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Il punto G maschile: segreti che gli uomini ignorano (o fingono?)

Dalla prostata al frenulo: la mappa del piacere che non vi hanno mai dato
Cari uomini, ammettiamolo: avete passato anni a sentire parlare del punto G femminile come se fosse l’unico mistero del piacere, come se tutta l’arte dell’erotismo si concentrasse in una sola zona del corpo. Vi siete convinti che basti conoscere ogni sfumatura del desiderio femminile per essere esperti assoluti, trascurando del tutto o respingendo quel piacere che non provenisse in maniera diretta dal vostro uccello.
Il vostro corpo nasconde un tesoro, una serie di punti estremamente sensibili che possono trasformare il piacere ordinario in un’esperienza intensa e inaspettata. Alcuni di questi segreti sono conosciuti dalla medicina, altri scoperti quasi per caso, ma tutti richiedono attenzione, curiosità e, diciamolo pure, il coraggio di esplorare territori che spesso preferite ignorare.
Se il punto G femminile è stato celebrato, studiato e mitizzato per decenni, è giunto il momento di riconoscere che anche voi avete una vostra versione del mistero, nascosta (mica tanto) e potentissima. È arrivato il momento di smettere di pensare che il piacere maschile sia solo quello visibile, evidente, quello che tutti sanno. La realtà è che la vostra anatomia è molto più interessante, complessa e ricca di sorprese di quanto vi abbiano mai raccontato.
Allora, pronti a farvi guidare in questa esplorazione? Abbassate i pantaloni e partiamo da un piccolo organo che molti di voi ignorano, ma che può cambiare radicalmente la percezione del piacere.

La prostata

La protagonista indiscussa è la prostata. Una ghiandola innocente, grande come una noce, incastonata sotto la vescica. In apparenza un organo prosaico, in realtà un interruttore segreto che, se attivato, può trasformare un ordinario orgasmo in una deflagrazione sensoriale.
Studi scientifici hanno dimostrato che la stimolazione prostatica può aumentare l’intensità dell’orgasmo fino al 30%, e in alcuni casi far percepire sensazioni completamente diverse da quelle ottenute con la sola stimolazione del pene. Non è fantasia: il nostro corpo è pieno di circuiti nervosi che aspettano solo di essere attivati.
Chi l’ha provato parla di sensazioni oceaniche, di onde che attraversano il corpo, di un piacere che non si limita al basso ventre ma invade la schiena, le gambe, persino il cervello. Non è poesia erotica, è pura fisiologia: la prostata è circondata da un fitto reticolo nervoso che moltiplica le percezioni.
E se la prostata vi sembra un territorio troppo misterioso o impegnativo, non temete: c’è un’alternativa più semplice, ugualmente efficace, che non richiede coraggio da esploratore.

Il perineo

Il perineo, quella sottile striscia di pelle tra testicoli e ano, è spesso trascurato ma pullula di terminazioni nervose. Non fate l’errore di pensare che sia solo una zona “di passaggio”: un tocco calibrato qui può suscitare sensazioni inaspettate e persino intensificare la stimolazione della prostata. È come un piccolo interruttore nascosto che il vostro corpo possiede da sempre, ma che molti uomini ignorano perché non rientra nelle definizioni tradizionali di piacere.
Non parliamo solo di stimolazioni manuali: pressione, piccoli colpetti o massaggi mirati possono rivelarsi sorprendentemente efficaci. Alcuni uomini riferiscono che bastano 10-20 secondi di attenzione mirata per percepire un’intensità mai provata prima. In altre parole, il perineo è la scorciatoia elegante del piacere maschile, un punto strategico che unisce accessibilità e intensità.
E se il perineo è il piano B, c’è un vero e proprio pulsante segreto che non ammette repliche: il punto L.

Il punto L

Il frenulo, ribattezzato punto L, è quella minuscola piega di pelle sotto il glande che funziona come un detonatore. Una stimolazione mirata equivale a premere il pulsante “accelerazione massima” della consolle del piacere. Stranamente, molti uomini non se ne rendono conto, come se vivessero con un tasto turbo incorporato e scegliessero deliberatamente di ignorarlo.
Piccola curiosità: il frenulo contiene più terminazioni nervose del pene stesso in proporzione al volume. Non è un caso che stimolarlo correttamente produca una risposta immediata e potente, capace di sorprendere anche i più scettici.
E non è finita qui: la medicina, da decenni, sa esattamente cosa può fare la stimolazione prostatica, ma forse nessuno ve lo ha mai detto a casa vostra.

La medicina lo sapeva già

Mentre voi vi imbarazzate solo a parlarne, la stimolazione prostatica è utilizzata dagli urologi per diagnosi e terapia. Non per divertimento, ma per valutare lo stato di salute della ghiandola o alleviare disturbi. In pratica, il vostro punto G non è solo un capriccio del piacere, è un fatto anatomico riconosciuto e scientificamente comprovato.
Alcuni studi hanno addirittura dimostrato che uomini che praticano regolarmente stimolazioni mirate della prostata riferiscono una maggiore qualità dell’erezione e orgasmi più duraturi. Sì, il piacere può anche avere effetti collaterali… positivi.
Se vi state chiedendo perché questa scoperta non sia diventata di dominio pubblico, la risposta è semplice: la cultura maschile ha da sempre preferito trascurare o ridicolizzare tutto ciò che non fosse il piacere evidente.

La grande domanda: perché non esplorate?

La risposta alla domanda potrebbe riguardare il fatto che il maschio medio è stato educato a credere che tutto il piacere risieda lì, in quel membro che tanto ama e che, stando alle chiamate che riceviamo, misura con il righello almeno una volta al mese (spoiler: difficile che cresca ancora). Per tale ragione, benchè a volte la realtà cozzi con talune involontarie sensazioni, ignora il resto della propria anatomia, percorsi di percezioni molto più ricchi, intensi e piacevoli.
È come se aveste una villa con terrazza panoramica, avete anche la chiave, ma fingete di non sapere dove sia: adesso non avete più scuse!!
E ora che il sipario è caduto, tocca a voi decidere se restare spettatori annoiati o diventare protagonisti del vostro piacere. Noi abbiamo già le chiavi del mistero, vi basta solo avere il coraggio di… Beh, potremmo davvero aprirvi la porta.