Skip to main content

Racconti erotici: la moglie condivisa

Mi chiamo Giuseppe, ho quarantacinque anni e da tre anni sono sposato con Beatrice, una donna che ogni giorno riesce ancora a sorprendermi.
Mia moglie è un racconto erotico vivente: ogni suo gesto, ogni sorriso, ogni modo in cui si muove sembra scritto per accendere qualcosa dentro di me.
Da sempre vado fiero della nostra complicità, di quella sintonia profonda che ci permette di desiderarci anche dopo anni, senza che nulla perda intensità.

Eppure, l’esperienza che sto per raccontarvi ha alzato ulteriormente l’asticella.
Da quando la conosco, ho spesso fantasticato sull’idea di giocare con altre persone: un pensiero che tornava, discreto ma costante, come un battito irregolare nascosto sotto la pelle.
Ma tra immaginare e agire c’è quasi sempre un muro — fatto di pudore, paura, convenzioni.
La storia erotica con mia moglie che vi sto per raccontare, quelle barriere le ha demolite completamente.

A cena con mia moglie e lo sconosciuto


A settembre avevamo deciso di concederci una vacanza a Santorini.
Caldo, casette bianche, mare da favola: sembrava il quadro perfetto.
Eppure, a quanto pare, mancava ancora un dettaglio — uno sconosciuto al tavolo accanto, durante la nostra terzultima cena sull’isola.
Non immaginavo che quella sera sarebbe diventata una delle storie erotiche moglie e marito più intense che avrei mai potuto vivere.

Il ristorante si trovava a picco sul mare, con il vento che sapeva di salsedine e faceva ondeggiare le lanterne appese ai pergolati.
Io e mia moglie ci stavamo dividendo un piatto di fritto misto, sorseggiando un drink color ambra, quando lui si avvicinò con un sorriso disarmante.
«Posso offrirvi un altro giro?» chiese, con quell’accento straniero che dava un tono curioso alle parole.

Ci guardammo negli occhi. Fu uno di quei silenzi che contengono già la risposta.
Accettammo.

Si presentò come un uomo in viaggio di lavoro, ma non fu la sua presentazione o il suo aspetto a colpirmi.
Fu il modo in cui guardava Beatrice — come se la stesse leggendo, frase dopo frase.
Ogni volta che parlava sembrava sfiorare la pelle di lei.
Io lo osservavo, e osservavo lei che si lasciava guardare.

All’inizio sentii la gelosia mordere, un riflesso primitivo che brucia nello stomaco.
Ma subito, inspiegabilmente, si trasformò in qualcosa di diverso.
Forse orgoglio, forse eccitazione pura: il piacere di sapere che la mia donna poteva accendere un desiderio così evidente in un altro uomo.
Era come vivere in tempo reale una delle mie fantasie erotiche di mia moglie, ma con lei davanti a me, in carne ed ossa e più bella che mai.

Il tempo sembrava dilatarsi.
Le mani si sfioravano sopra il tavolo con disinvoltura, mentre il mare diventava nero come il cielo.

Quando arrivò l’ultimo bicchiere, Beatrice mise la mano sopra la mia.
Non servì parlare.
Lo invitammo a seguirci in camera senza neanche accorgercene.

Nel corridoio dell’hotel, il silenzio aveva un peso diverso.
L’eco dei nostri passi sembrava accompagnare un ritmo già deciso, quello di un gioco che stava solo iniziando.
Era l’inizio di uno di quei racconti erotici moglie con un altro che non si dimenticano facilmente.


Io, lui e mia moglie

Entrammo in camera e la porta si chiuse alle nostre spalle con un suono secco, come a sigillare il nostro segreto. Ci spogliammo con gesti istintivi, quasi coreografici, non si capiva bene chi stesse togliendo cosa a chi ma di certo il nuovo capitolo della storia erotica con mia moglie stava iniziando.
In pochi istanti tutti gli indumenti caddero a terra e le nostre dita presero il loro posto. Il tocco di beatrice era caldo e rassicurante mentre mi baciava, una fata sensuale pronta ad aprire il portale del piacere

Le afferrai il polso e la invitai a segare il cazzo del nostro ospite ché le stava leccando il collo. Lei si inginocchiò, sputò prima sul mio membro poi sull’altro e cominciò a destreggiarsi tra di noi in una danza di pompini e masturbazione
Era un racconto erotico su mia moglie scritto nel presente e io mi sentivo pervaso da un’eccitazione nuova. Vedere la mia compagna così viva, così consapevole del suo potere accendeva ogni mio recettore.

Mentre me lo stava succhiando, lo straniero si divincolò per mettersi dietro Bea. Assaporò la sua figa prima di scoparla. Glielo mise dentro con forza e anche i colpi successivi furono martellanti. La sentivo mugugnare sul mio uccello e io, Di tutta risposta, glielo spinsi in gola.

Ci spostammo sul letto, lui si sdraiò e lei lo cavalcò con maestria, il seno che ondeggiava, i capelli scompigliati ad incorniciarle il viso arrossato. Mi accucciai accanto a lei che si teneva salda al petto di lui, lui che la stava sbattendo da sotto. Le feci succhiare l’indice e il medio per poi metterglieli nel culo. Sapevo che così sarebbe venuta praticamente subito e infatti…

Meglio di qualsiasi fantasia erotica su mia moglie che mi fossi fatto. Inarcò la schiena, inclinò la testa all’indietro e si lasciò andare ad un intenso orgasmo, era favolosa.
Ripreso fiato ci disse che voleva la nostra sborra in faccia.
Ci segammo sul suo volto e intanto lei ciucciava e massaggiava le nostre palle.

Fu lui il primo a venire e io lo seguii subito dopo. Beatrice accolse il nostro seme con la bocca aperta e la lingua fuori. Minchia era proprio da film porno. Ci ripulì la cappella e poi raccolse il resto dalle sue guance e se lo gustó.

Prima ma non ultima volta

La stanza era ancora piena del nostro odore.
Lui si rivestì piano, senza bisogno di parole, e uscì lasciandoci nella penombra.

Beatrice era accanto a me, il viso rilassato, la pelle ancora lucida.
Le sfiorai i capelli, e in quel gesto c’era tutto: gratitudine, stupore, un senso di calma che non avevo mai provato.
Non serviva dire nulla, sapevamo entrambi che quella notte aveva cambiato qualcosa.

Era diventata una delle storie erotiche moglie e marito che restano nella memoria, non per la trasgressione, ma per la sincerità che avevamo trovato nell’abbandono.

Quando la luce del mattino entrò tra le tende, Beatrice mi guardò e sorrise.
Capimmo che quel momento ci sarebbe appartenuto per sempre: uno di quei racconti erotici su mia moglie che non si scrivono per gli altri, ma per ricordare un segreto che profuma ancora di mare e di pelle.


Vuoi vivere la stessa emozione di questo racconto erotico su tua moglie? Chiamaci
Se invece vuoi un altra storia erotica sulla moglie condivisa leggi bentornato amore.