra le mani.

M: wow, ha gradito?

A: direi proprio di sì, perché a distanza di qualche secondo è venuto pure lui e mi ha sborrato in faccia.

M: bella seratina. Sono curiosa di sapere cosa c’entri suo padre però.

A: va bene, va bene. Allora, l’unico difetto di Riccardo è che è uno di quelli che si addormenta subito dopo una bella scopata. Non sapendo cosa fare sono uscita fuori in terrazzo, con la sua camicia, a prendere un po’ d’aria e suo padre, che abita nella casa a fianco, mi ha notata.

M: abitano così vicini? Meno male che è solo una scopata. Beh, due a quanto pare. Quindi ti ha notata e…?

A: e…mi ha fatto un paio di complimenti. Ha lodato così tanto i miei piedini nudi che credevo fosse un altro feticista che si dimentica di scopare quando va con una donna.

M: ma invece tu glielo hai fatto ricordare, giusto?

A: oh sì, ripetutamente, a casa del figlio.

M: ma daaai!! Ale!!

A: cosa fai, ti scandalizzi?

M: no dico, ma daaai, continua!!

A: ah, ecco, mi pareva. Posso dirti che se penso a una dimensione ideale del pene per la mia fighetta senza dubbio è la sua, ma per quanto riguarda il lato B…ohi ohi.

M: non è un pene delle giuste dimensioni? Quindi non hai dato il culo né al padre né al figlio?

A: fossi matta! Al padre l’ho dato eccome. “Ohi ohi” ero io che lo prendevo il suo lungo cazzo nel mio sederino. Ho urlato così tanto quando ha iniziato a scoparmi dietro che credevo Riccardo si sarebbe svegliato, invece si è svegliato quando suo padre è venuto, pensa te! Quando mi ha raggiunto in casa di suo figlio mi ha subito sbattuta al muro, lì all’ingresso. Era venuto con la scusa di prendere un caffè insieme, invece ha preso subito la mia figa, lì, sbattendomi al muro. Ti rendi conto che porco?

M: hai capito il vecchio porco dal cazzo lungo. Niente caffè direi.

A: siamo andati in cucina ma poi mi appoggiata sul tavolo, lui si è seduto di fronte, io gli ho fatto una sega coi piedi e si è così tanto agitato che si è alzato e mi ha inculata come una puttana lì, sollevando le gambe e bagnandomi con non so cosa preso dalla dispensa del figlio. Ti giuro Marty che abbiamo anche fatto cadere delle posate che erano ancora sul tavolo.

M: e Riccardo se la dormiva mentre il cazzo più lungo del mondo ti scopava!

A: che scema! Non è il cazzo più lungo del mondo, però anche io mi preoccupavo che si svegliasse. Appena la sua sborra mi è entrata nel culo sento dalla camera… “Alessia…ci sei?” e io l’ho raggiunto con lo sperma del padre che ancora colava e gli ho detto che mi ero alzata per bere un bicchiere d’acqua. Mi ha visto con addosso la sua camicia ed è impazzito.

M: terza scopata di fila?

A: beh, prima mi sono divertita un po’ a farmi leccare di nuovo.

M: ma quanto sei stronza?!! Meravigliosa!! Ti ha detto nulla?

A: beh, non avrebbe potuto, ero proprio seduta sulla sua bocca. Poi ho pensato…visto che suo padre mi aveva aperto un po’ il culo…perché non provare anche il suo grosso cazzo?

M: e…hai preso anche il cazzo più largo del mondo in culo?

A: stupida!! Però oh, diciamolo pure: le dimensioni contano quando…

M: …quando si è una gran troia come te! Hihi.

A: te la faccio passare questa perché in effetti… Mentre mi scopava il culo mi sono totalmente dimenticata del padre che immagino sia uscito con la minchia ancora dura dall’appartamento.

M: dai, prossima volta fammi un video mentre scopi. Ho sempre detto al mio compagno che ha un cazzo enorme, grosso, lungo, devo proprio mettere a confronto.

A: ma se vuoi scopo pure lui e poi ti mando i tre video per comparare.

M: no no. Se proprio devi scopare una persona della coppia, devi scopare me, lo sai!

A: è vero, è vero! In effetti lo sai che ho sempre preferito le tue tette a quelle del tuo ragazzo.

M: ah beh, grazie. Sei un’amica. Uuuh, si è appena svegliato. Scusami, ora tocca a me prendere il cazzo, il cazzo più bello del mondo!

A: buona scopata troietta!

M: grazie puttanella.

Alessia e Martina

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Donne al telefono

Chi sono le donne al telefono?

Dietro ogni “pronto” si cela una personalità unica, una donna in carne e ossa pronta a soddisfare e realizzare, attraverso il telefono erotico, ogni nostro desiderio grazie alla sua spiccata capacità di ascolto, fantasia e grande abilità di improvvisazione. Sono infatti questi i tre requisiti fondamentali che dovrebbero accomunare tutti coloro che lavorano in una linea erotica e che, a differenza di quel che generalmente la gente pensa, lo rendono un impiego tutt’altro che semplice.
In questo articolo vediamo nel dettaglio chi sono le donne al telefono, quali sono i loro gusti e quali sono le più porche l’Italia.

Categorie di donne al telefono

Young e milf

Non si chiede l’età ad una donna eppure è una delle prime domande che viene posta da chi usufruisce dei numeri erotici. C’è chi sogna la sexy studentessa universitaria e chi una mamma vogliosa di aprire una parentesi trasgressiva nella monotonia della routine e, ovviamente, in una linea erotica ci si possono togliere entrambi gli sfizi.
La bella ragazza giovane, magari poco più che ventenne, ne approfitta per guadagnare qualcosina, la donna matura aspetta di essere da sola in casa oppure di rientrare dal lavoro principale per arrotondare.
Cosa accomuna la milf esperta e la giovane studentessa? La passione per il sesso al telefono e la voglia di lasciarsi andare a qualsiasi fantasia erotica.

Slave e mistress

Ognuno di noi ha una natura più dominante o più sottomessa e lo stesso vale per le donne al telefono erotico.
Si può trovare una padrona che non vede l’ora di diventare la dea, la regina di chi la sta chiamando al telefono mistress. Non si farà scrupoli ad insultare e punire chi le disubbidirà;
oppure una docile sottomessa, rispettosa e remissiva per il suo padrone, con mollette e plug a portata di mano. Master! Al rapporto con il telefono schiava!

More e bionde, rosse e castane; fit o curvy, alte o petit; blasfeme ed estreme o timide e dolci, proprio come nella realtà anche le donne al telefono 899 a basso costo sono una diversa dall’altra. Quando si trova quella che corrisponde al proprio ideale il confine tra sogno e realtà verrà infranto e grazie alla linea erotica si raggiungerà il paradiso terrestre.

Quali sono le migliori donne al telefono?

Sono più porche al telefono erotico le donne del Nord oppure le donne del sud?

Premettendo che i gusti sono soggettivi e che tanto dipende anche dalla persona con la quale si interagisce, pare che le più porche d’Italia siano le bresciane (non sono di parte), seguite dalle romane, dalle napoletane e dalle catanesi, donne calde come un vulcano!
Per il sesso telefonico il livello di porcaggine sicuramente è molto importante ma l’impatto, chiamando i numeri porno, è dato dalla voce e , in piccola parte, anche dall’accento.
Sul podio dei dialetti più sexy troviamo il toscano, il romagnolo e sul terzo gradino il romano. Questo fa delle abitanti della capitale delle bombe del sesso, non solo sono tra le più porche d’Italia ma possiedono anche uno degli accenti più erotici.
Sesso selvaggio con le leonesse d’Italia e con le focose napoletane e catanesi, sesso alla vaniglia con le donne toscane e romagnole. Le altre? Basta chiamarle sulla linea erotica e scoprire cosa hanno in serbo.

Che si preferisca la mora pugliese, la rossa milanese, la milf Veneta o la padrona piemontese l’importante è sempre mettere al primo posto il rispetto perché è si una hotline ma chi risponde sono vere donne e, a prescindere dalle varie statistiche sono tutte vere porche!

Alessia

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Un battesimo “sofferto”: lavori in corso nel mio culetto

Luxury Short Stories: Un battesimo “sofferto”: lavori in corso nel mio culetto

Ammetto che un po’ la invidiavo!
Parlava di certi argomenti con una naturalezza tale da sembrare, a volte, un essere proveniente da un mondo del tutto diverso rispetto al mio. Eppure eravamo cresciute insieme e avevo anche io la mia esperienza alle spalle, coi ragazzi. Farsi inculare, però… Suvvia! Perché poi? La mia fighetta era così caruccia, mi faceva godere così tanto!!

Il mio ultimo ragazzo, non uno da una botta e via, uno serio, aveva davvero un bel cazzo, davvero grosso rispetto ai precedenti che avevo “provato”. Mi dicevo che forse la mia amica parlava così perché aveva avuto delle esperienze con cazzetti microscopici e allora per lei non era un problema farsi inculare.
Ma io avevo paura, mi si dia pure della stupida, ma nei video porno che mi era capitato di vedere le ragazze urlavano un casino quando le inculavano. Non pareva essere un’esperienza del tutto indolore, ecco!
Eppure lei insisteva, più del mio ragazzo. “È una cosa da provare, fidati di me”, “ti farà sentire diversa”, “arricchisce il tuo essere donna” e frasi del genere che, sinceramente, poco o nulla spingevano verso la voglia di sverginamento del mio culetto.

Il mio ragazzo? Ogni tanto appoggiava la cappella proprio lì sul mio buchino, ma sapeva che non poteva procedere oltre e rispettava la mia scelta.
Un giorno però, quando me lo appoggiò tra le chiappe, sentendo e risentendo le parole della mia amica riecheggiarmi in testa, per un attimo pensai “dai, ti prego ficcamelo dentro senza avvisarmi”. Non lo fece. Sono certa che se avesse sentito queste parole il cazzo sarebbe diventato ancora più duro. Ma quelle parole rimasero solo nella mia testa, insieme a quelle della mia culo-navigata amica.

Una sera, tornando da lavoro, mentre andavo alla fermata della metro, passando davanti a quel sexy shop le cui vetrine mi erano tanto familiari e in cui avevo messo piede un paio di volte per comperare qualche gadget per amiche che festeggiavano l’addio al nubilato, mi venne in mente che, forse…avrei potuto provare da sola.
Sì, non volevo creare false speranze al mio ragazzo per poi dirgli “no, no, guarda, scherzavo, meglio che esci dal mio culo”. Avrei potuto testare da sola la mia resistenza all’inculata!!

Entrai. Per fortuna non c’era molta scelta. Ci avrei impiegato delle ore, altrimenti, prima di decidere cosa acquistare, persa tra colori, materiali, venature, ecc. Bianco pallido o nero. Piccolo, medio, grande. Comprai un bel cazzo finto nero (marrone scuro in realtà) che rispondesse più o meno alle dimensioni del cazzo di lui. Sono una ragazza precisa. Chiesi addirittura di provare la presa per verificare che non fosse troppo piccolo. Una ragazza probabilmente mi avrebbe invidiata sapendo che stavo controllando che fosse come quello che mi scopavo. E il commesso? Mentre pagavo mi chiedevo se avesse mai provato del senso di inadeguatezza lavorando lì, visto che, immaginavo, la maggior parte delle donne che compra questo tipo di oggetto, lo compra bello grosso. Bah! Magari piacciono anche a lui così.

Seduta nel mio posto in metro non riuscivo a smettere di sorridere pensando all’acquisto che ingombrava la mia borsa. Avevo voglia di sbirciare dentro ma sono un po’ troppo riservata per condividere con degli sconosciuti i miei acquisti a un sexy shop.
Il sesso mi piace, chiariamo subito questo punto. Scoperei dal mattino alla sera con annesse sessioni notturne. Decisi che mi sarei goduta il momento. Avrei cenato, visto il mio ragazzo, certamente scopato, dato la buonanotte ai whatsappiani e poi…il mio momento.

La resa dei conti. A noi due mio bel culetto! Tolsi quel bel giocattolino dalla sua scatola, lo poggiai accanto a me sulle lenzuola, sollevai appena la corta gonna della mia camicia da notte di seta rossa, tolsi il perizoma e piegai le gambe, aperte come quando il mio ragazzo mi lecca il buchetto.
Lo presi in mano. Forse avevo esagerato con le dimensioni. Adesso che il confronto con il suo cazzo era più vicino nella mia memoria, mi resi conto che sarebbe stato perfetto un cazzo tra il medio e il grosso.
Certo era molto realistico. Una cappella così l’avrei succhiata volentieri. Mentre lo avvicinavo al mio culo mi sentii prendere da quell’ansietta da prestazione, quella di un colloquio di lavoro, o di un esame all’università. Sistemai meglio le chiappe così che fossero ben aperte. Con il dito indice dell’altra mano cercai il buchetto e avvicinai quel bel cappellone. Spinsi timidamente. Spinsi. Non entrava. Spinsi. Spinsi più forte. Cominciai a sentire qualcosa, cercai davvero di ficcarmelo in culo, ma era troppo piccolo il mio buco del culo. Non andava. “E che palle” pensavo, “ci sarà pure una ragione se lo chiamiamo «buchetto»”! Continuai per una buona mezz’ora a cercare di incularmi da sola, cambiando posizione, cercando di rilassarmi, ma nulla!

Al mattino la mia desolazione aveva le fattezze di un cazzo finto che mi guardava, ancora lì, di fianco a me, poggiato sul copriletto, e pareva dirmi che sono proprio una sfigata fifona! Dovevo parlarne al mio ragazzo, dirgli tutto e provare con lui. Oppure… Afferrai il telefono, lo fotografai e mandai un vocale piagnucoloso alla mia amica, chiedendole spiegazioni. Lei diceva sempre che non c’è buco troppo piccolo.
Era ancora troppo presto per sperare in una sua risposta tempestiva. Cosa arrivò, poi, insieme a una decina di faccine che ridevano a crepapelle del mio fallimento? La foto del cassetto aperto del suo comodino e, all’interno, la scoperta dell’acqua calda! Intendo dire che potevo arrivarci da sola: il lubrificante idiota, il lubrificante! Mi diedi dell’idiota per ben cinque minuti prima di ringraziarla per la dritta e chiederle recensioni sulle marche più famose. La spiritosona mi salutò dicendomi che era comunque fiera della mia “apertura”. Stronzetta!

Tornai al sexy shop nel tardo pomeriggio, comperai due tipi di gel e…un altro dildo, di più modeste dimensioni, con ventose. Dopotutto Roma non fu costruita in un giorno, perché sfondare il mio culo in un minuto?
Sentivo la vittoria così vicina che decisi che la cena poteva aspettare. Ero così galvanizzata che sulla metro del ritorno avevo vagliato le varie possibilità per incularmi per bene.

Arrivai a casa, mi tolsi la gonna, annodai la camicia alla vita, la sbottonai anche un po’ di più per guardare le mie tette. Mentre mi lavavo le mani guardavo il mio viso sorridente nello specchio. Cominciavo già a sentirmi una vera porca! Insomma, più del solito. Mi distesi sul divano, gamba uno sullo schienale, gamba due spalancata verso il pavimento. Presi dalla borsa il mio amico semiliquido e cominciai a massaggiare il buchetto. A dirla tutta, visto che ho due mani…decisi di usarle tutte e due. Mentre la mia figa si bagnava, senza nemmeno rendermene conto, mi infilai un dito lubrificato in culo, poi ne aggiunsi un secondo. Cazzo come mi bagnavo poco più su. Presi il mio nuovo cazzo e lo cosparsi ben bene, forse anche più del necessario. Di nuovo quella voglia irrefrenabile di succhiare il cazzo. Per fortuna di lì a poco sarebbe arrivato il mio ragazzo.

Mi alzai, lo poggiai sulla sedia della cucina, poggiai le tette sul tavolo, controllai di nuovo con le dita l’apertura del mio culo e poi…scivolai verso il cazzo per impalarmi.
Non entrò immediatamente, lo spostai con la mano verso il punto giusto, chiusi gli occhi, poggiai le mani sul tavolo e godetti ogni millimetro dell’entrata di quel cazzo nel mio culo. Oh, mi sentivo proprio una troia!
Mi impalai e mi scopai, ansimai e gemetti. Mi scopai il culo. Il cellulare squillava, ma io continuavo a prendere il cazzo in culo. Su e giù, su e giù, e andavo sempre più a fondo, sempre più a fondo in quel culo appena sverginato. Mi feci prendere così tanto dalla foga, quando mi misi dritta sul cazzo con le sole mani che si reggevano al bordo del tavolo, che la ventosa si staccò. Ero così eccitata, bagnata. Lo tirai fuori, mi sedetti, mi misi a cosce aperte coi piedi sul tavolo e continuai a gemere e godere col cazzo in figa finché non lo bagnai tutto venendogli addosso.

Presi il cellulare e, ancora un po’ ansimante, registrai al mio ragazzo “vieni subito, devo darti una cosa”.

Malaké

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La storia dei telefonini erotici chiamati linee bollenti

La storia dei telefonini erotici chiamati linee bollenti

La serie Netflix Linee bollenti ( Dirty lines) creata da Pieter Bart ha sicuramente acceso la curiosità di tutti sul gigantesco mondo dei telefonini erotici: ma davvero i numeri 899 sono nati così? Ma esistono ancora? C’è ancora chi usufruisce delle linee erotiche?
Sì, sì e di nuovo sì.
Ovviamente, come in tutti i settori, anche quello delle hotline ha vissuto una radicale evoluzione parallelamente allo sviluppo della telefonia, adattandosi alla modernizzazione degli strumenti e conformandosi al progresso.
Vediamo di fare chiarezza sul processo che ha portato le vecchie linee bollenti agli attuali numeri erotici a basso costo.

Storia delle linee bollenti

Il primo brevetto telefonico fu depositato da Antonio Meucci nel 1871 eppure passerà un secolo prima che questo strumento entry nelle case di tutti. Basti pensare che durante gli anni ’20 del ‘900 possedevano il telefono poco più di 100.000 persone e solo a fine anni settanta si superarono i 10 milioni.
Questo incremento è sicuramente dato dal potenziamento degli apparecchi telefonici ma anche dalla crescita del flusso migratorio e di conseguenza aumentò la necessità di comunicare con le persone a distanza.
Il vero boom si ebbe a cavallo degli anni 80 e 90 grazie anche all’avvento del cellulare, preferito dalla maggior parte degli utenti probabilmente per la comodità di averlo sempre con sé.
Inutile sottolineare che oggi rappresenta ormai un bene indispensabile e irrinunciabile e che ogni persona ne possiede almeno uno.

Lezioncina finita ma questi brevi cenni storici sono fondamentali per capire la crescita dei telefoni erotici.
Ora gli operatori rispondono comodamente dal proprio letto/divano di casa, le telefonate hot vengono inoltrate in totale sicurezza e anonimato sul proprio cellulare o cordless. I clienti hanno a disposizione innumerevoli linee erotiche tra le quali scegliere, basta aprire internet e digitare “sesso al telefono” per vedere comparire un elenco infinito di opzioni. Tale concorrenzialità ha fatto sì che anche i prezzi diventassero competitivi sul mercato ed è così che nel 2009 nascono ufficialmente i numeri 899 a basso costo, numeri a tariffa speciale che scalano il credito direttamente dal residuo del nostro telefono e i numeri porno con prefisso geografico pagabili con carta di credito, paypal o ricariche prepagate, garantendo all’utente privacy e fiducia.
E prima? Come funzionava il telefono erotico?

Prima si chiamavano i numeri 144 e i più famosi numeri 166, sicuramente qualcuno di voi se li ricorda o ne ha sentito parlare. Sono stati attivi dagli anni 80 fino ai primi anni del 2000 cioè fino a quando, come visto nel paragrafo precedente, sono stati regolamentati e definitivamente sostituiti dai numeri 899.
Rispetto ad ora la concorrenza era poca e i costi per le prestazioni di sesso al telefono erano elevatissimi.
Si veniva a conoscenza di questi numeri erotici prevalentemente tramite annunci pubblicati sui giornali o tramite trasmissioni notturne televisive nelle quali si vedevano sexy ragazze, procaci e disinibite, godere al telefono.
La realtà era ben diversa: le operatrici di vecchia data raccontano che la sede della linea erotica era una stanza stipata di ragazze che dalla loro postazione, intrattenevano i clienti con chiacchiere o sesso telefonico, molto diverso dall’intimità attuale.
Le addette alle linee bollenti di quel periodo ne parlano come la Golden Age dei telefoni erotici, questo perché i guadagni erano veramente cospicui. Meno d’accordo con questa definizione sono gli utenti che non si rendevano conto della spesa fino all’arrivo della bolletta e allora si gridava “È uno scandalo! È una truffa!” Forse anche per giustificare il perché di un importo tanto elevato alla dolce consorte ignara.

È bene sottolineare che adesso è tutto più trasparente. Sui vari siti dei telefoni porno si possono leggere tariffe, contatti e anche i dati dell’azienda in modo tale da creare un rapporto di fiducia e per tutelare le hotline stesse.

Il fenomeno delle chat erotiche continuerà a crescere?

La risposta è sì, i telefonini erotici non solo non sembrano in via di estinzione, anzi sembrano proliferare come non mai. In primo luogo perché, grazie alla tecnologia attuale, è molto facile aprire una linea erotica e venire in possesso di numerazioni a tariffa maggiorata, altro discorso riguarda la capacità di gestirla e renderla un servizio di qualità, infatti, in mezzo a questo turbinio di numeri porno, pochi riescono ad emergere e distinguersi. Le linee bollenti più importanti infatti sono presenti da anni sul mercato e continuano a crescere mentre le hotline più piccole e mal gestite chiudono i battenti lasciando spazio all’apertura di altre linee erotiche e offrendo così un ricambio e un ciclo continuo.

In secondo luogo ricordiamo che i telefoni erotici non offrono solo un servizio di sesso al telefono ma anche articoli interessanti sulla sessualità, racconti erotici, possibilità di vedere le foto delle sexy ragazze che rispondono, audio preregistrati e molto altro. Chissà, in futuro, magari anche grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, quali altre attività verranno integrate.

Terzo aspetto che fa sopravvivere le chat erotiche è proprio il lavoro che offre. Gli operatori dei numeri 899 rispondono dal proprio domicilio il che rende lo un impiego ideale per tutti coloro che non si possono permettere di lavorare lontano da casa o che semplicemente vogliono arrotondare lo stipendio quando rientrano dall’occupazione principale.
Questi due aspetti, legati al notevole aumento del costo della vita, hanno fatto sì che la domanda aumentasse in modo esponenziale.
Si potrebbe pensare allo slogan: “Migliora la qualità della tua vita con il sesso telefonico!”.

Alessia

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Esmeralda 22

Ciao, mi chiamo Esmeralda, sexy trentacinquenne bionda, dalle fosche campagne venete. Qui fa molto freddo, che ne dici di chiamarmi per scaldarci un po’ assieme? Cosa mi faresti se ti trovassi qui con me? Se tu fossi qui, inizierei ad accarezzarmi dolcemente i capelli, per poi togliermi la mia magliettina aderente e usare la tua cintura come frustino, e dopo passerei a fare ben oltre … Hai indovinato il colore della mia biancheria intima?? Ho voglia di accarezzare la tua pelle all’infinito, il dove lo deciderai solamente tu; il solo pensiero di sentirti mi manda completamente in tilt. Ora non riesco più a scrivere, le mie mani sono occupate a fare altro… preferisco chiudere gli occhi e immaginarti qui con me. Continuiamo uno di fronte all’altra : ti va di giocare con me e provare qualcosa di nuovo? Ti aspetto intrepida, con impazienza… e ricordati : con me niente è davvero mai troppo bagnato. La tua dolcissima e calda Esmeralda.

Se sei curioso di sapere quando mi puoi trovare in turno clicca QUI

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Specialità
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Chiacchiere piccanti con Laura

Il salotto hot di Luxuryline: chiacchiere piccanti con Laura

La fantasiosa Laura risponde alle domande di Martina

M: Gentili lettori, lettrici e asteriscati, preparatevi a conoscere meglio una delle luxuryne più amate.
Riviste come Donna Moderna, GQ, perfino Giallo Zafferano e La settimana enigmistica volevano intervistarla, ma lei ha deciso di concedere a noi l’esclusiva. Salutiamo la Venier, la Toffanin, Fabio, Giovanni, Bruno. Ce l’abbiamo noi, solo per voi: benvenuta Laura! Sono rimasti male quelli di Playboy per il tuo rifiuto, eh?

L: Grazie, ciao a tutti voi. Beh, sì, ti dirò, sono rimasti abbastanza male, soprattutto nel momento in cui ho detto che avevo una gran voglia di farmi intervistare da una certa Martina di Luxuryline. Non sapevano chi fossi!

M: Vorrà dire che mi conosceranno quando leggeranno questa tua intervista! Yeah!
Come vedi non ti ho creato nessuna pressione rispetto alle aspettative che dovrai soddisfare. Iniziamo ordunque con delle domandine nuove di zecca, che non ho maaaai fatto a nessuna collega. Oggi mi sento particolarmente bugiarda (a proposito, volevo dire a te che stai leggendo, sì, a te, che sei il migliore amante che abbia mai avuto al telefono).
Cara Laura, come mai sei approdata al molo LuxuryLine? Avevi già fatto viaggi del genere? Ti preannuncio che, se inizierai ad annoiarmi, ti interromperò simulando interesse.
Ora che sei completamente tuo agio, vai pure!

L: Allora, a Luxuryline ci sono arrivata tramite un mio amico che precedentemente vi aveva contattate. Me ne ha sempre parlato bene, poi quando ho visto il sito mi è piaciuto tantissimo, ne sono stata molto attratta e ho deciso di riprovarci.
Sì, perché questo mondo in realtà lo conosco già da parecchi anni, nel senso che venti anni fa avevo già avuto i miei primi approcci con la linea erotica, quindi di base è un mondo che avevo già incontrato precedentemente.

M: Ecco perché sei così richiesta: sai come soddisfare i nostri chiamanti!
Ma fammi capire meglio, visto che questo tuo amico ti ha proposto un lavoro del genere, lo seducevi già con la tua voce?

L: Sì, beh, effettivamente lui mi ha sempre detto che la mia voce sicuramente faceva al caso di queste “situazioni”, quindi alla fine mi ha stuzzicato a riprendere questo percorso e sicuramente non me ne sono assolutamente pentita.

M: Oh, che cosa interessante…e che intimo indossavi quel giorno? Te lo ricordi? E adesso invece?

L: Come sanno tutti i miei tesorini della Luxury, io l’intimo, quando sono a casa, non lo porto mai, quindi anche quel giorno non lo indossavo. E non lo indosso nemmeno adesso.

M: Uuuhhh… Dimmi, qui a Luxury ti trovi bene? Dicci una cosa positiva e una negativa di questa esperienza, su.

L: Una delle note positive è che questo lavoro ci permette di interagire con diverse tipologie di uomini, e per come sono fatta io, che mi stanco dall’oggi al domani, è il massimo.

M: Ti annoi facilmente insomma. Devono saper tenere alta la tua voglia gli ometti.

L: Assolutamente sì. Io ho bisogno sempre e comunque di fantasticare in maniera differente ogni volta.
Aggiungerei una nota ancora più positiva: Luxury è molto più divertente rispetto alle mie passate esperienze perché abbiamo modo di fare cose molto carine, come ad esempio questa intervista.

M: Hai ragione, le mie interviste sono la cosa migliore di tutta Luxury, sì. Ah, non dicevi questo?

L: Se vuoi te lo lascio credere.

M: Sì, saresti molto carina, grazie! Dunque, tornando serie (più o meno)…
A Luxury, poi, troviamo tanti presunti playboy che provano in tutte le maniere a conquistare le tue attenzioni (e i tuoi orgasmi) con prestazioni sessuali da capogiro e peni enormi che sfidano i vincoli dell’incastro. Ma nella vita di tutti i giorni, come ti conquista un uomo?

L: Un uomo sicuramente non mi conquista con un corteggiamento banale. Deve essere mentalmente interessante.

M: Ecco, e una volta che ti ha conquistata, tu sei pazza di lui, innamorata matta, ti appendi al lampadario per sessare, ma poi…quel cavolo di particolare, grande o microscopico che sia ti spegne del tutto e te lo fa mollare con un vocale di 12 minuti. Cos’è?

L: Beh, sicuramente nel momento in cui abbiamo provato tutte le posizioni, ci siamo amati alla follia e lui a un certo punto mi dice “bene, adesso facciamo le cose sul serio: ti presento mia mamma”! A quel punto io scappo!

M: Povero cucciolo abbandonato! Che tipetto che sei! Andiamo avanti, va!
Sicuramente questo genere di esperienza modifica, anche in minima parte, alcuni aspetti del vivere o del pensare. Non solo rispetto al sesso. Il mio concetto di amicizia, per esempio si è ampliato, annettendo anche persone, che siano colleghe o chiamanti, che non ho mai visto (cosa che mi pareva impensabile).
Riguardo al sesso, poi, il fatto che in molti facciano gestire tutto a noi, ci ha insegnato anche a prendere l’iniziativa in molte e diverse situazioni. Dicci la tua. Quanta parte di Laura entra ogni giorno a Luxury e quanta parte di Luxury è entrata in Laura?

L: Allora, Laura è come è Laura in Luxury, e Luxury ha permesso di esprimere Laura in tutto e per tutto. Quindi la cosa bella è proprio questa: sono me stessa, come sono nella vita reale, e quindi è perfetto direi.
Rispetto anche alle amicizie, effettivamente, anche se non conosco nessuna, alla fine diventa piacevole comunque ogni tanto poter interagire anche con le colleghe. Quindi è tutto veramente molto divertente.

M: Però adesso rivoltiamo un po’ le cose. Scrivi di te che sei dolce e passionale, sicuramente chi ti ha già chiamato lo sa. Ma cos’è che non si evince dalla pagina? Dicci qualcosa di più su di te, e non lesinare anche un bel difetto caratteriale che sono quelli che a volte intrigano di più!

L: Sicuramente, come ho scritto nella mia pagina, sono dolce e passionale. Il rovescio della medaglia porta a una persona abbastanza permalosa, lunatica, incostante. Comunque sia, per tenermi accanto, ci vuole veramente tanta tanta pazienza e tanta tanta fantasia.

M: Oh, e adesso che sappiamo un po’ meglio con chi abbiamo a che fare possiamo infilarci nel tuo letto, o meglio, fare i guardoni. Il gioco erotico che più ti stuzzica coi partner abituali? 

L: Uno dei giochi erotici che prediligo coi miei partner è essere un po’ sottomessa: mi piace essere legata, bendata, chiaramente tutto in maniera molto soft, però è una cosa che mi stuzzica molto. E poi anche essere un po’ insultata.

M: Fuori dal letto, invece, cosa ti piace fare? Hai praticato o pratichi degli sport? Hai hobbies particolari? Se mi vuoi portare a letto mi inviti a casa a vedere la tua collezione di farfalle (lusingata, ma mi fa impressione, eh, sono animalista)? 

L: No, non ti preoccupare Martina, se ti invitassi a casa non troveresti nessuna collezione di farfalle, sono anche io animalista. Per quanto riguarda i miei hobbies mi pace molto la musica, mi piace cantare, ogni tanto registro qualche cover. Per ciò che concerne lo sport ho precedentemente fatto nuoto e bicicletta, attualmente invece faccio delle lunghissime camminate con il mio cane.

M: Ah, ti piacciono anche i cani, non solo i porci (battutona alla Martina, non ne tenete conto). E facci immaginare la scena dai. Lui quant’è grande, e soprattutto, ti piace sculettare e farti guardare mentre cammini?

L: Io ho un cagnolone, un asmstaff di 30 chili, bellissimo, un maschio. Quando giro con lui effettivamente acchiappo parecchio e come dici tu…mi piace comunque sculettare mentre cammino, anche perché comunque ho una camminata, per forza di cose, abbastanza veloce e quindi i muscoli del mio culetto si induriscono parecchio. Effettivamente devo dire che mi capita spesso e volentieri di conoscere un sacco di ragazzi, di uomini, in questo contesto.

M: Quindi il culetto è la parte del tuo corpo che noti venga apprezzata di più. Ma tu con cos’altro ti dai da fare per sedurre un uomo?

L: A parte il culetto sicuramente lo sguardo.

M: Dopo aver sbirciato il tuo culetto, una sbirciatina a casa tua la darei volentieri. Ad esempio, cosa non può mai mancare in frigo o in dispensa, anche in vista di eventuali giochini erotici?

L: Nella mia dispensa sicuramente non deve mai mancare il cioccolato! Diventa molto utile anche in certi momenti, che ne dici?

M: Mmmm…concordo!! E nella tua libreria? Ricordando che qui possono ascoltare la tua playlist musicale, per quanto riguarda invece libri e film? Hai dei generi preferiti, opere preferite?

L: Per ciò che riguarda i film, in generale, sono un’appassionata di horror e thriller. Rispetto ai libri, in realtà spazio a seconda del momento. In questo momento, ad esempio, sono molto legata a letture che riguardano la meditazione, la parte spirituale, insomma libri un po’ particolari.

M: E mentre noi ti immaginiamo a cosce aperte a meditare, ci dici un personaggio in cui ti sei riconosciuta? E perché? 

L: Beh, se parliamo delle favole, sicuramente io sono Alice nel Paese delle Meraviglie, e questa è una cosa che mi porto fin da bambina e perché ho sempre sognato di potermi trovare in un contesto del genere, sento che mi appartiene molto.
Per ciò che riguarda i film mi ritrovo spesso e volentieri nel ruolo dell’omicida!
Vedi, il mio problema è proprio questo: passare da Alice nel Paese delle Meraviglie a diventare un serial killer, sono così!

M: E vediamo allora di stuzzicare ulteriormente l’immaginazione dei nostri boys guardando un po’ in camera da letto. Armadio, cassettiera, cosa abbiamo? E cosa prendiamo per un primo appuntamento passionale?

L: Considerando che sono una dark lady, come potete immaginare, nel mio armadio ho capi prettamente di colore nero e, per un primo appuntamento intrigante, indosserei il mio vestitino strategico, con una vertiginosa scollatura dietro e chiaramente con un bel paio di anfibi!

M: Wow! Adoro l’accostamento! Spero fossero seduti i nostri lettori.
L’ultimo posto dove voglio sbirciare è il cassetto del comodino. Mi accomodo sul tuo letto, per favore non farmi delle avances che sto lavorando. Cosa trovo aprendolo?

L: Certo Martina che tu mi istighi proprio: pretendi di accomodarti nel mio letto e che io stia ferma senza far nulla?
Va beh, sorvoliamo su questa cosa. Nel mio comodino puoi trovare un po’ di tutto, un gran casino, come me! Se vuoi proprio curiosare tra i miei giocattolini, come hai visto ho un bel dildo. Ti piace?

M: Sì, sì, può sempre tornare utile! E lì, in fondo, o vicino all’uscita, c’è rimasto un sogno nel cassetto?

L: Direi di no. Non ho sogni nel cassetto. Ho solo dei desideri che cerco di realizzare.

M: Bella risposta, propositiva! Siamo in chiusura. Prima della consueta domanda libera, marzulliana, dicci un po’ dove si vede Laura tra 10 anni, se vuoi.

L: Sicuramente su un altro pianeta.

M: Azz! Lasciaci le coordinate…spaziali prima di andare.
Ultima domanda la farai tu a te stessa e, ovviamente, ci darai anche la risposta. Vai!

L: Carissima Laura, quando la smetterai di fare strage di cuori? Risposta: quando troverò chi amerà la mia follia.

M: E sono certa che hai molti candidati!
Direi che adesso è davvero tutto Lauretta. Grazie mille per esserti aperta con noi e per aver aperto le porte di casa, in un certo qual modo.

L: Grazie a te Martina, mi sono veramente divertita. Ho tirato fuori la mia personalità ed è stata una bellissima esperienza, io adoro queste cose!
A tutti i luxuryni affezionati mando un bacio grandissimo, e a tutti gli altri posso consigliare di fare una capatina al codice 05 così da scoprire di me cose ancora più intriganti di quelle che hanno letto.

M: E vi saluto anche io ricordandovi di controllare i suoi turni e chiamarla, chiamarla, chiamarla!
Visitate la sua pagina e utilizzate pure la mail di Luxury al solito indirizzo contattami@luxuryline.it per scriverle o chiederle un appuntamento. Sono sicura che non ve ne pentirete!
Mi raccomando: divertitevi e fatela divertire!
Ciao!

Martina

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Intervista doppia Michelle e Sofia

INTERVISTA DOPPIA MICHELLE E SOFIA

Ciao a tutt*!
Pront* per un’intervista in cui metteremo a nudo alcune abitudini festive di due veterane di LuxuryLine?
Nord e Sud a confronto: la sensuale Sofia e la passionale Michelle. Le conoscete già?
Vediamo un po’ se riusciamo a stuzzicare ancora di più le vostre fantasie con le 10 domande che abbiamo posto a queste due arrapanti luxury girls.

Ciao ragazze, grazie della disponibilità.
Partiamo subito!

01 Qual è la canzone che più di tutte rappresenta per voi le festività?

Michelle: All I Want for Christmas Is You.
Sofia: Last Christmas.

02 Cosa preferite, pandoro o panettone?

Michelle: Non mi piacciono!
Sofia: Panettone.

03 L’outfit ideale per il Natale?

Michelle: Un bel fiocco rosso.
Sofia: Abito rosso.

04 Ah, da mamma Natale, non vi siete mai vestite?

Michelle: Si…
Sofia: No, ma c’è sempre una prima volta

05 Questo in effetti conterebbe come un gran dono per un eventuale partner. Ma se doveste scegliere voi cosa farvi regalare da un partner o da un facoltoso slave money, cosa chiedereste?

Michelle: La sua carta centurion a mia discrezione.
Sofia: Un mega viaggio!

06 Per capodanno, invece, come vi vestite…sotto ai vestiti? Intimo rosso oppure brillantini?

Michelle: Nulla 😈
Sofia: Brillantini.

07 E adesso che siamo più in confidenza…se doveste scegliere due personaggi famosi, un uomo e una donna, chi scegliereste per la scopata di Capodanno?

Michelle: Non sono attratta dai personaggi famosi, solo dai “potenti”…
Sofia: Charlize Theron e David Beckham.

08 Visto che siete due di quelle che piacciono tanto ai nostri Chiamanti, una domanda più personale per il nuovo anno, concedetemela. Il più cattivo buon proposito per il 2024?

Michelle: Continuare a seguire il mio caldo istinto.
Sofia: Trasgredire.

09 Visto che siamo in presenza dell’altra e che sicuramente dopo tutti questi anni qualche scambio tra voi l’avrete avuto, diteci un aggettivo con cui descrivereste l’altra.

Michelle: Sexy!
Sofia: Affascinante!

10 Infine lasciamoci con un augurio, il vostro augurio per chi ci legge è…?

Michelle: Vi aspetto con nuove trasgressioni e intrighi…
Sofia: A volte le migliori cose iniziano con un finale. Addio 2023 e buon 2024

Bene, abbiamo finito! È solo un arrivederci però con queste due splendide ragazze.
E voi che siete arrivati fin qui nella lettura, avete altre domande da…porci? Siamo qui anche per le feste!
Cliccate qui per scoprire quando trovare Sofia, Michelle e tutte le altre luxuryne.
Chiamateci e festeggiamo insieme!

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MELANY 06

Ciao sono Melany, ironica e giocosa, pronta a metterti subito a tuo agio parlandoti di me ma anche tanto desiderosa e curiosa di ascoltare te perché sono sicura che sarà la tua voce a scaturire quella passione travolgente che ci legherà intensamente… Chiamami e sarà subito feeling!

Se sei curioso di sapere quando mi puoi trovare in turno clicca QUI

Sonia 21

Libera come una farfalla!
La mia personalità è un mix di sensualità ed erotismo. Ho un corpo su cui perdersi e le mie labbra ti faranno impazzire. Sono pronta a soddisfare ogni tua fantasia, non ho limiti, mi piace la trasgressione e le fantasie particolari ed essere chi vuoi. Chiamami, ti aspetto!

Se sei curioso di sapere quando mi puoi trovare in turno clicca QUI

 

Specialità
  • dirty talking
  • fetish
  • blowjob
  • Extreme
  • Mistress

Perché i numeri erotici piacciono così tanto?

Perché i numeri erotici piacciono così tanto?

Cosa spinge gli uomini e le donne verso i telefoni erotici a pagamento?

Viviamo nell’era di internet, delle piattaforme streaming e social, nell’era in cui basta anche solo pensare a qualcosa e già sappiamo che sarà a nostra completa disposizione con un click, contenuti porno, dai più soft ai più estremi, compresi.
La domanda quindi sorge quasi spontaneamente: perché i numeri erotici piacciono?
La risposta in realtà è molto semplice, perché una linea erotica, a differenza del materiale precaricato sul web, offre un servizio personalizzato, live, di interazione diretta ma che al tempo stesso garantisce l’anonimato del chiamante.

È vero, se ci svegliassimo alle 2:00 di notte e ci venisse voglia di masturbarci ci basterebbe scrivere ” pompino nel bagno della discoteca” e in men che non si dica ci usciranno una sfilza di video. Bello, bellissimo e indubbiamente eccitante ma condividere questa fantasia con una persona in carne ed ossa, che immagina insieme a noi ogni istante, che insieme a noi raggiunge l’apice del piacere rende tutto più realistico.
Vittoria schiacciante dei numeri porno sui video porno!

Qual è il motivo che spinge uomini e donne a chiamare i numeri erotici?

Come anticipato nel paragrafo precedente una delle motivazioni principali è sicuramente l’interazione diretta. Chiamando una linea erotica troveremo a risponderci una persona reale, con la quale scambiare due chiacchiere, due battute e piano piano, proprio come se fossimo al primo appuntamento con un* sconosciut* l’atmosfera si scalderà e passare dal semplice bla bla bla a del fantasmagorico sesso telefonico sarà facile come bere un boccale di birra fresca.

Un’altra ragione è che essendo le chiamate del telefono erotico anonime e senza contatto visivo ci possiamo sentire liberi di dare sfogo alle nostre fantasie, anche a quelle più perverse, senza il timore di essere giudicati o di vedere l’espressione contrariata del* nostr* partner che ci raffredderebbe i bollenti spiriti o addirittura potrebbe compromettere la relazione. Nelle hotline chi risponde è lì per noi, per ascoltarci, per darci consigli, per permetterci di sfogarci, per farci sentire liberi e una volta chiusa la telefonata possiamo tornare alla realtà senza pensare alle conseguenze e indubbiamente più soddisfatti.

Un terzo movente che spinge le persone a chiamare i numeri 899 è la noia, che sia causata dalla monotonia della routine o dalla solitudine, il telefono erotico può essere un ottimo alleato per combatterla.
Nel primo caso è normale che dopo tanti anni a letto con la stessa persona la passione venga meno, ci vorrebbe proprio una scappatella ma l’affetto che proviamo per chi ci sta accanto ci frena e allora voilà sua maestà il sesso telefonico, niente contatto niente tradimento e anzi, senza il peso dell’insoddisfazione, anche il rapporto di coppia ne trarrà giovamento.
Nel secondo caso quello che ci serve è un po’ di compagnia, parlare e ridere come se fossimo al bar con un amico ed ecco che la linea erotica si può trasformare in una linea amica. Non è obbligatorio infatti parlare per forza di sesso, feticismi o fantasie, si può discorrere del più e del meno proprio come faremmo al telefono con il nostro best friend. I motivi sono molteplici ed è questa versatilità la ragione per cui i numeri erotici piacciono così tanto.

Perché si decide di comporre un numero erotico e parlare con un* perfett* sconosciut*?

L’80 % di noi si è approcciato ad una linea erotica prevalentemente per curiosità, vuoi perché ne abbiamo sentito parlare, vuoi perché abbiamo letto della loro esistenza da qualche parte e ci siamo detti: “ma davvero esistono ancora i numeri 899?” E magari tu che stai leggendo sarai tentato di chiamare i numeri porno proprio dopo aver terminato questo articolo. È per il fattore curiosità che le prime telefonate sono per lo più brevi e condite da un pizzico di imbarazzo. Non sappiamo cosa ci aspetta e ci facciamo un po’ di remore a lasciarci andare. La bella voce che ci risponde però farà di tutto per metterci a nostro agio e dopo qualche attimo di impaccio sarà tutto in discesa. All’inizio saremo un po’ “storditi” da questa nuova esperienza ma quando ci ripenseremo a mente fredda ci renderemo conto dell’effetto positivo che ha avuto sul nostro umore e ci verrà voglia di richiamare, non più per curiosità ma ora lo faremo per il raggiungimento del piacere, sia fisico che psichico. Si crea un cocktail di ossitocina, dopamina ed endorfine irrinunciabile.

Essendo chi risponde al telefono erotico un* perfett* sconosciut* ci sentiamo liberi dai vincoli della realtà (messaggini, coccole e chiacchiere post sesso ecc.) e liberi di esporre i nostri desideri senza troppo preoccuparci per l’altr*. Possiamo avere un* partner per il sesso al telefono diverso ogni volta che vogliamo oppure ricercare la persona che ci capisce al volo e che ogni volta ci manda al settimo cielo.

C’è anche da dire, al di là del raggiungimento del piacere che comporta il sesso telefonico, che a volte si ha solo bisogno di parlare con un* sconosciut* senza doppi fini, solo per sfogarci ed essere ascoltati senza giudizi.
Dunque, perché i numeri erotici piacciono così tanto? Ormai direi che è chiaro, perché aprono le porte della felicità!

Alessia

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SOTTO LE LENZUOLA O SOPRA LA LAVATRICE? LUOGHI INSOLITI PER IL SESSO!

SOTTO LE LENZUOLA O SOPRA LA LAVATRICE? LUOGHI INSOLITI PER IL SESSO!

FUORI DAL LETTO CHE TI DICO DOVE FARLO

Stanchi della solita routine sul comodo materasso?
Lei si è addormentata mentre facevate sesso? Azz, già tre volte questa settimana.
Lui si addormenta con le dita nella tua caverna magica? O peggio, con la lingua? Perbaccolina, state attenti! Potresti ucciderlo nel sonno.
Immagino già i titoli “uomo affogato nella patata, la partner mortificata: «sì, lo ammetto, mi bagno troppo»”.

USCIAMO DA STO LETTO?

C’è pure chi fa sesso a letto con il televisore acceso.
Per non disturbare i vicini forse, o forse per non perdere la partita di calcio, o forse perché almeno ha qualcosa di interessante da fare quando lei o lui perde tempo in preliminari troppo lunghi.
Non sono una nemica del letto eh, precisiamo (e nemmeno della TV)!!
Anche a letto il sesso può essere grandioso, c’è una miriade di posizioni da poter provare. Le avete sperimentate tutte? Naaaa, questo lo credete voi!
In questo contesto, però, non voglio restare a letto con voi (anche perché chi mi conosce sa che il mio partner è geloso): voglio esplorare il resto della casa, per cominciare; per finire vi porterò fuori di casa per andare a vedere quali sono considerati i posti più stuzzicanti e strani dove fare l’amore.

IN GIRO PER CASA

All’ingresso

Avete un attaccapanni? La giacca, insomma, dove la mettete al rientro?
Pensate se poteste mettere la vostra compagna con le manine sui bracci più alti, petto contro l’albero (questa ce la ricicliamo anche per la scampagnata magari), culetto un po’ sporgente…eh? Come?
Scusate, vuole aggrapparsi lui ai bracci. Va bene, va bene, fate come volete eh. Io do solo dei suggerimenti di base!!
Ecco, suggerimento importante: se ci sono indumenti che preferite non far profumare di sperma o altro, magari rimuoveteli, ok?

Zona divano

Andiamo avanti e insomma, lì c’è il divano e non mi ci  soffermerei più di tanto. Però, come nel caso del letto, ricordatevi che ci sono anche modi alternativi di utilizzare i nostri soffici amici.
Cioè, vuoi mettere la bellezza di un orale in cui uno dei due è seduto sulla spalliera e l’altro in ginocchio sui cuscini del divano con il viso tra le cosce dell’altro? Oh, se siete bravi, si possono coinvolgere anche i piedi di chi è seduto sulla spalliera.
Altri classici da divano, raga’, sempre che la dimensione del vostro pene ve lo consenta con risultato gradevole, della scopata in piedi contro lo schienale del divano, vogliamo parlarne?
Darei un “wow” come punteggio e un doppio “wow” per… che ne pensate di scopare col corpo dell’altro piegato non a 90 gradi, di meno!? Cioè, piegato di più. Insomma, col bracciolo del divano che faccia da poggia-caverna o poggia-membro, a seconda delle preferenze della coppia.
Ma smettiamola con il divano.

La lavatrice

Un classico che almeno una volta nella vita dovete far provare è il sesso sulla lavatrice in funzione!!!
Tra l’altro la mia cammina per casa quando centrifuga, che immane goduria!
Anche in questo caso, decidete voi come, stando attenti, come ha suggerito il mio compagno, che non sia da incasso, posta sotto ai fuochi da cucina.
Ecco, in quel caso, forse, eviterei. Poi, oh, fate voi.
Il titolo me lo immagino “sesso infuocato e ustionato di una giovane coppia. Lui si giustifica: «non l’ho salvata subito perché credevo urlasse per la mia prestazione»”! Già già…il pisello più grosso del mondo!

Ovunque in orizzontale, verticale e obliquo

Piccio’, usate tutto: tavoli, sedie, stipetti, armadi, mura!

In doccia

E usate la doccia per fare sesso: fatto bene è un triplo “wow”! Non dimenticate l’antiscivolo. No, no, non per il vostro cazzo, quello deve scivolare. Per il piatto doccia, su!

Balconi, terrazze, gazebi, giardini di casa

Volete osare? È tutto buio lì fuori? Chi non ha mai fatto sesso in balcone alzi la mano.
A seconda del vostro grado di esibizionismo, ci sono modi di farlo che coprono o scoprono le vostre parti intime. Sarebbe interessante cominciare dal tutto coperto per poi andare sempre più osando.
Non vorrei rompere ma…sconsiglio il sedersi sulle ringhiere: il mio gatto è caduto tre volte e voi non avete 9 vite (o 7, non c’è univocità nel mondo).

Va bene, dopo la carrellata veloce in casa, prendete le chiavi e il lubrificante che usciamo, via.

DOVE FARE SESSO FUORI CASA

Fare sesso o fare l’amore che dir o far si voglia, ci sono alcuni luoghi che nelle fantasie ricorrono davvero mooolto spesso.
Visto che stiamo uscendo di casa, prima ancora di una sveltina in auto per ricordare i tempi che furono, iniziamo da…

L’ascensore

Spesso usato per scaldarsi, dando una palpatina qui e  una lì, l’ascensore rimane nella “top five” dei luoghi sognati per farsi una trombata non usando la tromba delle scale. Sì, questa era pessima ma non ho resistito. Chiedo scusa in ginocc…no. Chiedo scusa e basta che devo finire l’articoletto e poi mi distraggo.
Ora, il massimo della trasgressione sarebbe farlo in quegli ascensori ove la cabina è trasparente, avete presente? Quelli in cui da fuori si vede tutto l’interno. Anche in questo caso, a vostra discrezione.
Non sono facilissimi da trovare magari, in alcuni alberghi, magari un po’ costosi, però ci sono.
Rischio variabile: dovete decidere se bloccarlo o se vi stuzzica di più l’idea che qualcuno possa farlo aprire mentre state ancora copulando. Ah, certo, se poi volete farlo con pubblico presente…sto zitta!

Il bagno pubblico

Già, già, si ritrova molto spesso nelle fantasie, che siano bagni di treni, aerei, bar, uffici, ecc., anche in questo caso credo che l’eccitazione dipenda molto dall’idea che dietro quella porta ci sia gente, tanta gente.
Qualcuno potrà perfino bussare alla porta mentre lo state facendo. Figo, no?
Infilerei qui anche i camerini dei negozi di abbigliamento, sempre per via della vicinanza con il mondo esterno.

La spiaggia

Sarà per via della mia sicilianità, ma questo lo trovo  poco strano come posto. Insomma, c’è ancora qualcuno nel mondo che non ha mai fatto sesso in spiaggia? Davvero? No, dai, non prendetemi in giro!
D’accordo, c’è umidità.
D’accordo, ci sono i granelli di sabbia che si infilano ovunque.
D’accordo, è difficile trovare un luogo riparato.
D’accordo, ho capito!! Entra in acqua allora. No, non ci credo. Davvero c’è ancora qualcuno nel mondo che non…

Il posto di lavoro

Ora, ci sta che ci siano luoghi di lavoro che non consentono di fare sesso con il partner ufficiale, proprio per l’assenza di “postazioni” adeguate. Capirete che, allo stesso tempo, non potevo esimermi dall’annoverare l’ufficio tra i posti dove farsi una bella sessione di allenamento da sesso. Se avete la possibilità: fatelo!!
Vi rendete conto di quante possibilità offre già la sola scrivania? Sotto, sopra, sottosopra? Non mi ci fate pensare, perché altrimenti vi mollo qui e vado a fare sesso in ufficio dal mio lui, pure mentre continua a lavorare!

Quello che mi manca

Non volevo spoilerare troppo presto.  Cercando su internet, un sito ha annoverato questo come luogo strano per fare sesso e, in effetti… Avete mai fatto sesso in una cabina per le fototessere? Quelle che si trovano vicino alle stazioni ferroviarie, agli aeroporti? Caspiterina, questa sì che sarebbe forte!
Non dimentichiamo che c’è anche la possibilità di immortalare l’evento! Sarebbe proprio la parte migliore dopotutto, no? No, no. Non volevo sminuire le vostre prestazioni, su, non siate permalosi!!

Abbiamo finito!
Termino qui con la mia carrellata di luoghi (diversi dal letto), alla portata di tutti (o quasi) dove fare i porcellini, ma se ve ne vengono in mente altri (fattibili come questi però eh), fatecelo sapere.
Io, intanto, vi lascio e vado a cercare la macchinetta per fototessere più vicina a casa mia!

Divertitevi!!

Martina

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Chiacchiere piccanti con Miura

Il salotto hot di LuxuryLine: chiacchiere Piccanti con Miura

la dominante Miura risponde alle domande di Martina

M: Bentornati nel nostro salottino hot. Tutti seduti composti! Non fate baccano o ve la vedrete con lei: “mistress nella vita”, recita la sua pagina. Oggi è qui con noi Miura, una luxuryna tutto pepe che in tanti di voi hanno già dimostrato di apprezzare. Pronti per conoscerla meglio?
Ciao Miura, benvenuta!

M: Ciao Martina, grazie! È un piacere essere qui con voi.

M: Miura, toglici subito una curiosità: in molti hanno associato il tuo nome a una “creatura” di Ferruccio Lamborghini, altri al fumettista giapponese Kentarō, altri ancora al calciatore Kazuyoshi, ma qual è la realtà, chi ti ha ispirato?

M: Conoscevo questo nome da tempo proprio grazie alla Lamborghini e ne sono subito rimasta attratta. Mi dava l’idea di un nome potente, quindi non ho avuto alcun dubbio al momento della scelta, lo porto con fierezza.

M: Come ti trovi a Luxury?

M: Mi trovo molto bene! È un lavoro che per la maggior parte dei casi mi dà grande soddisfazione, posso sentirmi libera di esprimermi e divertirmi nel giocare con chi chiama.

M: Visto che, come ho accennato prima, sei una mistress nella vita, per metterti a tuo agio vuoi che mentre ti intervisto ti lecchi i piedini o c’è già qualche schiavo, lì da te, che lo sta facendo? Io mi adatto.

M: Un’offerta interessante, solitamente il leccaggio dei piedi è riservato solo a uomini ma dato che al momento non ho nessuno schiavetto intorno potrei concederteli per un po’…

M: Mi incuriosisce molto, ammetto, questo tuo gioco. Posso chiederti per cosa li usi i tuoi schiavi? Non so, ti fanno il bucato, cucinano per te, ti fanno fresco per tutta la notte con delle foglie di palma in estate?

M: I miei schiavi sanno che amo essere viziata. Mi piace farmi fare tanti massaggi e… Il resto è mistero, per saperlo bisogna entrare a farne parte.

M: Abbiamo capito che è quasi impossibile sottometterti, ma per conquistarti? Cosa dovrebbe avere un uomo? O una donna. Non so quale dei due sessi ti stuzzichi di più.

M: Mi piacciono gli uomini sebbene apprezzi “giocare” anche con le donne avendo un’indole esibizionista. Per conquistarmi è indispensabile essere di buon cuore. Mi piace avere al mio fianco uomini con un carattere altrettanto forte così che il letto diventi come un ring, e chi cederà? Di sicuro non io…

M: Facci fare un po’ i fatti tuoi, nella tua quotidianità. Per esempio…qual è l’indumento o l’accessorio per cui spendi di più (o, nel tuo caso, per cui i tuoi schiavi spendono di più)? 

M: Mi piace collezionare completini intimi sexy, quelli sono regali sempre molto graditi!

M: Chissà come sarà sexy la tua camminata!! Non so, ti immagino come una panterona che si muove sinuosa per le strade della città. Ti piace farti notare? A che livello di esibizionismo siamo?

M: Mi piace farmi notare e nel farlo mi piace ancor di più distinguermi…
Il mio ruolo di mistress prevede un atteggiamento austero e mi rappresenta molto, ma è anche vero che credo fortemente nelle connessioni tra le persone a prescindere dal ruolo/situazione. Il mio atteggiamento, perciò, varia in base a ciò che leggo nel profondo di ognuno.
Saper cogliere e accogliere il lato più profondo mi permette di farmi spazio nella vita delle persone, spazio ottenuto senza alcuna fretta. E poi diciamolo, so essere irresistibile!!

M: Non ho alcun dubbio in merito!! I nostri amici ti hanno apprezzata fin da subito quando sei arrivata a Luxury. A proposito…è già da un po’ che i tuoi turni investono le ore notturne. Corro il rischio di fare una domanda retorica, da nottambulina: non è stupendo il turno di notte? Concordi? Sì, sì?

M: Sono altrettanto nottambula anch’io quindi sì, il turno di notte è decisamente quello che preferisco!

M: Vediamo un po’, facciamo una domandina per conoscere meglio la persona. Sei dell’opinione che in guerra e in amore tutto è concesso o ti poni dei limiti? Per esempio, ti piacesse il partner della tua migliore amica, ci proveresti?

M: No dai dei limiti me li pongo, non potrei mai provarci col ragazzo della mia migliore amica.

M: Ok, dai, sto per lasciarti andare. Adesso, vuoi dirmi tu qualcosa su di te che pensi sarebbe dovuto emergere dall’intervista ma che per incompetenza dell’intervistatrice non è venuto fuori? Domanda aperta. 

M: Credo sia sufficiente ciò che è emerso, per qualsiasi curiosità invito i lettori a scrivermi un commento sulla mia pagina.

M: D’accordo, allora saluta pure sia loro sia la tua stupenda e professionalissima intervistatrice.

M: Ciao a tutti vi aspetto in chiamata e grazie Martina per questa divertentissima intervista!

M: Grazie di essere stata con noi, Miura.
A voi che leggete invece ricordo che potete cercare Miura nella pagina dei turni, scrivere nella sua pagina dei commenti, oppure farle pervenire mail al contattami@luxuryline.it. Chiamatela, fatele sapere cosa ne pensate dell’intervista, è davvero una forza della natura!
Divertimento assicurato! Ciao!

Martina

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