Luxury Short Stories: mi bagno al bagno

No, questo è troppo corto, mmm questo da suora, oh! Questo perfetto! Mio fratello mi chiama e mi dice di scendere, pronta al pelo e per fortuna sono molto soddisfatta del risultato. Indosso un vestitino di pizzo rosso aderente che arriva a metà coscia, il tessuto crea sulla scollatura e sulla schiena un intrigante effetto vedo non vedo, decolleté opentoe nere abbinate alla borsetta, capelli sciolti sulle spalle e giusto un po’ di matita e di mascara per incorniciare i miei occhi da gatta.

Arriviamo davanti al locale ed ecco lui, bellissimo e altissimo, che svetta tra la gente. Sento un piacevole formicolio tra le gambe e forse fisso per qualche secondo di troppo il suo petto e le sue spalle ma quella camicia mi sta facendo pensare alle peggio porcate.
Ci sediamo ad un lungo tavolo e lui si mette di fronte a me. Vorrei sfilare la scarpa e appoggiare il piede sul suo cazzo per provocarlo e invece, altro che audacia, sento le guance diventare dello stesso colore dell’abito appena mi rivolge la parola.
Ordiniamo da bere e tutto procede come niente fosse fino a quando…
“Ragazzi so che può sembrare una richiesta strana ma non ci sono altre donne e io ho la fobia di andare al bagno da sola, qualcuno sarebbe così gentile da accompagnarmi?”.
No, vi giuro che non si tratta di una scusa, non sono così spudorata, solo un po’ matta ma fortuna vuole che sia lui a proporsi. Grazie signore grazie!
Dio quanti gradi ci sono qua dentro?
Mi prende per mano e si fa strada tra la gente, strano, non c’è fila quindi lo ringrazio, chiudo la porta e regalo al water tutta la mia pioggia d’orata. Sono così eccitata che già solo lo sfregamento della carta igienica mi dà sollievo. Meglio uscire.
Mi lavo le mani e vedo, attraverso lo specchio, che mi sta guardando il sedere poi il nostro sguardo si incontra, mi giro, si avvicina e mi bacia. Uso il bordo del lavandino per sedermi e allargare le gambe così riesco a strusciarmi contro la sua patta. “Ti voglio” gli sussurro all’orecchio, gli lecco il collo e il labbro inferiore ” ti voglio da impazzire”. Mi prende in braccio e ci chiudiamo in bagno, gli slaccio i pantaloni e li faccio scendere insieme ai boxer neri oh si, finalmente vedo il suo bel cazzo, grosso e duro.
Il mio vestito ormai è completamente sollevato, sposto il perizoma a lato e, aiutandomi con la mano, lo faccio entrare. La porta sbatte ad ogni colpo che mi dà, le sue mani mi strizzano le chiappe e io mi avvinghio a lui per sentirlo tutto fino in fondo. Vorrei urlare e farmi scopare in tutti i modi possibili e immaginabili ma sono così eccitata che vengo ad una velocità imbarazzante. Cristo che liberazione!
Mi rimetto in piedi e mi accuccio davanti a lui.
Lo lecco dalle palle fino alla cappella, è tutto bagnato e sento il mio sapore mentre lo prendo in bocca e inizio a spompinarlo. Adoro sentire che mi tira i capelli e che mi spinge il cazzo in gola. “Voglio bere la tua sborra” gli dico guardandolo negli occhi e riprendendo a succhiare.
Sta per venire, apro le labbra e tiro fuori la lingua che pochi secondi dopo riceve tutto il suo sperma e mmmm buono, ingoio tutto.
Ci ricomponiamo alla bene meglio e torniamo al tavolo. Chi mai potrà credere alla scusa della fila per giustificare il tempo passato?

 Biondina 00