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Racconti Erotici

Luxury stories

Gli audio racconti erotici firmati luxuryline

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Racconti erotici di dominazione: la mia prima volta da sottomesso

Racconti erotici di dominazione: la mia prima volta da sottomesso

Non credevo nei racconti erotici di dominazione, pensavo fossero esagerazioni, quelle cose che si leggono solo nei romanzetti, fantasie estreme distanti anni luce dalla realtà. Poi… Poi è arrivata lei che con una sola parola ha sgretolato tutte le mie certezze.
“Inginocchiati!” Non c’era rabbia nella sua voce, solo controllo e io ho obbedito, senza pensare, senza riflettere, come fosse un automatismo.
Mi aspettavo di vederla sorridente, avvolta da un sexy vestitino colorato, pronta per la nostra prima uscita; invece indossava un completo di latex nero, il sorriso era più da pantera affamata che da gattina emozionata e altro che tavolo a lume di candela! Le candele c’erano ma per essere usate su di me.
Ed è così che ebbe inizio la mia prima volta da sottomesso.

Dominazione femminile: tutto inizia con un sì

Eretta e bellissima di fronte a me che sono prostrato ai suoi piedi, la classica immagine che viene alla mente quando si pensa alla relazione mistress slave, appoggia l’estremità del frustino sulla mia guancia. Dice che imparerò il significato di provare piacere nella sottomissione, che capirò che cosa vuol dire essere spogliato di tutto tranne del desiderio e, con un tono di voce più scottante della sabbia a mezzo giorno in pieno agosto, mi chiede se sono pronto per cominciare.

Un brivido mi ha attraversato come un colpo netto, la voglia di cedere ha preso il sopravvento e il sì è arrivato senza che me ne accorgessi, non ad alta voce, non in modo chiaro, semplicemente il mio corpo ha parlato per me. Il respiro accelerato, la pelle tesa, gli occhi bassi, tutto gridava deferenza totale per la mia padrona.

“Molto bene, bravo, lo sguardo deve rimanere a terra, non sei autorizzato a distoglierlo dal pavimento. Ora spogliati, ti voglio nudo a mia completa disposizione. Fallo lentamente, devo godermi lo spettacolo”.
La mia esperienza di sottomissione entra così nel vivo.

Giochi di potere e desiderio estremo

Ogni gesto diventa parte integrante del rituale mentre gradualmente tolgo tutto senza fretta. Mi sento esposto e vulnerabile sotto il suo sguardo fisso ma non ho paura, anzi, questa circostanza ha qualcosa di ipnotico e io non posso far altro che lasciarmi incantare.

Ora sono totalmente nudo, lei fa un giro completo intorno a me poi si ferma e mi lega i polsi sopra la testa. Il nodo è saldo e ben studiato e il contatto con la corda risveglia in me un bisogno primitivo di arrendermi, una sensazione nuova difficile da spiegare, probabilmente solo chi ha avuto una storia erotica di dominazione può capire.
Schiaccia un capezzolo con le dita dopodiché afferra una fascia appoggiata allo schienale di una sedia e mi benda.

Ogni suono, ogni respiro risultano amplificati e io sono in balia delle sue decisioni, dei suoi desideri estremi, dei suoi giochi di potere e il punto è che è tutto perfetto così.

“Sei mio, sei il mio giocattolino, non ti muoverai, non implorerai, non farai niente di niente finché io non te lo permetterò”.
Le sue mani mi stringono le palle, le unghie graffiano petto e schiena. Continuavo a pensare a quella frase come un martello. Mi dava fastidio, lei non è delicata ma il dolore si mischia al piacere.
Non sento niente per qualche secondo, il suo è controllo puro, attesa distillata in aspettativa. Ecco il fruscio della frusta che si abbatte sulla scapola destra e io mi sento finalmente marchiato, sento finalmente di essere una sua proprietà.

Cedere del tutto all’esperienza BDSM

“Apri la bocca”. Eseguo senza chiedere spiegazioni, mi infila in bocca un oggetto metallico e mi ordina di succhiare, non capisco cosa sia ma eseguo. Lo sfila e lo passa sul collo, ha una punta tagliente e la pelle brucia al suo passaggio. Scorre fino all’addome e prosegue sul cazzo. Si stacca da me e sento la mancanza di quella lingua pungente.

La sento maneggiare con una bottiglia e un bicchiere. “Apri di nuovo”. Le labbra si schiudono e un liquido dolce mi pervade. Mmm buono, è vino. Ripete l’azione altre due volte.
“Adesso appartieni a me” mi sussurra all’orecchio sinistro e ha ragione, sono sovrastato dalla dominazione femminile: è un patto, un giuramento non scritto che si crea nella relazione tra mistress e slave, e io mi sento più vivo che mai.
Mi spinge obbligandomi a sdraiarmi a pancia in giù. I tacchi riecheggiano nella stanza mentre camminando lentamente disegna cerchi perfetti intorno alla mia figura. So bene che cosa sta per accadere, sarò il suo tappeto, lo so e lo voglio. Quante volte l’ho letto nei racconti di dominazione ed ora sono io il protagonista.

Forse sono solo stanco di avere io il controllo, forse scoprirò che abbandonarsi è più potente che dominare ma quando sento la pressione della suola sulla mia schiena capisco di essere stato sommerso nell’abisso di piacere che solo la resa può donare.

Dopo il BDSM il legame che resta

Sto gemendo mentre la cera si raffredda e le sue dita sciolgono il nodo ai polsi. “La benda toglitela da solo”. Ci metto qualche istante a mettere a fuoco la sua figura e wow! Seduta sul divano, con le gambe accavallate e il calice di vino in mano, negli occhi la stessa fermezza di quando mi aveva legato e un lieve sorriso orgoglioso, come se sapesse perfettamente di aver raggiunto il suo obiettivo.

“Ora vieni qui, in ginocchio”. Questo comando suona come una carezza alle mie orecchie. Non ci sono più corde e fruste eppure sento che il gioco BDSM non è finito, ha solo mutato forma, perché questo tipo di abbandono non finisce con i lacci che vengono slegati o con la chiusura di una porta. È un senso di appartenenza che ti incide nel profondo.

“Per essere stata la prima volta devo dire che hai retto bene, più di quanto pensassi” dice accarezzandomi i capelli. La gola chiusa dall’emozione, perché in fondo so bene che la resa è stata più emotiva che fisica e in fondo so anche che non servono parole.
Lei è riuscita a far emergere, con la sua dominazione femminile impeccabile, un lato di me che non sapevo di possedere, senza forzare, con naturalezza.
Mi sento in pace, una pace nuova fatta di confini superati e giochi estremi.

Le bacio la mano che mi porge per aiutarmi ad alzarmi. “Mi vorrai ancora dominare vero?”, le chiedo sentendomi più nudo di prima, soprattutto quando la sento ridere in risposta. “Tu sei mio, quando schioccherò le dita tu mollerai qualsiasi cosa tu stia facendo e correrai da me”.

Luca 86

Chiama una delle Luxury girls e vivi il tuo racconto BDSM in diretta. Trova la tua padrona preferita e controlla nei turni quando la potrai trovare.

Per approfondire il tema della dominazione femminile su una linea erotica leggi mistress al telefono schiavizzano sottomessi.

Ti è piaciuto questo racconto? Leggi anche la mia esperienza proibita con la suocera…

Racconti erotici: la milf della porta accanto

Racconti erotici: la milf della porta accanto

Finalmente è stato rimosso il cartello “vendesi” dall’appartamento accanto al mio e da divoratrice di film porno e racconti erotici con milf (soprattutto da quando mi sono separata) mi sto già immaginando mille scenari piccanti con il futuro inquilino. Meglio tornare con i piedi per terra, sarà una coppietta di Sposini, o una donna single come me o, nella remota possibilità che si tratti di un essere maschile, un ometto alto un metro e cinquanta con un’anguria al posto della tartaruga.

Se la realtà dovesse deludermi, per fortuna c’è sempre la fantasia e qualche chiamata erotica per rendere tutto più interessante…

Passano i giorni e rientrando dalla palestra noto due signori sulla settantina che maneggiano con la mia cassetta delle lettere. ” E te pareva!” Dico tra i denti avvicinandomi e faccio notare che la buchetta è mia. Beh, salta fuori che la persona che ci ha venduto le case è la stessa e che ha consegnato loro un mazzo di chiavi che dovrebbe essere mio. Di male in peggio! Se non che la cara signora mi spiega Khedira al figlio di consegnarmi il mazzo completo, così potremo verificare insieme quali sono le mie e quali le sue. Continua raccontandomi che è un ragazzo giovane, solo, lavoratore e che quindi lo stanno aiutando. Me lo sta sponsorizzando? Beh, ora sono proprio curiosa.

Donne mature e ragazzi giovani

Sto passando l’aspirapolvere, mi sembra di sentir bussare quindi la spengo, si, qualcuno sta proprio bussando. “Chi è?” Domando avvicinandomi alla porta ” sono Mattia, il tuo nuovo vicino”. Merda, che tempismo di merda! Sciolgo i capelli e liscio, con un gesto automatico della mano, il top a righe e i leggins neri e apro.

Ci studiamo per qualche istante. Ha sui 25 anni, è poco più alto di me, direi circa 1.75, muscoloso, ha i capelli castani e gli occhi nocciola. Carino il cucciolo, speriamo che abbia voglia di una bella esperienza hot con una milf perché io ho proprio voglia di un sexy toyboy.
Gli stringo la mano per presentarmi e lo faccio accomodare sfoggiando il mio sorriso più seducente. Lo becco a guardarmi la scollatura, beh, come non capirlo, ho una quarta da far girare la testa e ne approfitto per accarezzarmi innocentemente. Ho visto proprio di recente un paio di video con donne mature e ragazzi giovani iniziare con la provocazione di un semplice tocco e io ho tutta l’intenzione di creare la mia personale avventura erotica, sono una donna matura si, ma ho ancora una gran voglia di scopare.

“Vuoi qualcosa da bere intanto che controllo le chiavi? Ho della birra, vino, semplice acqua…” Mi risponde che la birra va benissimo. La stappo, gliela porgo e, sfiorando con le dita il palmo della sua mano, prendo il mazzo.

Passione con una milf

Nelle fantasie erotiche di ogni milf c’è quella di chiavare con un ragazzo più giovane e questa è la mia occasione d’oro, non posso lasciarmela sfuggire.
Già che siamo in vena di cliché aderisco al più banale che mi si offre: faccio cadere le chiavi in modo tale che lui mi veda piegarmi a 90 per raccoglierle. “Vediamo se entrano, oh si, entrano proprio bene” scosto una ciocca dal viso e lo guardo negli occhi “vuoi provare anche tu?”

Sono sicura che nella sua mente si stesse già strutturando una storia erotica, con una milf che praticamente gliela sta sbattendo in faccia mi stupirebbe il contrario. E no, non mi stupisco, con uno scatto si alza e mi raggiunge.
Mi bacia e tocca con quella foga di cui sentiamo la mancanza noi donne mature ma che per i ragazzi giovani è del tutto normale.
Mi solleva la maglietta e mi palpa le tette, poi le lecca e succhia i capezzoli. Io non resto con le mani in mano e gli faccio una sega, è veramente duro e da come lo sento eccitato credo che non durerà molto. No cucciolo non verrai così.

“aspetta, fermati” gli ordino (che non si dica poi che noi donne mature seducenti non sappiamo il fatto nostro), abbasso i leggins, sposto le mutandine e uso la porta come appoggio per inarcare la schiena e allargare le gambe. “Scopami, cazzo sbattimi forte” lui obbedisce, mi prende per i fianchi e me lo ficca tutto nella figa, muovendosi con un ritmo frenetico.

Premo i polpastrelli dell’indice e del medio sul clitoride, voglio venire con questo bel martello pneumatico e non con il suo ricordo. “Si, così bravo, mmm si dai continua che mi fai venire, si, scopami” raggiungo l’orgasmo, manco avessi avuto vent’anni e mi godo quella sensazione paradisiaca che mi pervade. “Sborro, sborro!” Esclama e dopo qualche colpo sento il liquido caldo che mi riempie.

Gli lascio riprendere fiato e quando lo tira fuori Mi inginocchio per ripulirglielo, passando la lingua su quel meraviglioso membro non ancora ammosciato.
“Spero di aver presto bisogno di qualcosa, così Ho la scusa per bussarti, sei veramente una bomba!”
“Certo tesoro, quando vuoi e magari faremo con un po’ più di calma”.
Vieni cucciolo, vieni, dopotutto… Sono una milf della porta accanto.

Terry 79

Le milf ti affascinano? Allora non puoi perderti questo racconto erotico con una milf come protagonista. Se invece preferisci una donna matura dal carattere severo, lasciati intrigare dalle nostre Padrone più severe ed esigenti. E se vuoi scoprire una volta per tutte perché le donne mature piacciono così tanto, c’è un approfondimento che non puoi perdere.

Racconti erotici di dominazione: la mia prima volta da sottomesso

Racconti erotici di dominazione: la mia prima volta da sottomesso

Non credevo nei racconti erotici di dominazione, pensavo fossero esagerazioni, quelle cose che si leggono solo nei romanzetti, fantasie estreme distanti anni luce dalla realtà. Poi… Poi è arrivata lei che con una sola parola ha sgretolato tutte le mie certezze.
“Inginocchiati!” Non c’era rabbia nella sua voce, solo controllo e io ho obbedito, senza pensare, senza riflettere, come fosse un automatismo.
Mi aspettavo di vederla sorridente, avvolta da un sexy vestitino colorato, pronta per la nostra prima uscita; invece indossava un completo di latex nero, il sorriso era più da pantera affamata che da gattina emozionata e altro che tavolo a lume di candela! Le candele c’erano ma per essere usate su di me.
Ed è così che ebbe inizio la mia prima volta da sottomesso.

Dominazione femminile: tutto inizia con un sì

Eretta e bellissima di fronte a me che sono prostrato ai suoi piedi, la classica immagine che viene alla mente quando si pensa alla relazione mistress slave, appoggia l’estremità del frustino sulla mia guancia. Dice che imparerò il significato di provare piacere nella sottomissione, che capirò che cosa vuol dire essere spogliato di tutto tranne del desiderio e, con un tono di voce più scottante della sabbia a mezzo giorno in pieno agosto, mi chiede se sono pronto per cominciare.

Un brivido mi ha attraversato come un colpo netto, la voglia di cedere ha preso il sopravvento e il sì è arrivato senza che me ne accorgessi, non ad alta voce, non in modo chiaro, semplicemente il mio corpo ha parlato per me. Il respiro accelerato, la pelle tesa, gli occhi bassi, tutto gridava deferenza totale per la mia padrona.

“Molto bene, bravo, lo sguardo deve rimanere a terra, non sei autorizzato a distoglierlo dal pavimento. Ora spogliati, ti voglio nudo a mia completa disposizione. Fallo lentamente, devo godermi lo spettacolo”.
La mia esperienza di sottomissione entra così nel vivo.

Giochi di potere e desiderio estremo

Ogni gesto diventa parte integrante del rituale mentre gradualmente tolgo tutto senza fretta. Mi sento esposto e vulnerabile sotto il suo sguardo fisso ma non ho paura, anzi, questa circostanza ha qualcosa di ipnotico e io non posso far altro che lasciarmi incantare.

Ora sono totalmente nudo, lei fa un giro completo intorno a me poi si ferma e mi lega i polsi sopra la testa. Il nodo è saldo e ben studiato e il contatto con la corda risveglia in me un bisogno primitivo di arrendermi, una sensazione nuova difficile da spiegare, probabilmente solo chi ha avuto una storia erotica di dominazione può capire.
Schiaccia un capezzolo con le dita dopodiché afferra una fascia appoggiata allo schienale di una sedia e mi benda.

Ogni suono, ogni respiro risultano amplificati e io sono in balia delle sue decisioni, dei suoi desideri estremi, dei suoi giochi di potere e il punto è che è tutto perfetto così.

“Sei mio, sei il mio giocattolino, non ti muoverai, non implorerai, non farai niente di niente finché io non te lo permetterò”.
Le sue mani mi stringono le palle, le unghie graffiano petto e schiena. Continuavo a pensare a quella frase come un martello. Mi dava fastidio, lei non è delicata ma il dolore si mischia al piacere.
Non sento niente per qualche secondo, il suo è controllo puro, attesa distillata in aspettativa. Ecco il fruscio della frusta che si abbatte sulla scapola destra e io mi sento finalmente marchiato, sento finalmente di essere una sua proprietà.

Cedere del tutto all’esperienza BDSM

“Apri la bocca”. Eseguo senza chiedere spiegazioni, mi infila in bocca un oggetto metallico e mi ordina di succhiare, non capisco cosa sia ma eseguo. Lo sfila e lo passa sul collo, ha una punta tagliente e la pelle brucia al suo passaggio. Scorre fino all’addome e prosegue sul cazzo. Si stacca da me e sento la mancanza di quella lingua pungente.

La sento maneggiare con una bottiglia e un bicchiere. “Apri di nuovo”. Le labbra si schiudono e un liquido dolce mi pervade. Mmm buono, è vino. Ripete l’azione altre due volte.
“Adesso appartieni a me” mi sussurra all’orecchio sinistro e ha ragione, sono sovrastato dalla dominazione femminile: è un patto, un giuramento non scritto che si crea nella relazione tra mistress e slave, e io mi sento più vivo che mai.
Mi spinge obbligandomi a sdraiarmi a pancia in giù. I tacchi riecheggiano nella stanza mentre camminando lentamente disegna cerchi perfetti intorno alla mia figura. So bene che cosa sta per accadere, sarò il suo tappeto, lo so e lo voglio. Quante volte l’ho letto nei racconti di dominazione ed ora sono io il protagonista.

Forse sono solo stanco di avere io il controllo, forse scoprirò che abbandonarsi è più potente che dominare ma quando sento la pressione della suola sulla mia schiena capisco di essere stato sommerso nell’abisso di piacere che solo la resa può donare.

Dopo il BDSM il legame che resta

Sto gemendo mentre la cera si raffredda e le sue dita sciolgono il nodo ai polsi. “La benda toglitela da solo”. Ci metto qualche istante a mettere a fuoco la sua figura e wow! Seduta sul divano, con le gambe accavallate e il calice di vino in mano, negli occhi la stessa fermezza di quando mi aveva legato e un lieve sorriso orgoglioso, come se sapesse perfettamente di aver raggiunto il suo obiettivo.

“Ora vieni qui, in ginocchio”. Questo comando suona come una carezza alle mie orecchie. Non ci sono più corde e fruste eppure sento che il gioco BDSM non è finito, ha solo mutato forma, perché questo tipo di abbandono non finisce con i lacci che vengono slegati o con la chiusura di una porta. È un senso di appartenenza che ti incide nel profondo.

“Per essere stata la prima volta devo dire che hai retto bene, più di quanto pensassi” dice accarezzandomi i capelli. La gola chiusa dall’emozione, perché in fondo so bene che la resa è stata più emotiva che fisica e in fondo so anche che non servono parole.
Lei è riuscita a far emergere, con la sua dominazione femminile impeccabile, un lato di me che non sapevo di possedere, senza forzare, con naturalezza.
Mi sento in pace, una pace nuova fatta di confini superati e giochi estremi.

Le bacio la mano che mi porge per aiutarmi ad alzarmi. “Mi vorrai ancora dominare vero?”, le chiedo sentendomi più nudo di prima, soprattutto quando la sento ridere in risposta. “Tu sei mio, quando schioccherò le dita tu mollerai qualsiasi cosa tu stia facendo e correrai da me”.

Luca 86

Chiama una delle Luxury girls e vivi il tuo racconto BDSM in diretta. Trova la tua padrona preferita e controlla nei turni quando la potrai trovare.

Per approfondire il tema della dominazione femminile su una linea erotica leggi mistress al telefono schiavizzano sottomessi.

Ti è piaciuto questo racconto? Leggi anche la mia esperienza proibita con la suocera…

Racconti erotici: la milf della porta accanto

Racconti erotici: la milf della porta accanto

Finalmente è stato rimosso il cartello “vendesi” dall’appartamento accanto al mio e da divoratrice di film porno e racconti erotici con milf (soprattutto da quando mi sono separata) mi sto già immaginando mille scenari piccanti con il futuro inquilino. Meglio tornare con i piedi per terra, sarà una coppietta di Sposini, o una donna single come me o, nella remota possibilità che si tratti di un essere maschile, un ometto alto un metro e cinquanta con un’anguria al posto della tartaruga.

Se la realtà dovesse deludermi, per fortuna c’è sempre la fantasia e qualche chiamata erotica per rendere tutto più interessante…

Passano i giorni e rientrando dalla palestra noto due signori sulla settantina che maneggiano con la mia cassetta delle lettere. ” E te pareva!” Dico tra i denti avvicinandomi e faccio notare che la buchetta è mia. Beh, salta fuori che la persona che ci ha venduto le case è la stessa e che ha consegnato loro un mazzo di chiavi che dovrebbe essere mio. Di male in peggio! Se non che la cara signora mi spiega Khedira al figlio di consegnarmi il mazzo completo, così potremo verificare insieme quali sono le mie e quali le sue. Continua raccontandomi che è un ragazzo giovane, solo, lavoratore e che quindi lo stanno aiutando. Me lo sta sponsorizzando? Beh, ora sono proprio curiosa.

Donne mature e ragazzi giovani

Sto passando l’aspirapolvere, mi sembra di sentir bussare quindi la spengo, si, qualcuno sta proprio bussando. “Chi è?” Domando avvicinandomi alla porta ” sono Mattia, il tuo nuovo vicino”. Merda, che tempismo di merda! Sciolgo i capelli e liscio, con un gesto automatico della mano, il top a righe e i leggins neri e apro.

Ci studiamo per qualche istante. Ha sui 25 anni, è poco più alto di me, direi circa 1.75, muscoloso, ha i capelli castani e gli occhi nocciola. Carino il cucciolo, speriamo che abbia voglia di una bella esperienza hot con una milf perché io ho proprio voglia di un sexy toyboy.
Gli stringo la mano per presentarmi e lo faccio accomodare sfoggiando il mio sorriso più seducente. Lo becco a guardarmi la scollatura, beh, come non capirlo, ho una quarta da far girare la testa e ne approfitto per accarezzarmi innocentemente. Ho visto proprio di recente un paio di video con donne mature e ragazzi giovani iniziare con la provocazione di un semplice tocco e io ho tutta l’intenzione di creare la mia personale avventura erotica, sono una donna matura si, ma ho ancora una gran voglia di scopare.

“Vuoi qualcosa da bere intanto che controllo le chiavi? Ho della birra, vino, semplice acqua…” Mi risponde che la birra va benissimo. La stappo, gliela porgo e, sfiorando con le dita il palmo della sua mano, prendo il mazzo.

Passione con una milf

Nelle fantasie erotiche di ogni milf c’è quella di chiavare con un ragazzo più giovane e questa è la mia occasione d’oro, non posso lasciarmela sfuggire.
Già che siamo in vena di cliché aderisco al più banale che mi si offre: faccio cadere le chiavi in modo tale che lui mi veda piegarmi a 90 per raccoglierle. “Vediamo se entrano, oh si, entrano proprio bene” scosto una ciocca dal viso e lo guardo negli occhi “vuoi provare anche tu?”

Sono sicura che nella sua mente si stesse già strutturando una storia erotica, con una milf che praticamente gliela sta sbattendo in faccia mi stupirebbe il contrario. E no, non mi stupisco, con uno scatto si alza e mi raggiunge.
Mi bacia e tocca con quella foga di cui sentiamo la mancanza noi donne mature ma che per i ragazzi giovani è del tutto normale.
Mi solleva la maglietta e mi palpa le tette, poi le lecca e succhia i capezzoli. Io non resto con le mani in mano e gli faccio una sega, è veramente duro e da come lo sento eccitato credo che non durerà molto. No cucciolo non verrai così.

“aspetta, fermati” gli ordino (che non si dica poi che noi donne mature seducenti non sappiamo il fatto nostro), abbasso i leggins, sposto le mutandine e uso la porta come appoggio per inarcare la schiena e allargare le gambe. “Scopami, cazzo sbattimi forte” lui obbedisce, mi prende per i fianchi e me lo ficca tutto nella figa, muovendosi con un ritmo frenetico.

Premo i polpastrelli dell’indice e del medio sul clitoride, voglio venire con questo bel martello pneumatico e non con il suo ricordo. “Si, così bravo, mmm si dai continua che mi fai venire, si, scopami” raggiungo l’orgasmo, manco avessi avuto vent’anni e mi godo quella sensazione paradisiaca che mi pervade. “Sborro, sborro!” Esclama e dopo qualche colpo sento il liquido caldo che mi riempie.

Gli lascio riprendere fiato e quando lo tira fuori Mi inginocchio per ripulirglielo, passando la lingua su quel meraviglioso membro non ancora ammosciato.
“Spero di aver presto bisogno di qualcosa, così Ho la scusa per bussarti, sei veramente una bomba!”
“Certo tesoro, quando vuoi e magari faremo con un po’ più di calma”.
Vieni cucciolo, vieni, dopotutto… Sono una milf della porta accanto.

Terry 79

Le milf ti affascinano? Allora non puoi perderti questo racconto erotico con una milf come protagonista. Se invece preferisci una donna matura dal carattere severo, lasciati intrigare dalle nostre Padrone più severe ed esigenti. E se vuoi scoprire una volta per tutte perché le donne mature piacciono così tanto, c’è un approfondimento che non puoi perdere.

Racconti erotici di dominazione: la mia prima volta da sottomesso

Racconti erotici di dominazione: la mia prima volta da sottomesso

Non credevo nei racconti erotici di dominazione, pensavo fossero esagerazioni, quelle cose che si leggono solo nei romanzetti, fantasie estreme distanti anni luce dalla realtà. Poi… Poi è arrivata lei che con una sola parola ha sgretolato tutte le mie certezze.
“Inginocchiati!” Non c’era rabbia nella sua voce, solo controllo e io ho obbedito, senza pensare, senza riflettere, come fosse un automatismo.
Mi aspettavo di vederla sorridente, avvolta da un sexy vestitino colorato, pronta per la nostra prima uscita; invece indossava un completo di latex nero, il sorriso era più da pantera affamata che da gattina emozionata e altro che tavolo a lume di candela! Le candele c’erano ma per essere usate su di me.
Ed è così che ebbe inizio la mia prima volta da sottomesso.

Dominazione femminile: tutto inizia con un sì

Eretta e bellissima di fronte a me che sono prostrato ai suoi piedi, la classica immagine che viene alla mente quando si pensa alla relazione mistress slave, appoggia l’estremità del frustino sulla mia guancia. Dice che imparerò il significato di provare piacere nella sottomissione, che capirò che cosa vuol dire essere spogliato di tutto tranne del desiderio e, con un tono di voce più scottante della sabbia a mezzo giorno in pieno agosto, mi chiede se sono pronto per cominciare.

Un brivido mi ha attraversato come un colpo netto, la voglia di cedere ha preso il sopravvento e il sì è arrivato senza che me ne accorgessi, non ad alta voce, non in modo chiaro, semplicemente il mio corpo ha parlato per me. Il respiro accelerato, la pelle tesa, gli occhi bassi, tutto gridava deferenza totale per la mia padrona.

“Molto bene, bravo, lo sguardo deve rimanere a terra, non sei autorizzato a distoglierlo dal pavimento. Ora spogliati, ti voglio nudo a mia completa disposizione. Fallo lentamente, devo godermi lo spettacolo”.
La mia esperienza di sottomissione entra così nel vivo.

Giochi di potere e desiderio estremo

Ogni gesto diventa parte integrante del rituale mentre gradualmente tolgo tutto senza fretta. Mi sento esposto e vulnerabile sotto il suo sguardo fisso ma non ho paura, anzi, questa circostanza ha qualcosa di ipnotico e io non posso far altro che lasciarmi incantare.

Ora sono totalmente nudo, lei fa un giro completo intorno a me poi si ferma e mi lega i polsi sopra la testa. Il nodo è saldo e ben studiato e il contatto con la corda risveglia in me un bisogno primitivo di arrendermi, una sensazione nuova difficile da spiegare, probabilmente solo chi ha avuto una storia erotica di dominazione può capire.
Schiaccia un capezzolo con le dita dopodiché afferra una fascia appoggiata allo schienale di una sedia e mi benda.

Ogni suono, ogni respiro risultano amplificati e io sono in balia delle sue decisioni, dei suoi desideri estremi, dei suoi giochi di potere e il punto è che è tutto perfetto così.

“Sei mio, sei il mio giocattolino, non ti muoverai, non implorerai, non farai niente di niente finché io non te lo permetterò”.
Le sue mani mi stringono le palle, le unghie graffiano petto e schiena. Continuavo a pensare a quella frase come un martello. Mi dava fastidio, lei non è delicata ma il dolore si mischia al piacere.
Non sento niente per qualche secondo, il suo è controllo puro, attesa distillata in aspettativa. Ecco il fruscio della frusta che si abbatte sulla scapola destra e io mi sento finalmente marchiato, sento finalmente di essere una sua proprietà.

Cedere del tutto all’esperienza BDSM

“Apri la bocca”. Eseguo senza chiedere spiegazioni, mi infila in bocca un oggetto metallico e mi ordina di succhiare, non capisco cosa sia ma eseguo. Lo sfila e lo passa sul collo, ha una punta tagliente e la pelle brucia al suo passaggio. Scorre fino all’addome e prosegue sul cazzo. Si stacca da me e sento la mancanza di quella lingua pungente.

La sento maneggiare con una bottiglia e un bicchiere. “Apri di nuovo”. Le labbra si schiudono e un liquido dolce mi pervade. Mmm buono, è vino. Ripete l’azione altre due volte.
“Adesso appartieni a me” mi sussurra all’orecchio sinistro e ha ragione, sono sovrastato dalla dominazione femminile: è un patto, un giuramento non scritto che si crea nella relazione tra mistress e slave, e io mi sento più vivo che mai.
Mi spinge obbligandomi a sdraiarmi a pancia in giù. I tacchi riecheggiano nella stanza mentre camminando lentamente disegna cerchi perfetti intorno alla mia figura. So bene che cosa sta per accadere, sarò il suo tappeto, lo so e lo voglio. Quante volte l’ho letto nei racconti di dominazione ed ora sono io il protagonista.

Forse sono solo stanco di avere io il controllo, forse scoprirò che abbandonarsi è più potente che dominare ma quando sento la pressione della suola sulla mia schiena capisco di essere stato sommerso nell’abisso di piacere che solo la resa può donare.

Dopo il BDSM il legame che resta

Sto gemendo mentre la cera si raffredda e le sue dita sciolgono il nodo ai polsi. “La benda toglitela da solo”. Ci metto qualche istante a mettere a fuoco la sua figura e wow! Seduta sul divano, con le gambe accavallate e il calice di vino in mano, negli occhi la stessa fermezza di quando mi aveva legato e un lieve sorriso orgoglioso, come se sapesse perfettamente di aver raggiunto il suo obiettivo.

“Ora vieni qui, in ginocchio”. Questo comando suona come una carezza alle mie orecchie. Non ci sono più corde e fruste eppure sento che il gioco BDSM non è finito, ha solo mutato forma, perché questo tipo di abbandono non finisce con i lacci che vengono slegati o con la chiusura di una porta. È un senso di appartenenza che ti incide nel profondo.

“Per essere stata la prima volta devo dire che hai retto bene, più di quanto pensassi” dice accarezzandomi i capelli. La gola chiusa dall’emozione, perché in fondo so bene che la resa è stata più emotiva che fisica e in fondo so anche che non servono parole.
Lei è riuscita a far emergere, con la sua dominazione femminile impeccabile, un lato di me che non sapevo di possedere, senza forzare, con naturalezza.
Mi sento in pace, una pace nuova fatta di confini superati e giochi estremi.

Le bacio la mano che mi porge per aiutarmi ad alzarmi. “Mi vorrai ancora dominare vero?”, le chiedo sentendomi più nudo di prima, soprattutto quando la sento ridere in risposta. “Tu sei mio, quando schioccherò le dita tu mollerai qualsiasi cosa tu stia facendo e correrai da me”.

Luca 86

Chiama una delle Luxury girls e vivi il tuo racconto BDSM in diretta. Trova la tua padrona preferita e controlla nei turni quando la potrai trovare.

Per approfondire il tema della dominazione femminile su una linea erotica leggi mistress al telefono schiavizzano sottomessi.

Ti è piaciuto questo racconto? Leggi anche la mia esperienza proibita con la suocera…

Racconti erotici: la milf della porta accanto

Racconti erotici: la milf della porta accanto

Finalmente è stato rimosso il cartello “vendesi” dall’appartamento accanto al mio e da divoratrice di film porno e racconti erotici con milf (soprattutto da quando mi sono separata) mi sto già immaginando mille scenari piccanti con il futuro inquilino. Meglio tornare con i piedi per terra, sarà una coppietta di Sposini, o una donna single come me o, nella remota possibilità che si tratti di un essere maschile, un ometto alto un metro e cinquanta con un’anguria al posto della tartaruga.

Se la realtà dovesse deludermi, per fortuna c’è sempre la fantasia e qualche chiamata erotica per rendere tutto più interessante…

Passano i giorni e rientrando dalla palestra noto due signori sulla settantina che maneggiano con la mia cassetta delle lettere. ” E te pareva!” Dico tra i denti avvicinandomi e faccio notare che la buchetta è mia. Beh, salta fuori che la persona che ci ha venduto le case è la stessa e che ha consegnato loro un mazzo di chiavi che dovrebbe essere mio. Di male in peggio! Se non che la cara signora mi spiega Khedira al figlio di consegnarmi il mazzo completo, così potremo verificare insieme quali sono le mie e quali le sue. Continua raccontandomi che è un ragazzo giovane, solo, lavoratore e che quindi lo stanno aiutando. Me lo sta sponsorizzando? Beh, ora sono proprio curiosa.

Donne mature e ragazzi giovani

Sto passando l’aspirapolvere, mi sembra di sentir bussare quindi la spengo, si, qualcuno sta proprio bussando. “Chi è?” Domando avvicinandomi alla porta ” sono Mattia, il tuo nuovo vicino”. Merda, che tempismo di merda! Sciolgo i capelli e liscio, con un gesto automatico della mano, il top a righe e i leggins neri e apro.

Ci studiamo per qualche istante. Ha sui 25 anni, è poco più alto di me, direi circa 1.75, muscoloso, ha i capelli castani e gli occhi nocciola. Carino il cucciolo, speriamo che abbia voglia di una bella esperienza hot con una milf perché io ho proprio voglia di un sexy toyboy.
Gli stringo la mano per presentarmi e lo faccio accomodare sfoggiando il mio sorriso più seducente. Lo becco a guardarmi la scollatura, beh, come non capirlo, ho una quarta da far girare la testa e ne approfitto per accarezzarmi innocentemente. Ho visto proprio di recente un paio di video con donne mature e ragazzi giovani iniziare con la provocazione di un semplice tocco e io ho tutta l’intenzione di creare la mia personale avventura erotica, sono una donna matura si, ma ho ancora una gran voglia di scopare.

“Vuoi qualcosa da bere intanto che controllo le chiavi? Ho della birra, vino, semplice acqua…” Mi risponde che la birra va benissimo. La stappo, gliela porgo e, sfiorando con le dita il palmo della sua mano, prendo il mazzo.

Passione con una milf

Nelle fantasie erotiche di ogni milf c’è quella di chiavare con un ragazzo più giovane e questa è la mia occasione d’oro, non posso lasciarmela sfuggire.
Già che siamo in vena di cliché aderisco al più banale che mi si offre: faccio cadere le chiavi in modo tale che lui mi veda piegarmi a 90 per raccoglierle. “Vediamo se entrano, oh si, entrano proprio bene” scosto una ciocca dal viso e lo guardo negli occhi “vuoi provare anche tu?”

Sono sicura che nella sua mente si stesse già strutturando una storia erotica, con una milf che praticamente gliela sta sbattendo in faccia mi stupirebbe il contrario. E no, non mi stupisco, con uno scatto si alza e mi raggiunge.
Mi bacia e tocca con quella foga di cui sentiamo la mancanza noi donne mature ma che per i ragazzi giovani è del tutto normale.
Mi solleva la maglietta e mi palpa le tette, poi le lecca e succhia i capezzoli. Io non resto con le mani in mano e gli faccio una sega, è veramente duro e da come lo sento eccitato credo che non durerà molto. No cucciolo non verrai così.

“aspetta, fermati” gli ordino (che non si dica poi che noi donne mature seducenti non sappiamo il fatto nostro), abbasso i leggins, sposto le mutandine e uso la porta come appoggio per inarcare la schiena e allargare le gambe. “Scopami, cazzo sbattimi forte” lui obbedisce, mi prende per i fianchi e me lo ficca tutto nella figa, muovendosi con un ritmo frenetico.

Premo i polpastrelli dell’indice e del medio sul clitoride, voglio venire con questo bel martello pneumatico e non con il suo ricordo. “Si, così bravo, mmm si dai continua che mi fai venire, si, scopami” raggiungo l’orgasmo, manco avessi avuto vent’anni e mi godo quella sensazione paradisiaca che mi pervade. “Sborro, sborro!” Esclama e dopo qualche colpo sento il liquido caldo che mi riempie.

Gli lascio riprendere fiato e quando lo tira fuori Mi inginocchio per ripulirglielo, passando la lingua su quel meraviglioso membro non ancora ammosciato.
“Spero di aver presto bisogno di qualcosa, così Ho la scusa per bussarti, sei veramente una bomba!”
“Certo tesoro, quando vuoi e magari faremo con un po’ più di calma”.
Vieni cucciolo, vieni, dopotutto… Sono una milf della porta accanto.

Terry 79

Le milf ti affascinano? Allora non puoi perderti questo racconto erotico con una milf come protagonista. Se invece preferisci una donna matura dal carattere severo, lasciati intrigare dalle nostre Padrone più severe ed esigenti. E se vuoi scoprire una volta per tutte perché le donne mature piacciono così tanto, c’è un approfondimento che non puoi perdere.

Racconti erotici di dominazione: la mia prima volta da sottomesso

Racconti erotici di dominazione: la mia prima volta da sottomesso

Non credevo nei racconti erotici di dominazione, pensavo fossero esagerazioni, quelle cose che si leggono solo nei romanzetti, fantasie estreme distanti anni luce dalla realtà. Poi… Poi è arrivata lei che con una sola parola ha sgretolato tutte le mie certezze.
“Inginocchiati!” Non c’era rabbia nella sua voce, solo controllo e io ho obbedito, senza pensare, senza riflettere, come fosse un automatismo.
Mi aspettavo di vederla sorridente, avvolta da un sexy vestitino colorato, pronta per la nostra prima uscita; invece indossava un completo di latex nero, il sorriso era più da pantera affamata che da gattina emozionata e altro che tavolo a lume di candela! Le candele c’erano ma per essere usate su di me.
Ed è così che ebbe inizio la mia prima volta da sottomesso.

Dominazione femminile: tutto inizia con un sì

Eretta e bellissima di fronte a me che sono prostrato ai suoi piedi, la classica immagine che viene alla mente quando si pensa alla relazione mistress slave, appoggia l’estremità del frustino sulla mia guancia. Dice che imparerò il significato di provare piacere nella sottomissione, che capirò che cosa vuol dire essere spogliato di tutto tranne del desiderio e, con un tono di voce più scottante della sabbia a mezzo giorno in pieno agosto, mi chiede se sono pronto per cominciare.

Un brivido mi ha attraversato come un colpo netto, la voglia di cedere ha preso il sopravvento e il sì è arrivato senza che me ne accorgessi, non ad alta voce, non in modo chiaro, semplicemente il mio corpo ha parlato per me. Il respiro accelerato, la pelle tesa, gli occhi bassi, tutto gridava deferenza totale per la mia padrona.

“Molto bene, bravo, lo sguardo deve rimanere a terra, non sei autorizzato a distoglierlo dal pavimento. Ora spogliati, ti voglio nudo a mia completa disposizione. Fallo lentamente, devo godermi lo spettacolo”.
La mia esperienza di sottomissione entra così nel vivo.

Giochi di potere e desiderio estremo

Ogni gesto diventa parte integrante del rituale mentre gradualmente tolgo tutto senza fretta. Mi sento esposto e vulnerabile sotto il suo sguardo fisso ma non ho paura, anzi, questa circostanza ha qualcosa di ipnotico e io non posso far altro che lasciarmi incantare.

Ora sono totalmente nudo, lei fa un giro completo intorno a me poi si ferma e mi lega i polsi sopra la testa. Il nodo è saldo e ben studiato e il contatto con la corda risveglia in me un bisogno primitivo di arrendermi, una sensazione nuova difficile da spiegare, probabilmente solo chi ha avuto una storia erotica di dominazione può capire.
Schiaccia un capezzolo con le dita dopodiché afferra una fascia appoggiata allo schienale di una sedia e mi benda.

Ogni suono, ogni respiro risultano amplificati e io sono in balia delle sue decisioni, dei suoi desideri estremi, dei suoi giochi di potere e il punto è che è tutto perfetto così.

“Sei mio, sei il mio giocattolino, non ti muoverai, non implorerai, non farai niente di niente finché io non te lo permetterò”.
Le sue mani mi stringono le palle, le unghie graffiano petto e schiena. Continuavo a pensare a quella frase come un martello. Mi dava fastidio, lei non è delicata ma il dolore si mischia al piacere.
Non sento niente per qualche secondo, il suo è controllo puro, attesa distillata in aspettativa. Ecco il fruscio della frusta che si abbatte sulla scapola destra e io mi sento finalmente marchiato, sento finalmente di essere una sua proprietà.

Cedere del tutto all’esperienza BDSM

“Apri la bocca”. Eseguo senza chiedere spiegazioni, mi infila in bocca un oggetto metallico e mi ordina di succhiare, non capisco cosa sia ma eseguo. Lo sfila e lo passa sul collo, ha una punta tagliente e la pelle brucia al suo passaggio. Scorre fino all’addome e prosegue sul cazzo. Si stacca da me e sento la mancanza di quella lingua pungente.

La sento maneggiare con una bottiglia e un bicchiere. “Apri di nuovo”. Le labbra si schiudono e un liquido dolce mi pervade. Mmm buono, è vino. Ripete l’azione altre due volte.
“Adesso appartieni a me” mi sussurra all’orecchio sinistro e ha ragione, sono sovrastato dalla dominazione femminile: è un patto, un giuramento non scritto che si crea nella relazione tra mistress e slave, e io mi sento più vivo che mai.
Mi spinge obbligandomi a sdraiarmi a pancia in giù. I tacchi riecheggiano nella stanza mentre camminando lentamente disegna cerchi perfetti intorno alla mia figura. So bene che cosa sta per accadere, sarò il suo tappeto, lo so e lo voglio. Quante volte l’ho letto nei racconti di dominazione ed ora sono io il protagonista.

Forse sono solo stanco di avere io il controllo, forse scoprirò che abbandonarsi è più potente che dominare ma quando sento la pressione della suola sulla mia schiena capisco di essere stato sommerso nell’abisso di piacere che solo la resa può donare.

Dopo il BDSM il legame che resta

Sto gemendo mentre la cera si raffredda e le sue dita sciolgono il nodo ai polsi. “La benda toglitela da solo”. Ci metto qualche istante a mettere a fuoco la sua figura e wow! Seduta sul divano, con le gambe accavallate e il calice di vino in mano, negli occhi la stessa fermezza di quando mi aveva legato e un lieve sorriso orgoglioso, come se sapesse perfettamente di aver raggiunto il suo obiettivo.

“Ora vieni qui, in ginocchio”. Questo comando suona come una carezza alle mie orecchie. Non ci sono più corde e fruste eppure sento che il gioco BDSM non è finito, ha solo mutato forma, perché questo tipo di abbandono non finisce con i lacci che vengono slegati o con la chiusura di una porta. È un senso di appartenenza che ti incide nel profondo.

“Per essere stata la prima volta devo dire che hai retto bene, più di quanto pensassi” dice accarezzandomi i capelli. La gola chiusa dall’emozione, perché in fondo so bene che la resa è stata più emotiva che fisica e in fondo so anche che non servono parole.
Lei è riuscita a far emergere, con la sua dominazione femminile impeccabile, un lato di me che non sapevo di possedere, senza forzare, con naturalezza.
Mi sento in pace, una pace nuova fatta di confini superati e giochi estremi.

Le bacio la mano che mi porge per aiutarmi ad alzarmi. “Mi vorrai ancora dominare vero?”, le chiedo sentendomi più nudo di prima, soprattutto quando la sento ridere in risposta. “Tu sei mio, quando schioccherò le dita tu mollerai qualsiasi cosa tu stia facendo e correrai da me”.

Luca 86

Chiama una delle Luxury girls e vivi il tuo racconto BDSM in diretta. Trova la tua padrona preferita e controlla nei turni quando la potrai trovare.

Per approfondire il tema della dominazione femminile su una linea erotica leggi mistress al telefono schiavizzano sottomessi.

Ti è piaciuto questo racconto? Leggi anche la mia esperienza proibita con la suocera…

Racconti erotici: la milf della porta accanto

Racconti erotici: la milf della porta accanto

Finalmente è stato rimosso il cartello “vendesi” dall’appartamento accanto al mio e da divoratrice di film porno e racconti erotici con milf (soprattutto da quando mi sono separata) mi sto già immaginando mille scenari piccanti con il futuro inquilino. Meglio tornare con i piedi per terra, sarà una coppietta di Sposini, o una donna single come me o, nella remota possibilità che si tratti di un essere maschile, un ometto alto un metro e cinquanta con un’anguria al posto della tartaruga.

Se la realtà dovesse deludermi, per fortuna c’è sempre la fantasia e qualche chiamata erotica per rendere tutto più interessante…

Passano i giorni e rientrando dalla palestra noto due signori sulla settantina che maneggiano con la mia cassetta delle lettere. ” E te pareva!” Dico tra i denti avvicinandomi e faccio notare che la buchetta è mia. Beh, salta fuori che la persona che ci ha venduto le case è la stessa e che ha consegnato loro un mazzo di chiavi che dovrebbe essere mio. Di male in peggio! Se non che la cara signora mi spiega Khedira al figlio di consegnarmi il mazzo completo, così potremo verificare insieme quali sono le mie e quali le sue. Continua raccontandomi che è un ragazzo giovane, solo, lavoratore e che quindi lo stanno aiutando. Me lo sta sponsorizzando? Beh, ora sono proprio curiosa.

Donne mature e ragazzi giovani

Sto passando l’aspirapolvere, mi sembra di sentir bussare quindi la spengo, si, qualcuno sta proprio bussando. “Chi è?” Domando avvicinandomi alla porta ” sono Mattia, il tuo nuovo vicino”. Merda, che tempismo di merda! Sciolgo i capelli e liscio, con un gesto automatico della mano, il top a righe e i leggins neri e apro.

Ci studiamo per qualche istante. Ha sui 25 anni, è poco più alto di me, direi circa 1.75, muscoloso, ha i capelli castani e gli occhi nocciola. Carino il cucciolo, speriamo che abbia voglia di una bella esperienza hot con una milf perché io ho proprio voglia di un sexy toyboy.
Gli stringo la mano per presentarmi e lo faccio accomodare sfoggiando il mio sorriso più seducente. Lo becco a guardarmi la scollatura, beh, come non capirlo, ho una quarta da far girare la testa e ne approfitto per accarezzarmi innocentemente. Ho visto proprio di recente un paio di video con donne mature e ragazzi giovani iniziare con la provocazione di un semplice tocco e io ho tutta l’intenzione di creare la mia personale avventura erotica, sono una donna matura si, ma ho ancora una gran voglia di scopare.

“Vuoi qualcosa da bere intanto che controllo le chiavi? Ho della birra, vino, semplice acqua…” Mi risponde che la birra va benissimo. La stappo, gliela porgo e, sfiorando con le dita il palmo della sua mano, prendo il mazzo.

Passione con una milf

Nelle fantasie erotiche di ogni milf c’è quella di chiavare con un ragazzo più giovane e questa è la mia occasione d’oro, non posso lasciarmela sfuggire.
Già che siamo in vena di cliché aderisco al più banale che mi si offre: faccio cadere le chiavi in modo tale che lui mi veda piegarmi a 90 per raccoglierle. “Vediamo se entrano, oh si, entrano proprio bene” scosto una ciocca dal viso e lo guardo negli occhi “vuoi provare anche tu?”

Sono sicura che nella sua mente si stesse già strutturando una storia erotica, con una milf che praticamente gliela sta sbattendo in faccia mi stupirebbe il contrario. E no, non mi stupisco, con uno scatto si alza e mi raggiunge.
Mi bacia e tocca con quella foga di cui sentiamo la mancanza noi donne mature ma che per i ragazzi giovani è del tutto normale.
Mi solleva la maglietta e mi palpa le tette, poi le lecca e succhia i capezzoli. Io non resto con le mani in mano e gli faccio una sega, è veramente duro e da come lo sento eccitato credo che non durerà molto. No cucciolo non verrai così.

“aspetta, fermati” gli ordino (che non si dica poi che noi donne mature seducenti non sappiamo il fatto nostro), abbasso i leggins, sposto le mutandine e uso la porta come appoggio per inarcare la schiena e allargare le gambe. “Scopami, cazzo sbattimi forte” lui obbedisce, mi prende per i fianchi e me lo ficca tutto nella figa, muovendosi con un ritmo frenetico.

Premo i polpastrelli dell’indice e del medio sul clitoride, voglio venire con questo bel martello pneumatico e non con il suo ricordo. “Si, così bravo, mmm si dai continua che mi fai venire, si, scopami” raggiungo l’orgasmo, manco avessi avuto vent’anni e mi godo quella sensazione paradisiaca che mi pervade. “Sborro, sborro!” Esclama e dopo qualche colpo sento il liquido caldo che mi riempie.

Gli lascio riprendere fiato e quando lo tira fuori Mi inginocchio per ripulirglielo, passando la lingua su quel meraviglioso membro non ancora ammosciato.
“Spero di aver presto bisogno di qualcosa, così Ho la scusa per bussarti, sei veramente una bomba!”
“Certo tesoro, quando vuoi e magari faremo con un po’ più di calma”.
Vieni cucciolo, vieni, dopotutto… Sono una milf della porta accanto.

Terry 79

Le milf ti affascinano? Allora non puoi perderti questo racconto erotico con una milf come protagonista. Se invece preferisci una donna matura dal carattere severo, lasciati intrigare dalle nostre Padrone più severe ed esigenti. E se vuoi scoprire una volta per tutte perché le donne mature piacciono così tanto, c’è un approfondimento che non puoi perdere.

Racconti erotici di dominazione: la mia prima volta da sottomesso

Racconti erotici di dominazione: la mia prima volta da sottomesso

Non credevo nei racconti erotici di dominazione, pensavo fossero esagerazioni, quelle cose che si leggono solo nei romanzetti, fantasie estreme distanti anni luce dalla realtà. Poi… Poi è arrivata lei che con una sola parola ha sgretolato tutte le mie certezze.
“Inginocchiati!” Non c’era rabbia nella sua voce, solo controllo e io ho obbedito, senza pensare, senza riflettere, come fosse un automatismo.
Mi aspettavo di vederla sorridente, avvolta da un sexy vestitino colorato, pronta per la nostra prima uscita; invece indossava un completo di latex nero, il sorriso era più da pantera affamata che da gattina emozionata e altro che tavolo a lume di candela! Le candele c’erano ma per essere usate su di me.
Ed è così che ebbe inizio la mia prima volta da sottomesso.

Dominazione femminile: tutto inizia con un sì

Eretta e bellissima di fronte a me che sono prostrato ai suoi piedi, la classica immagine che viene alla mente quando si pensa alla relazione mistress slave, appoggia l’estremità del frustino sulla mia guancia. Dice che imparerò il significato di provare piacere nella sottomissione, che capirò che cosa vuol dire essere spogliato di tutto tranne del desiderio e, con un tono di voce più scottante della sabbia a mezzo giorno in pieno agosto, mi chiede se sono pronto per cominciare.

Un brivido mi ha attraversato come un colpo netto, la voglia di cedere ha preso il sopravvento e il sì è arrivato senza che me ne accorgessi, non ad alta voce, non in modo chiaro, semplicemente il mio corpo ha parlato per me. Il respiro accelerato, la pelle tesa, gli occhi bassi, tutto gridava deferenza totale per la mia padrona.

“Molto bene, bravo, lo sguardo deve rimanere a terra, non sei autorizzato a distoglierlo dal pavimento. Ora spogliati, ti voglio nudo a mia completa disposizione. Fallo lentamente, devo godermi lo spettacolo”.
La mia esperienza di sottomissione entra così nel vivo.

Giochi di potere e desiderio estremo

Ogni gesto diventa parte integrante del rituale mentre gradualmente tolgo tutto senza fretta. Mi sento esposto e vulnerabile sotto il suo sguardo fisso ma non ho paura, anzi, questa circostanza ha qualcosa di ipnotico e io non posso far altro che lasciarmi incantare.

Ora sono totalmente nudo, lei fa un giro completo intorno a me poi si ferma e mi lega i polsi sopra la testa. Il nodo è saldo e ben studiato e il contatto con la corda risveglia in me un bisogno primitivo di arrendermi, una sensazione nuova difficile da spiegare, probabilmente solo chi ha avuto una storia erotica di dominazione può capire.
Schiaccia un capezzolo con le dita dopodiché afferra una fascia appoggiata allo schienale di una sedia e mi benda.

Ogni suono, ogni respiro risultano amplificati e io sono in balia delle sue decisioni, dei suoi desideri estremi, dei suoi giochi di potere e il punto è che è tutto perfetto così.

“Sei mio, sei il mio giocattolino, non ti muoverai, non implorerai, non farai niente di niente finché io non te lo permetterò”.
Le sue mani mi stringono le palle, le unghie graffiano petto e schiena. Continuavo a pensare a quella frase come un martello. Mi dava fastidio, lei non è delicata ma il dolore si mischia al piacere.
Non sento niente per qualche secondo, il suo è controllo puro, attesa distillata in aspettativa. Ecco il fruscio della frusta che si abbatte sulla scapola destra e io mi sento finalmente marchiato, sento finalmente di essere una sua proprietà.

Cedere del tutto all’esperienza BDSM

“Apri la bocca”. Eseguo senza chiedere spiegazioni, mi infila in bocca un oggetto metallico e mi ordina di succhiare, non capisco cosa sia ma eseguo. Lo sfila e lo passa sul collo, ha una punta tagliente e la pelle brucia al suo passaggio. Scorre fino all’addome e prosegue sul cazzo. Si stacca da me e sento la mancanza di quella lingua pungente.

La sento maneggiare con una bottiglia e un bicchiere. “Apri di nuovo”. Le labbra si schiudono e un liquido dolce mi pervade. Mmm buono, è vino. Ripete l’azione altre due volte.
“Adesso appartieni a me” mi sussurra all’orecchio sinistro e ha ragione, sono sovrastato dalla dominazione femminile: è un patto, un giuramento non scritto che si crea nella relazione tra mistress e slave, e io mi sento più vivo che mai.
Mi spinge obbligandomi a sdraiarmi a pancia in giù. I tacchi riecheggiano nella stanza mentre camminando lentamente disegna cerchi perfetti intorno alla mia figura. So bene che cosa sta per accadere, sarò il suo tappeto, lo so e lo voglio. Quante volte l’ho letto nei racconti di dominazione ed ora sono io il protagonista.

Forse sono solo stanco di avere io il controllo, forse scoprirò che abbandonarsi è più potente che dominare ma quando sento la pressione della suola sulla mia schiena capisco di essere stato sommerso nell’abisso di piacere che solo la resa può donare.

Dopo il BDSM il legame che resta

Sto gemendo mentre la cera si raffredda e le sue dita sciolgono il nodo ai polsi. “La benda toglitela da solo”. Ci metto qualche istante a mettere a fuoco la sua figura e wow! Seduta sul divano, con le gambe accavallate e il calice di vino in mano, negli occhi la stessa fermezza di quando mi aveva legato e un lieve sorriso orgoglioso, come se sapesse perfettamente di aver raggiunto il suo obiettivo.

“Ora vieni qui, in ginocchio”. Questo comando suona come una carezza alle mie orecchie. Non ci sono più corde e fruste eppure sento che il gioco BDSM non è finito, ha solo mutato forma, perché questo tipo di abbandono non finisce con i lacci che vengono slegati o con la chiusura di una porta. È un senso di appartenenza che ti incide nel profondo.

“Per essere stata la prima volta devo dire che hai retto bene, più di quanto pensassi” dice accarezzandomi i capelli. La gola chiusa dall’emozione, perché in fondo so bene che la resa è stata più emotiva che fisica e in fondo so anche che non servono parole.
Lei è riuscita a far emergere, con la sua dominazione femminile impeccabile, un lato di me che non sapevo di possedere, senza forzare, con naturalezza.
Mi sento in pace, una pace nuova fatta di confini superati e giochi estremi.

Le bacio la mano che mi porge per aiutarmi ad alzarmi. “Mi vorrai ancora dominare vero?”, le chiedo sentendomi più nudo di prima, soprattutto quando la sento ridere in risposta. “Tu sei mio, quando schioccherò le dita tu mollerai qualsiasi cosa tu stia facendo e correrai da me”.

Luca 86

Chiama una delle Luxury girls e vivi il tuo racconto BDSM in diretta. Trova la tua padrona preferita e controlla nei turni quando la potrai trovare.

Per approfondire il tema della dominazione femminile su una linea erotica leggi mistress al telefono schiavizzano sottomessi.

Ti è piaciuto questo racconto? Leggi anche la mia esperienza proibita con la suocera…

Racconti erotici: la milf della porta accanto

Racconti erotici: la milf della porta accanto

Finalmente è stato rimosso il cartello “vendesi” dall’appartamento accanto al mio e da divoratrice di film porno e racconti erotici con milf (soprattutto da quando mi sono separata) mi sto già immaginando mille scenari piccanti con il futuro inquilino. Meglio tornare con i piedi per terra, sarà una coppietta di Sposini, o una donna single come me o, nella remota possibilità che si tratti di un essere maschile, un ometto alto un metro e cinquanta con un’anguria al posto della tartaruga.

Se la realtà dovesse deludermi, per fortuna c’è sempre la fantasia e qualche chiamata erotica per rendere tutto più interessante…

Passano i giorni e rientrando dalla palestra noto due signori sulla settantina che maneggiano con la mia cassetta delle lettere. ” E te pareva!” Dico tra i denti avvicinandomi e faccio notare che la buchetta è mia. Beh, salta fuori che la persona che ci ha venduto le case è la stessa e che ha consegnato loro un mazzo di chiavi che dovrebbe essere mio. Di male in peggio! Se non che la cara signora mi spiega Khedira al figlio di consegnarmi il mazzo completo, così potremo verificare insieme quali sono le mie e quali le sue. Continua raccontandomi che è un ragazzo giovane, solo, lavoratore e che quindi lo stanno aiutando. Me lo sta sponsorizzando? Beh, ora sono proprio curiosa.

Donne mature e ragazzi giovani

Sto passando l’aspirapolvere, mi sembra di sentir bussare quindi la spengo, si, qualcuno sta proprio bussando. “Chi è?” Domando avvicinandomi alla porta ” sono Mattia, il tuo nuovo vicino”. Merda, che tempismo di merda! Sciolgo i capelli e liscio, con un gesto automatico della mano, il top a righe e i leggins neri e apro.

Ci studiamo per qualche istante. Ha sui 25 anni, è poco più alto di me, direi circa 1.75, muscoloso, ha i capelli castani e gli occhi nocciola. Carino il cucciolo, speriamo che abbia voglia di una bella esperienza hot con una milf perché io ho proprio voglia di un sexy toyboy.
Gli stringo la mano per presentarmi e lo faccio accomodare sfoggiando il mio sorriso più seducente. Lo becco a guardarmi la scollatura, beh, come non capirlo, ho una quarta da far girare la testa e ne approfitto per accarezzarmi innocentemente. Ho visto proprio di recente un paio di video con donne mature e ragazzi giovani iniziare con la provocazione di un semplice tocco e io ho tutta l’intenzione di creare la mia personale avventura erotica, sono una donna matura si, ma ho ancora una gran voglia di scopare.

“Vuoi qualcosa da bere intanto che controllo le chiavi? Ho della birra, vino, semplice acqua…” Mi risponde che la birra va benissimo. La stappo, gliela porgo e, sfiorando con le dita il palmo della sua mano, prendo il mazzo.

Passione con una milf

Nelle fantasie erotiche di ogni milf c’è quella di chiavare con un ragazzo più giovane e questa è la mia occasione d’oro, non posso lasciarmela sfuggire.
Già che siamo in vena di cliché aderisco al più banale che mi si offre: faccio cadere le chiavi in modo tale che lui mi veda piegarmi a 90 per raccoglierle. “Vediamo se entrano, oh si, entrano proprio bene” scosto una ciocca dal viso e lo guardo negli occhi “vuoi provare anche tu?”

Sono sicura che nella sua mente si stesse già strutturando una storia erotica, con una milf che praticamente gliela sta sbattendo in faccia mi stupirebbe il contrario. E no, non mi stupisco, con uno scatto si alza e mi raggiunge.
Mi bacia e tocca con quella foga di cui sentiamo la mancanza noi donne mature ma che per i ragazzi giovani è del tutto normale.
Mi solleva la maglietta e mi palpa le tette, poi le lecca e succhia i capezzoli. Io non resto con le mani in mano e gli faccio una sega, è veramente duro e da come lo sento eccitato credo che non durerà molto. No cucciolo non verrai così.

“aspetta, fermati” gli ordino (che non si dica poi che noi donne mature seducenti non sappiamo il fatto nostro), abbasso i leggins, sposto le mutandine e uso la porta come appoggio per inarcare la schiena e allargare le gambe. “Scopami, cazzo sbattimi forte” lui obbedisce, mi prende per i fianchi e me lo ficca tutto nella figa, muovendosi con un ritmo frenetico.

Premo i polpastrelli dell’indice e del medio sul clitoride, voglio venire con questo bel martello pneumatico e non con il suo ricordo. “Si, così bravo, mmm si dai continua che mi fai venire, si, scopami” raggiungo l’orgasmo, manco avessi avuto vent’anni e mi godo quella sensazione paradisiaca che mi pervade. “Sborro, sborro!” Esclama e dopo qualche colpo sento il liquido caldo che mi riempie.

Gli lascio riprendere fiato e quando lo tira fuori Mi inginocchio per ripulirglielo, passando la lingua su quel meraviglioso membro non ancora ammosciato.
“Spero di aver presto bisogno di qualcosa, così Ho la scusa per bussarti, sei veramente una bomba!”
“Certo tesoro, quando vuoi e magari faremo con un po’ più di calma”.
Vieni cucciolo, vieni, dopotutto… Sono una milf della porta accanto.

Terry 79

Le milf ti affascinano? Allora non puoi perderti questo racconto erotico con una milf come protagonista. Se invece preferisci una donna matura dal carattere severo, lasciati intrigare dalle nostre Padrone più severe ed esigenti. E se vuoi scoprire una volta per tutte perché le donne mature piacciono così tanto, c’è un approfondimento che non puoi perdere.