Skip to main content

Tag: Gioco e intrattenimento a tema erotico

La ricerca del punto G

LA RICERCA DEL PUNTO G

Il Punto G: le coordinate per trovare il piacere!

Magellano, Cook, chi sono loro dinanzi a tutti quelli (come alcuni di voi) che si sono concentrati in maniera spasmodica alla ricerca del Santo Graal del piacere femminile?
Il punto G: quella zona mitologica che spinge i nostri partner sessuali ad armarsi di dita, lingua, labbra, strumenti a cui non voglio nemmeno pensare (altro che Nina, Pinta e Santa Maria), che li porta a toccarci per ore intere nella speranza di poter raggiungere quella chiave che aprirebbe loro gemiti a profusione, urletti, ululati. Una soddisfazione che si tramuta in esaltazione mistica.
Volete anche voi entrare nel novero di quei pochi eletti che hanno detto “l’ho trovato!”? E beh, allora continuate la lettura e preparatevi però a scoprire che, come tante cose nella vita, non esiste una mappa precisa per trovarlo (e niente GPS, sigh).

Perché si chiama Punto G?

Partiamo dalle basi. Il nome “punto G” deriva dal medico tedesco Ernst Gräfenberg, che nel 1950 per primo lo identificò come una zona erogena particolarmente sensibile, capace di scatenare forti sensazioni di piacere. Ecco quindi che “G” nel punto G non sta per “Graal”, né per “Goduria”, né a quanto pare per “Ginecomania” (questa non ve la spiego e ma la tengo per il prossimo cruciverba). Gräfenberg potremmo immaginarlo un po’ come il primo colono di quest’isola sperduta, mai mappata nemmeno da coloro che si ritenevano grandi esploratori del corpo umano femminile.
Avete già imparato una cosa, contenti? Nell’attesa di portare a termine la vostra missione principale, potreste iniziare a vantarvi di questo al bar con gli amici. La prossima volta che qualcuno vi parla del punto G, rispondete con aria esperta: “Ah, sì, il punto Gräfenberg, certo!”, no? Oh, raga’, io propongo le idee, poi non siete mica obbligati a fare tutto ciò che vi consiglio, benché vi consigli anche questo: vi consiglio di seguire il mio consiglio e…ok, torno al punto G, seriamente!

Come iniziare la ricerca.

Esiste o non esiste? Questo è il dilemma. Iniziamo dalla scienza! Che dice?
Il punto G, scientificamente parlando, è una zona erogena situata sulla parete anteriore della vagina, a circa 5-8 cm dall’ingresso. Sembra facile detta così, o no? Illusi! Pensare di trovarlo subito come se fosse una X su una mappa è un po’ una fantasia da film, quelli che vedete voi, sì, quelli lì in cui pare che tutti siano sommi maestri a cui Vespucci spiccia casa.
Questa è più una caccia al tesoro (e che tesoro!) senza una bussola e senza stella polare. Ma tranquilli, per carità, non vi fate prendere dal panico e aggiungete alle vostre armi anche un po’ di pazienza e, perché no, il coinvolgimento della proprietaria del corpo potrebbe anche essere utile (sempre che non siate ancora alla bambola gonfiabile, ma in quel caso mi sa che cercherete per tutta la vita senza ottenere risultati).
La scienza, dopotutto, ci dice che è una zona particolarmente sensibile, con un’alta concentrazione di terminazioni nervose, che, se stimolata correttamente, può provocare un piacere intenso. Dovete mettervi in testa però che non tutti i sentieri portano alla stessa meta e che non è detto che tutte le donne lo sperimentino con la stessa intensità (insomma, potreste anche averlo già trovato con la vostra ex frigidina).
Studi recenti hanno anche suggerito che la percezione del punto G potrebbe essere legata a fattori psicologici e fisici. Insomma, il piacere non è solo una questione di “punto”, ma anche di “attitudine”. E qui ci stiamo avvicinando al nocciolo della questione: non basta cercare, bisogna saper esplorare e restare con le orecchie tese ad ascoltare i benefici del vostro impegno. Vi prego, fatelo bene!!! E se la ricerca non dà subito frutti? Beh, si sa, “non è il punto d’arrivo che conta, ma il viaggio”. E, credimi, mi sa proprio che tutte le ragazze di Luxury sarebbero d’accordo.
Certo, ci si può anche impegnare per la scienza (pensate come sono contente le mogli dei ricercatori che si occupano ancora di questa questione) e si potrà magari non arrivare mai a un consenso unanime sui modi e i motivi per intraprendere questo viaggio.
Le evidenze, ragazzuoli, suggeriscono che stimolare la zona anteriore della vagina possa provocare sensazioni uniche. Quindi, sì, il punto G potrebbe essere davvero lì…ma ricordiamoci che ogni corpo è diverso, e il piacere è qualcosa che si deve scoprire in modo personale.
Credo che ci possa chiedere anche un’altra cosa sull’argomento. Io, vi assicuro, me la sono fatta spesso questa domanda quando ho avuto a che fare con gente che ne pareva ossessionata.

Perché raggiungere la X è per molti uomini così importante?

In altre parole, perché il punto G è così intrigante? Da un certo punto di vista, femminile, si potrebbe pensare, in un certo senso, a una sfida: l’incontrollato versus la nostra capacità di mantenere un contegno per non urlare e gemere troppo quando è arrivato ieri il nuovo orribile vicino. È come quel “punto di non ritorno” che, se trovato nel modo giusto, può mandarti in orbita. Per voi maschietti, è sempre una questione di orgoglio mi sa, eh? Per voi la vostra mascolinità si misura in decibel femminili, ditela tutta. Raga’, non vorrei deludervi ma… Taccio, taccio. Continuate pure il vostro percorso. Anche perché è qui che sta il bello: anche se non lo trovate subito, il percorso è spesso così piacevole che forse vi dimenticherete che l’obiettivo è il punto Gräfenberg e il vero “punto” sarà Goduria!! E chi lo sa, magari lungo la strada vi potreste imbattere in altre zone erogene che non avevamo nemmeno preso in considerazione.

Conclusioni: cosa abbiamo capito?

Alla fine, il punto G è davvero una conquista per pochi eletti, ma il piacere non si misura solo su coordinate geografiche. Non preoccupatevi, non scoraggiatevi, non fermatevi. Parola d’ordine: divertiamoci!! Perché, come diceva Marco Polo, “Il viaggio è la ricompensa”. E in questa ricerca, ogni “passo” dell’esplorazione vale tanto quanto il traguardo finale.
Se poi credete di avere la risposta in tasca, beh, noi siamo pronte a lasciarci guidare da voi!

Martina

Continua a leggere

Dimmi che colore di lingerie ti piace e ti dirò come sei a letto

Dimmi che colore di lingerie ti piace e ti dirò come sei a letto

Un test veloce e divertente che in base alla tonalità che sceglierai rivelerà la tua natura erotica

Ognuno di noi, maschio o femmina che sia, ha un colore di intimo preferito, quello che quando lo vediamo indosso a qualcuno ci fa dire “WOW” e sentire un fremito tra le cosce, o che quando lo mettiamo noi, guardandoci allo specchio, ci fa pensare “mmm…me lo strapperei via da sol*”.

Facciamo allora questo giochino insieme: in base al colore che sceglierai ti rivelerò la tua vera natura sessuale. Cominciamo!

Intimo Bianco

L’intimo bianco è sinonimo di eleganza e raffinatezza, ma tu che lo apprezzi come sei? Hai bisogno di continui stimoli e novità per tenere viva l’eccitazione. Sei, infatti, tu stess* il/la prim* ad essere creativ*: proponi giochi e situazioni sempre nuovi e ti aspetti un* partner che stia al passo con la tua immaginazione.

Intimo Nero

Lingerie lussuosa e di classe, se la ami sicuramente ami anche le emozioni forti e travolgenti. Vuoi fare il/la sexy misterios* perciò non palesi i tuoi gusti anche se hai ben chiaro cosa vuoi e, un piccolo passo dopo l’altro, fai di tutto per raggiungere il tuo obiettivo, senza però trascurare il piacere del* partner. Lo so, i suoi gemiti sono come una droga per te.

Intimo Rosso

O hai un feticismo per la biancheria natalizia oppure semplicemente sei attratto dal colore sensuale per eccellenza. Passionale, irruente, impetuos* si salvi chi può; a te non serve un partner ma un toreador che sappia tenerti testa a letto. Sei sicuro di te e questa caratteristica, insieme all’intraprendenza, renderanno bollenti le notti per chiunque ti stia accanto.

Intimo Grigio

Questo colore rappresenta la sobrietà e la compostezza. Difficilmente riesci a lasciarti andare e a goderti il momento senza remore. Anche quando hai delle calde labbra che stanno baciando ogni centimetro del tuo corpo, continui a pensare che devi mantenere il controllo per non commettere errori. In sintesi sei una macchina del sesso.

Intimo Fucsia

Audace e grazioso, sei spensierat* e vivace. Ti piace stare al centro dell’attenzione, vuoi tutti gli occhi puntati su di te, per questo motivo non sarà insolito vederti mangiare un’oliva in modo provocante nella speranza che poi qualcuno “mangi” te, magari in un punto non proprio appartato. Inguaribile esibizionista!

Intimo Blu

Lingerie fine e chic, se ti piace questo colore sei sicuramente una persona molto sensibile e pacata, e questi due tratti ti contraddistinguono anche nell’intimità. Sei attent* ai bisogni di chi ti sta accanto e anteponi il suo piacere al tuo, ascolti le sue esigenze e ti accerti che ciò che state facendo piaccia ad entrambi.

Intimo Beige (carne)

La mutandina c’è ma non si vede e questo vale anche per il tuo lato da porc*. Chi ti guarda pensa che tu non vada oltre la posizione del missionario e invece appena ti scaldi un po’ liberi tutta la tua libidine. Lasci così il/la tu* compagn* di giochi di stucco e tu ne approfitti per prendere il controllo della situazione.

Ora Basta leggere è il momento di mettere in pratica le tue qualità, ovviamente con indosso una sexy lingerie.

Continua a leggere

LUXURY…lines

Luxury…lines!

All’insegna della sperimentazione abbiamo preparato per voi un cruciverba con cui ingannare il tempo in attesa che le vostre preferite diventino “verdi” oppure giocare insieme a loro.
Potete stamparlo, se volete.
In alternativa, per i più riservati, è possibile risolverlo con l’app Adobe Acrobat Reader, sia da cellulare che da pc.
Aprite il file, scegliete l’opzione “compila e firma” (tranquilli, non si firma nulla), posizionatevi sulla casella da riempire e…buon lavoro!

Su, su, mettetevi alla prova e tentate di scoprire la parola nascosta!

LUXURY...lines-cruciverba

Clicca qui se vuoi scaricare il pdf e compilare comodamente il cruciverba.

Continua a leggere

Lunghezza del pene: gli Italiani Campioni del Mondo?

Lunghezza del pene: gli italiani sono i campioni del mondo?

falsi miti, lunghezze nel mondo e in Italia

COME SI MISURA IL PENE?

ln questo piccolo articolo non parleremo delle dimensioni del pene (a quello ci ha già pensato Mia in un precedente articolo) bensì cercheremo di capire se gli italiani sono davvero i più dotati del mondo. Infatti secondo un recente studio effettuato su un campione di circa 4600 ragazzi è emerso che la lunghezza media del pene sarebbe di circa 16 centimetri e la circonferenza di circa 12. Verità o inganno? Ahimé pare che questa stima sia discutibile perché ai ragazzi è stato chiesto di misurarselo in autonomia con un righello esercitando una leggera pressione sul grasso pubico. Va da sé che più si preme più il pene risulterà lungo e non si parla di qualche millimetro ma addirittura di centimetri di differenza. lo già vi sto immaginando in bagno con il righello in mano a premere sulla pancia eh, lo so, in realtà vi ho appena svelato il trucco per fare più bella figura.

la verità in cm

Ma torniamo al nostro quesito iniziale, più dotati del mondo si o no?
La risposta è no, ragazzi no mi dispiace ma i più cazzuti del mondo sono gli africani, in particolare abitanti del Congo con una media di quasi 18 centimetri, (non ci avviciniamo neanche barando).
Voi allora vi starete dicendo vabbè se non siamo i campioni del mondo lo saremo almeno dell’Europa. Di nuovo mi dispiace deludervi ma il primato spetta agli ungheresi con più di 16 centimetri di media. Tranquilli ora vi risollevo il morale, noi siamo al quinto posto con più di 15 centimetri di media e, se teniamo presente che un pene medio misura 13 centimetri, direi che ci difendiamo benissimo anche senza premere sulla ciccia.
So che ve lo state chiedendo, e i francesi?
Sono al secondo posto nella classifica europea, figuriamoci se potevano ammettere di averlo più piccolo di noi, tanto avranno barato, con tutte quelle baguette sai che grasso pubico da schiacciare. 
I più sfortunati d’Europa sono i Rumeni con una media di 12.75 cm, immagino lo smacco visto che si ritrovano come vicini di casa i più dotati d’Europa.

chi sono i più dotati d’Italia?

Torniamo a parlare di casa nostra e vediamo quali sono le regioni più superdotate d’Italia.
Africani  a farvi concorrenza ci sono i campani, i laziali, i siciliani e i calabresi con una media che supera i 19 cm, a seguire sardi, pugliesi e lombardi con una media di 18 cm.  Al pari degli ungheresi troviamo invece i trentini, i toscani, e gli emiliano-romagnoli.
Perché allora siamo  finiti quinti in classifica europea? perché i liguri, i veneti e i piemontesi pare che abbiano una media di 13 cm, dai, siamo sempre meglio dei rumeni.

Per concludere questo articolo vi lascio una massima ritrovata in un bagno di un autogrill che riassume le caratteristiche del pene perfetto:

“Non grosso che otturi non lungo che tocchi, ma duro che duri è un cazzo coi fiocchi”

( Il testo vuole usare un tono scherzoso e non offendere nessuno. I dati variano a seconda degli studi che si consultano)

Alessia

Continua a leggere