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Le nuove parole del sesso: Glossario dell’erotismo contemporaneo

Inutile negarlo: negli ultimi anni il linguaggio del sesso è diventato un vero e proprio universo parallelo. Il mondo dell’erotismo pullula di termini nuovi, presi da internet, dai social e dalle community online, perché sì, il sesso cambia, si evolve, e con lui anche le parole che usiamo per raccontarlo. Questo piccolo e non esaustivo glossario serve proprio per capire cosa c’è dietro a certi termini che magari avete visto in giro e vi siete vergognati a googlare. E chissà, forse scoprirete anche qualche stimolo inaspettato.

  1. Gooning
    Partiamo da un termine che vi riguarda da vicino, ragazzi, perché sappiamo tutti quanto tempo potete passare persi nel loop dei video hard. Il “gooning” è proprio quello: uno stato di trance erotica in cui vi lasciate assorbire totalmente da stimoli sessuali prolungati, spesso davanti al porno. Non è solo eccitazione, è quasi meditazione. Il tempo non conta più, e voi siete lì, ipnotizzati, a galleggiare nel piacere. Alcuni lo chiamano addirittura “mindfulness erotica”: lasciarsi trasportare senza pensare al risultato finale. In pratica: meno ansia da prestazione, più viaggio sensoriale. E no, non è una scusa per guardare “ancora un video”, eh.
  2. Femboy
    E qui vi vedo già con le sopracciglia alzate. Il “femboy” è un ragazzo che si esprime con tratti estetici e comportamentali femminili, senza per forza sentirsi donna o transgender. Può essere trucco, abbigliamento o atteggiamenti: un mix che gioca con la fluidità di genere. Non storcete subito il naso: è un fenomeno in crescita e per molti un simbolo di libertà espressiva ed erotismo androgino. Insomma, non è roba da catalogare in fretta come “strana”. Anzi: dimostra quanto oggi i confini tra maschile e femminile siano meno rigidi. E fidatevi, questa contaminazione può avere un fascino tutto suo.
  3. Edging
    Qui vi do un consiglio spassionato: ragazzi, imparate l’arte dell’attesa. L’“edging” è la tecnica del portarsi vicino all’orgasmo per poi fermarsi e ricominciare. Più volte. Quando finalmente vi lasciate andare, il piacere è decisamente più intenso e prolungato. Non è magia, è fisiologia. Si può fare da soli o in coppia, e se la partner prende il controllo può diventare anche un gioco di potere molto intrigante. E sì, lo so che la tentazione è quella di “finirla lì subito”, ma fidatevi: qui il detto “l’attesa aumenta il desiderio” non è una banalità, è la verità.
  4. Findom (Financial Domination)
    Qui la cosa si fa particolare. La “financial domination” è un gioco erotico basato sul potere economico. Da una parte c’è il cosiddetto paypig, il “maialino da soldi”, che prova piacere nel farsi sfruttare economicamente. Dall’altra, il partner dominante (findomme o findom) che gestisce la situazione. Non serve contatto fisico: spesso tutto si riduce a scambi online e transazioni di denaro. E l’eccitazione nasce proprio da quella sensazione di sottomissione totale. Vi sembra strano? Forse sì. Ma è la dimostrazione che il feticismo non si ferma al corpo: può coinvolgere anche i meccanismi reali di potere e controllo.
  5. Shibari
    Lo “shibari”, o bondage giapponese, è un’arte che unisce sensualità, estetica e fiducia. Non si tratta solo di legare qualcuno: le corde diventano linee che disegnano il corpo, geometrie sensuali sulla pelle. È un’esperienza multisensoriale che combina pressione, bellezza visiva e abbandono. E per molti ha persino un lato meditativo. Quindi, no, non pensate che sia solo un gioco da “50 sfumature”: qui entra in gioco una vera estetica erotica, che attira chi cerca un piacere fatto non solo di fisicità, ma anche di bellezza e spiritualità.
  6. Throuple
    E adesso passiamo a un tema che farà brillare più di un occhio: il “throuple”. Non parliamo della classica avventura a tre del sabato sera, ma di una vera relazione poliamorosa tra tre persone. Tutti coinvolti, sentimentalmente ed eroticamente. Il termine nasce dalla fusione di “three” e “couple”, e descrive un fenomeno in crescita tra chi sceglie il poliamore come stile di vita. Non pensate però che sia tutto rose e fiori: ci vogliono comunicazione, consenso e una buona dose di maturità. Ma di certo rappresenta un modo alternativo e affascinante di vivere la sessualità e l’affettività.

Erotismo e linguaggio: perché le parole contano

Ora, ragazzi, non fate l’errore di pensare che si tratti solo di gergo da esperti. Il linguaggio del sesso è lo specchio dei tempi che cambiano. Termini come “femboy” o “throuple” nascono dal bisogno di dare un nome a identità e relazioni che prima non avevano voce. Allo stesso tempo, concetti come “edging” o “gooning” dimostrano che il sesso non è solo istinto, ma anche tecnica, ricerca, sperimentazione. Dare un nome a una pratica significa renderla condivisibile e accessibile, e questo è il motivo per cui oggi molte persone si avvicinano a esperienze che prima sarebbero rimaste invisibili.

Una mappa in continua evoluzione

Non illudetevi che questo sia un manuale definitivo eh, è solo un piccolo assaggio del vocabolario erotico di oggi. Domani potrebbero spuntare nuove parole, nuove fantasie e nuove pratiche, tra l’altro. Vi terremo informati, contenti? L’importante è tenere sempre con voi quel pizzico di apertura mentale, e in questo le ragazze di LuxuryLine eccellono, mettetele alla prova, se volete, magari amplierete la vostra visione della sessualità, potreste meglio capire i vostri desideri e la vostra intimità. Che vi perdiate nello stato ipnotico del “gooning”, che siate incuriositi dal mondo “femboy”, che giochiate con l’attesa dell’“edging” o che immaginiate un “throuple”, queste nuove parole raccontano un erotismo che non mostra più confini rigidi, ma infinite sfumature. Apritevi allora a un dialogo più libero, inclusivo e consapevole sul piacere.

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