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Godere con la bestemmia

Godere con la bestemmia: perché alcuni trovano eccitante offendere il divino?

C’è chi sussurra “ti amo”, chi geme “più forte”…e chi, a un certo punto, esplode con una bestemmia che farebbe arrossire anche il parroco più di manica larga. Succede. Spesso. Più spesso di quanto pensi.
Lavorando per una linea erotica, vi assicuro, noi ragazze ne sentiamo di tutti i colori. Alcuni chiamanti vogliono dolcezza, altri sottomissione, e poi ci sono loro (forse anche tu): quelli che nel momento di massimo piacere…pensano a Dio, a Gesù, a sua madre e magari anche al bue e all’asinello. Ma perché?
Perché bestemmiare può eccitare? Dietro questa voglia di avere il sacro mentre si scopa, c’è molto più di quanto sembri: storia, antropologia, parecchia libido repressa.
Per alcuni è solo uno sfogo impulsivo, per altri è quasi piacevole, come se si regolasse un conto in sospeso. Può essere liberatoria, forse, per chi la pronuncia, ma perché persino eccitante? Andiamo alla scoperta di un fenomeno con radici profonde e notevolmente sfaccettate.

La bestemmia come valvola di sfogo

Partiamo dal primo livello: lo sfogo emotivo. Da sempre, l’essere umano ha bisogno di scaricare tensioni. Dalla clava lanciata in aria dal cavernicolo furioso al pugno sul tavolo del laureando che perde ore di scrittura della tesi (imposta il salvataggio automatico a un minuto, su), il bisogno di liberarsi da una pressione interna è universale. La bestemmia, in questo senso, è una bomba verbale perfetta: rompe un tabù, genera un picco emotivo, e al contempo offre sollievo (anche se su questo punto se ne potrebbe discutere parecchio).
Probabilmente, in un’epoca in cui tutto dev’essere controllato, filtrato, autocensurato, l’atto di bestemmiare rappresenta una trasgressione pura come quegli insulti dei leoni da tastiera verso il vip di turno. Ma questa trasgressione, il bestemmiare, rientra tra quelle che, a quanto pare, hanno un certo sex appeal che odora di ribellione.

Antropologia del sacro e del profano

Antropologicamente parlando, la bestemmia non è altro che un’inversione rituale. In molte culture, infatti, esiste l’idea di rovesciare l’ordine sacro per esorcizzare il male, per ridere della morte, o per ridefinire i confini della normalità. Capito? Dai su, un piccolo sforzo. È un po’ come in quei carnevali medievali in cui il buffone interpreta, diventa re, ma anche gli insulti alle divinità nei riti dionisiaci, sono testimonianze del fatto che l’essere umano ha sempre giocato col sacro per ristabilire un equilibrio col profano, per “umanizzarlo”.
La bestemmia, in fondo, è questo: un’irriverenza rituale. Un modo per confrontarsi col divino, per ridurlo a misura d’uomo. Ora è più chiaro? Possiamo proseguire? Lo so cosa si aspetta.

Bestemmia e libido: un’accoppiata che non ti aspetti

Eccoci qui. Iniziamo da una verità scomoda: la bestemmia è un atto proibito. E cosa c’è di più eccitante del proibito? Andiamo un po’ indietro nel tempo: ricordi quando ci dicevano “non toccare”? Uuuhh, che voglia di toccare, no? E appena si poteva, che cosa facevi tu? Toccavi il proibito.
Le parole proibite scatenano qualcosa di profondo: un a volte irresistibile connubio tra paura, trasgressione e piacere. Quando ti viene voglia di bestemmiare o farci bestemmiare nel bel mezzo di una chiamata hot, non è solo un insulto rivolto a chi dai deciso di mettere in mezzo, è una sorta di colpo di reni verbale, lo accompagni con la foga dell’averci (o del farti prendere), un modo per trasgredire al quadrato mentre la mogliettina dorme magari.
Ci può stare? Va bene, intanto che ci si riflette un po’ aggiungo anche un’altra cosa eh.

Un po’ di storia, tra forche e fantasie

Se oggi ti squalificano dal Grande Fratello, nel Medioevo, dove si stava bene senza i reality, bestemmiare era un affare molto molto serio. Si rischiava non solo di venire multati, ma perfino la tortura, pensa te. Mica te lo sto dicendo per perdere tempo eh, ma perché questo può farci riflettere di come, nel tempo, magari, possa essersi consolidata come quasi una sfida al potere, una sorta di inno alla libertà.
Diciamo pure che poteva essere un modo per non inginocchiarsi, per non prostrarsi…va bene, ho pensato al sesso orale e adesso devo concentrarmi un attimo. Ci sono quasi…ok! Dicevo che era come un gesto che gridava: “io non mi inginocchio davanti a nessuno, nemmeno a Dio!”.
Se il desiderio di inginocchiarsi può richiamare a noi maialini una immagine sessuale, in questo caso si tratta proprio del contrario. L’eccitazione che nasce dal non inginocchiarsi perché non si deve chiedere permesso a nessuno per fare certe cose. Mi spiego? E meno male che avete noi al telefono come valvola di sfogo eh! Monellacci.
Allora, abbiamo fatto storia, ora passiamo alla geografia?

Una parentesi geografica: dove si bestemmia di più

Pronti per verificare se alcuni luoghi comuni sono fondati? Quali sono le città italiane che hanno il B factor?
Secondo un recente studio di Preply, Venezia è la capitale della bestemmia con una media di 19 imprecazioni al giorno. Seguono Brescia e Padova (17), poi Genova (14), Messina (12) e Milano (11). Bah. Io mi aspettavo di trovare la Toscana, posso dirlo caro Preply? Chissà se mi legge. Penso di sì, chi non mi legge del resto?
Se pensate che questi siano i soliti anziani col dialetto pesante a far alzare l’indice B, vi sbagliate: tra i 16 e i 24 anni si bestemmia in media 14 volte al giorno. Gli over 55, invece, si limitano a un più casto 3,9 (sarà che non finiscono la parola?). Prima o poi mi metterò d’impegno per contare quelle dette con qualcuno di voi. Mi sembrano numeri davvero ridicoli questi. Perché in fondo la bestemmia, nel lavoro da operatrice telefonica (ma non insistete se vi dicono che non vogliono), per qualcuna di noi, è quasi prassi.

La bestemmia come dirty talk estremo

Se il dirty talk è un’arte che tutte noi pratichiamo quando richiesto, alcuni si spingono oltre qualche parolina piccante, desiderano che l’eccitazione si mescoli con il proibito.
In fondo, la bestemmia erotica forse è solo l’ennesima prova che l’essere umano ama godere con tutto se stesso: corpo, anima, e anche le parole. Sono una brava ragazza e ho scritto “corpo” e non “cazzo” eh.
Per concludere torniamo a noi: qui a LuxuryLine nessuno giudica le tue bestemmie, e se durante una telefonata ti scappa qualcosa che scandalizzerebbe la tua fidanzata, cambia fidanzata! No, no, scherzo, scherzo, per carità.
Bah, qualsiasi sia il motivo alla base delle bestemmie, troverai sicuramente delle molto dirty e sexy ragazze che condivideranno questa tua passione. Il consiglio che posso darti, però, è di mettere alla prova anche le non-bestemmiatrici: fidati, le conosco, e hanno molti modi per farti toccare il cielo con un…dito.

Scusate, redazione, ma io non avevo scritto “dito”, chi è che mi ha cambiato il file? No, no, non va bene, ma porca puttana!!

Divertiteviiii.

Martina